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mercoledì 22 ottobre 2008

Domani udienza per i beni sequestrati per la famiglia Natale . Carlo Taormina dice la sua



Casal di Principe . Dopo la libertà di Mario Natale riconquistata a suon di sacrifici adesso la famiglia Natale si appresta a chiudere definitivamente il capitolo che l’ha vista coinvolta in una inchiesta dove per certi versi non era proprio interessata . Sarà infatti il tribunale del riesame di Napoli ad analizzare le posizioni di tutti gli appartenenti della famiglia in merito alle contestate interposizioni fittizie e al conseguito dei beni sequestrati agli stessi . Quote di società , macchine di grossa cilindrata fra cui una Ferrari, terreni , società agricole comprate nel corso del 2007 saranno al vaglio dei magistrati napoletani . Il sequstero fu effettuato dalla Guardia di Finanza di Napoli in collaborazione con il Gico. Gli avvocati Carlo Taormina per Mario Natale e la sua famiglia mentre Giuseppe Stellato per il fratello Enzo depositeranno al giudice nuove importanti documentazioni di cui se tanto parlato . La dodicesima sezione del tribunale del riesame di Napoli dopo circa sette ore di camera di consiglio già qualche giorno emise il dispositivo che ha annulla in toto l’ordinanza di custodia cautelare che lo vedeva coinvolto. Il dispositivo è stato notificato alla parte nelle prime ore della giornata. ha fatto ritorno a casa accompagnato dai suoi familiari. Sono state le argomentazioni difensive dell’avvocato e professore Carlo Taormina che ha esposto una serie di fatti che lo scagionavano. Carlo Taormina raggiunto telefonicamente dichiarò “ E’ stata una udienza in cui tutti , i giudici , il pm e noi della difesa l’abbiamo conclusa in modo sereno e tranquillo . E’ stata una giornata di vera giustizia !!! L’operazione fu eseguita il 30 settembre 2008 nella maxi operazione coordinata dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia, del Servizio Centrale Anticrimine e del Servizio Centrale Territoriale, che aveva dato esecuzione a 107 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Tribunale di Napoli su richiesta della DDA con 107 ordinanze, di cui 77 sono state notificate in varie carceri italiane ad altrettante persone ritenute capi o gregari del clan dei casalesi. L'operazione fu condotta da circa 500 agenti della squadra mobile di Caserta, Napoli, Benevento, Avellino, Salerno, Latina, Campobasso, Isernia, Frosinone e dei reparti prevenzione della Campania, Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto, Aosta, Lucania, Salento, Sicilia, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo, Calabria.