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mercoledì 22 ottobre 2008

Il 7 novembre c'è la requisitoria del processo Spartacus 2 davanti alla 4 sezione della Corte di Appello di Napoli


Casal di Principe - Spartacus2 c’è il giro finale in appello, ma il processo esiste soltanto per chi è stato condannato . Sarà il sostituto procuratore generale della Corte di Appello di Napoli davanti alla quarta sezione del tribunale di Napoli a chieder la conferma della condanne che sarano chieste il girno 7 novembre 2008 . La sentenza emessa il 23 marzo del 2004 fu letta dal presidente Luigi Bonajuto assistito dai giudici a latere Armato e Ciambellini nell'aula bunker del nuovo complesso penitenziario di Santa Maria Capua Vetere gremita di persone. Condanne per più di un secolo, assoluzioni, ma anche richieste di confisca dei beni da parte del Collegio giudicante. Spartacus 2 il processo che nell’anno 1994 sancì il connubio fra Politica e camorra, dopo quattro anni si chiude a Napoli entro Natale 2008 . venti furono le condanne, 32 le assoluzioni . Cadde l'impianto accusatorio fornito dei collaboratori di giustizia Carmine Schiavone, Pasquale Pirolo , Carmine di Girolamo, Adriana Rambone, Dario de Simone, Franco di Bona i quali avevano dichiarato che i politici della provincia di Caserta lavoravano in perfetta sintonia con i camorristi .
I condannati per i quali i pm Raffaele Cantone e Antonello Falcone hanno presentato appello sono 18 . Ma per molti di loro hanno già scontato il ripristino della misura restrittiva . Furono condannati a nove anni di reclusione due latitanti fra cui il boss di San Felice a Cancello Mario Di Paolo che adesso risulta deceduto e Antonio Cantiello. Un anno in meno di reclusione, con la precisione otto al boss di Trentola Ducenta Raffaele delle Volpe e a Salvatore Nobis di Casapesenna. Sette anni di reclusione fu disposta dal collegio giudicante per Luigi Bianco di Casal di Principe . I giudici non risparmiarono neanche alcuni sottoufficiali dei carabinieri come il maresciallo Arcangelo Barbato, unico condannato a sette anni di reclusione. I giudici diedero seguito anche l'iter processuale relativo al sequestro emesso in data 6 luglio 1998 dal gip del tribunale di Napoli. Francesco Carfora detto Ciccio o corridore fu condannato a sei anni e sei mesi di reclusione . Stessa pena è stata inflitta all’ agente di polizia penitenziario Andrea Sibona condannato dai giudici sammaritani a sei anni e sei mesi di reclusione . Sei anni per Guido Zagaria anche lui imputato nel procedimento penale . Cinque anni invece per l'ex consigliere comunale ed ex appartenente alla ex Usl di Aversa Gaetano Corvino che aveva letto in aula una dichiarazione spontaneaaffinché gli si riconoscesse l’estraneità ai fatti contestati . Condanne anche per il boss di Recale Antimo Perreca, per lui cinque anni di reclusione. Fra i condannati c'era anche il cugino di Pasquale Tavoletta alias Zorro, Mario Antonio Tavoletta. Per questo ultimo i giudici avevano disposto la condanna a cinque anni di reclusione. Stessa pena anche per Nicola Papa. Giovanni Potenza e Gaetano Musto furono condannati entrambi a quattro anni e sei mesi di reclusione . Tre anni di reclusione per Antonio Delli Paoli adesso risulta deceduto e pene riconosciute per le attenuanti generiche ai collaboratori di giustizia Domenico Frascogna e Salvatore D'Alessandro. Per il Frascogna la condanna fu di anni tre di reclusione , mentre al d’Alessandro è stata riconosciuta una pena diversa, per lui furono due ani e otto mesi di reclusione . Una pena di un anno e sei mesi di reclusione è stata inflitta a Giuseppe Nobile, condanna che è stata già determinata da irrogarsi in continuazione con quella già disposta dalla Corte di Appello di Napoli del 9 maggio 1997 divenuta irrevocabile il 4 febbraio 1988. Fu condannato anche Luigi Esposito, al quale è stata applicata la pena di un anno e sei mesi di reclusione in continuazione a quella già disposta dalla Corte di Appello di Napoli in data 29 dicembre 1992.Per tutti, al di fuori di quelli che sono deceduti, il procuratore generale chiederà la conferma della pena poi la parola passerà agli avvocati difensori Angelo Raucci , Carlo de Stavola, Giuseppe Stellato Maria lampitella, Carmine Ucciero, Angelo Santoro, Camillo Irace, Michele Santonastaso , Giovanni Cantelli, Enzo Di vaio, Vittorio Giaquinto, Luigi Monaco , Andrea di Croce, Paolo Trofino, Ignazio Maiorano, Giuseppe Garofalo, Paolo Caterino, Massimo Trigari , Alfonso Martucci, Federico Simoncelli , Renato Jappelli, Romolo Vignola, Delio Iorio, Luigi Iannettone, Bernardino Lombardi , Raffaella Cipullo, Alessandro Diana, Carlo Taormina, Giuseppe Ciccarelli, Emilio Martino, Nicola Filippelli.
Personaggi eccellenti ci furono fra gli imputati assolti nel procedimento penale di Spartacus . Uno su tutti il senatore della Repubblica attualmente in pensione Tommaso Antonio Ventre fratello del presidente della provincia di Caserta Riccardo, che non era presente in aula. Mentre era presente, chi al suo fianco ha cercato di combattere la battaglia giudiziaria riuscendo ad avere alla fine il placet dei giudici sammaritani che gli hanno riconosciuto la sua innocenza. Stessa sorte per il sindaco di Aversa Carmine Bisceglia, l'ex sindaco di Villa Literno Aldo Riccardi , Antonio Pedane , l'ex assessore regionale Alfredo Pozzi , il maresciallo Michele Bonafiglia, per l'ex ispettore della polizia Nicola Capoluongo e il maresciallo dei carabinieri Mario de Dominicis, Paolo del Vecchio, i fratelli Diana Giuseppe e Emilio, Cesare Di Fratta, i fratelli Pellegrino Raffaele e Romeo, i fratelli Reccia Mario e Antonio Francesco e Michele Schiavone, rispettivamente consiglieri comunali del Comune di Casal di principe. Assolti anche Raffaele Zagaria, l'imprenditore di Aversa Vincenzo Coppola, Giuseppe Ciervo, Vito Cristiano, Gennaro Longobardi, i fratelli Pagnozzi Gennaro e Domenico, l'ex presidente della Coldiretti Raffaele Marrandino. Non luogo a procedere nei confronti di Antonio del Vecchio perché già giudicato per il medesimo fatto consentenza di proscioglimento del Gup di Napoli il 29 giugno 2001. Inoltre i giudici sammaritani hanno dichiarato di non doversi procedere nei confronti di Antonio Elio D'Onofrio, Giulio Luise l'ex assessore del Comune di Aversa Gabriele Minale per essere il reato estinto per morte del reo.