C’erano una volta le regole, i patti politici che si facevano
con una stretta di mano che valevano un patto di ferro, c’erano una volta i
sindacati che difendevano i lavoratori, ma oggi difendono soltanto chi fa parte
di una lobbie dove tutti si iscrivono virtualmente per non lavorare e lasciare
le faccende amministrative a chi ha un po di buon senso. Nessuno vuole
sottostare alle regole ed ecco che presso gli uffici della pubblica
amministrazione scatta il senso di disprezzo nei confronti degli impiegati che chiedono
all’utenza di sottostare alle regole, per giunta in alcuni casi impartite da dirigenti con la tessera della
CGIL, che hanno fatto carriera e adesso sono i primi a fare “ i razzisti”. Si
proprio cosi, a fare i razzisti perché lasciano in balia delle onde extracomunitari
indiani, iraniani che oggi sono i più pericolosi, cingobalesi, africani e di
tutte le razze etniche che non hanno assistenza perché le società e i centri di
accoglienza sono andati a finire tutti sotto processo, vedi ex canapificio di Caserta
.
Una situazione abnorme se si considera, che oggi l’italiano
deve sottostare alle regole, ma gli extracomunitari no.
Al comune di Casagiove, un plauso va per l’attività che stanno svolgendo alcuni
professionisti, che non hanno
abbandonato gli extracomunitari tanto è, che li assistono con un tutor che li accompagna
in tutti i loro adempimenti ed integrazione.
Purtroppo è la Cgil che ha voluto questo . Oramai è alla frutta se non alle mollichelle di pane
sulla tavola. Una volta il sindacato faceva paura a tutti ma con il passar del
tempo, dopo che hanno sputato nel piatto dove hanno mangiato, hanno perso tutto
pure la faccia.
Però non hanno cambiato la loro indole, quella di essere
infami perché in alcuni uffici della pubblica amministrazione ci sono
simpatizzanti che soltanto perché desiderano avere un po di credibilità,
iniziano a parlare male del collega senza sapere che quel collega casomai
lavora più di loro.
Ma non finisce qui , perché di mele marce ci sono anche in
altri sindacati, ma di meno, in quanto ci cerca in ogni caso di risolvere il
problema, ma gli infami ci sono anche lì.
Una nota positiva va indirizzata ai rappresentanti sindacali
aziendali i quali sono rimasti in
balia delle onde dai nazionali, anche perché
nonostante si prodigano e si comportano in maniera più che consona sono sempre
lasciati soli e senza fari luminosi per il loro lavoro.