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giovedì 23 ottobre 2008

Gogna mediatica di Nicola Cosentino sull'Epresso: Ecco,la verità sugli intrecchi politici con il cavaliere



Il cavaliere, il coordinatore, il mancato sottosegretario che si serve del trasversalismo mediatico per far fuori l’amico coordinatore regionale . Il tutto contornato da pettegolezzi e dichiarazioni di personaggi politici che gravitano nella sfera della PDL che ad agosto di quest’anno già sapevano cosa sarebbe successo . Ma andiamo per ordine . Tutti sanno che alla fine del 2007 e già agli inizi del 2008 i due personaggi politici più in vista della regione Campania venivano messi alla gogna mediatica. Ci riferiamo all’ex coordinatore regionale del 2006 Antonio Martusciello nominato per gli amici il bell’Antonio e l’ex ministro della giustizia Clemente Mastella . I due come più volte pubblicato dai quotidiani regionali a carattere nazionale venivano pescatati a largo di Capri insieme con altre personaggi equivoci mentre a bordo di una grande barca si divertivano con un party organizzato dove per la verità , secondo i cronisti dei quotidiani regionali, non mancava neanche quella polverina bianca che ti faceva sentire su di giri. Ebbene la procura della repubblica di Napoli aprì una inchiesta finalizzata a reati di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti , poiché anche i colleghi giornalisti “ci azzupparono il pane”. Da qui nacque l’inchiesta a carico di Antonio Martusciello che insieme al fratello Fulvio ed assessori regionali controllava attraverso un vero e proprio trasversalismo politico la Regione Campania e il governatore Antonio Bassolino. Antonio Martusciello però a quell’epoca era un personaggio abbastanza in vista anche perché aveva sposato tempi addietro una donna che prima era alle dipendenze del Presidente Cavaliere Silvio Berlusconi. Antonio Martusciello dovette dimettersi da coordinatore regionale per volere anche dello stato maggiore del partito di Forza Italia ed al suo posto venne nominato Nicola Cosentino che forte della sua conoscenza politica già in diversi partiti negli anni novanta iniziò a organizzare la campagna elettorale per le successive elezioni politiche. Intanto Antonio Martusciello non si potè neanche candidare per effetto di quella indagini che poi si chiuse definitivamente nei suoi confronti. Il bell’Antonio iniziò a marcare stretto il presidente Berlusconi prima e poi anche il coordinatore regionale che per effetto del buon lavoro svolto fu nominato dal cavaliere sottosegretario al governo con delega nel ministero della economia e finanza . Addirittura esponenti altolocati del Pdl hanno affermato in un luculliano pranzo di fine stagione presso un noto villaggio della costa ionica che fra i due, Cosentino e Martusciello, vi era un accordo che non è stato rispettato . Morale? Secondo accordi sottobanco il presidente Berlusconi dopo la chiusura delle indagini e procedimenti penali doveva far rimetter la delega a Nicola Cosentino per poi darla al bell’Antonio che acquisiva la nomina di sottosegretario all’economia mentre Nicola Cosentino continuava ad essere il coordinatore regionale . Tutto ciò doveva avvenire agli inizi di settembre ma anche in ottobre inoltrato di quest’anno. Ciò non è avvenuto perché Nicola Cosentino non desiderava lasciare la delega del sottosegretariato. Ciò veniva espressamente affermato già alla fine della scorsa estate 2008, ma proprio in quei giorni il settimanale L’espresso iniziava a coinvolgere negativamente dal punto di vista mediatico Nicola Cosentino con dichiarazioni dei pentiti di spartacus 1, processo che si era già chiuso in corte di appello con una sentenza dove non si faceva nessun riferimento ad una indagine nei confronti di Nicola Cosentino. Il disegno era chiaro si usava il settimanale l’Espresso per poter colpire il sottosegretario in maniera tale che nessuno se ne accorgesse . Ma qualcuno invece se ne accorto e per paura che potesse cadere il governo il bell’Antonio è rimasto ancora a bocca asciutta .

Conosco Antonio Martusciello perché nel 1994 si presentò in piscina a Santa Maria Capua Vetere per avere un colloquio con il giudice Raffaele Sapienza . Dopo l’incontro accompagnai personalmente Antonio Martusciello all’Hotel Vesuvio dove aveva affermato che alloggiava .