C’è qualcosa che non quadra nella organizzazione del centro
vaccinale della Caserma Garibaldi ed
anche qui i giornalisti regionali provinciali e cittadini sono in sommesso
silenzio per paura che vengono fatti fuori dall’endurance della colonia napoletana
assistenziale approdata all’Asl di Caserta
per organizzare secondo il volere della
regione Campania al meglio la campagna vaccinale.
Certamente non è un appunto alla organizzazione logistica messa
su dal Commissario Generale di Corpo D’armata Figliuolo, anzi come era stata
dislocata nell’ex campo El Alamain dove un tempo si addestravano i carristi
della ex Ferrari Orsi, l’ubicazione delle tende è stato fatto nel migliore dei
modi .
Quello che lascia
molto a desiderare è l’organizzazione, perchè accettare la moltitudine di
cittadini che vengono alla caserma Garibaldi per vaccinarsi certamente è la
lacuna più tastabile .
Perché affermo questo, perché purtroppo è sulla mia pelle che
ho provato questa disfunzione.
Giovedi 6 aprile 2021 sono
stato convocato alle 15.12 per
effettuare la prima dose del vaccino moderna , in quanto soggetto fragile per una
disfunzione medica dovuta ad una malattia rientrate nelle categorie previsti
nei decreti legge che hanno diritto al vaccino .
Giunto in perfetto
orario, mi sono recato davanti all’entrata, ma ho trovato la bellezza di 40
persone che dovevano essere vaccinate davanti a me che addirittura erano giunte
in orari differenti e prime di me . Questa la prima disfunzione della colonia
napoletana dell’asl di Caserta perché se l’organizzazione rispettasse gli
appuntamenti certamente non si farebbero le file e guarda caso il primo assembramento.
Aspettiamo in rigoroso silenzio il nostro turno, ma non
possiamo non notare che fino a quando siamo entrati la gente che era fuori
assumeva le sembianze di un vero “ carro bestiame” . Per farla breve dalle
15.12 che siamo giunti, siamo entrati sotto la tenda che ci portava alla
vaccinazione alle ore 16.10 dopo essere stati al freddo, al vento e alla
pioggia pochi schizzi per fortuna . Sono entrato e fino alla vaccinazione
abbiamo altre due file, una all’ingresso della tenda e quindi assembramenti , la seconda per procedere ad una finta visita per dichiarare
i tuoi malanni, alquanto ridicola, poi all’accettazione alle 16.20 che ci può
anche stare . Facciamo una terza fila
prima che un infermiere ci chiama . Ci sediamo alle 16.25 e in meno di 5 minuti
siamo vaccinati . Ebbene ci sediamo alle 16.30 ed aspettiamo i 15 minuti di
prassi ed andiamo a prenderci il
certificato ed usciamo alle 16.45 e fino a quando sono uscito alla caserma si
sono fatte le ore 17.00, subendo tre assembramenti prima del vaccino . Forse la
colonia napoletana è abituata così ma noi a Caserta siamo diversi.
Perchè non si è aperta la Caserma Andolfato a Santa Maria Capua Vetere? poteva essere un buon centro vaccinale in modo che si poteva ovviare alla grande adesione a Caserta , con la popolazione dei comuni ad ovest della provincia ma soprattutto la popolazione dei comuni nei mazzoni .
Ma la disfatta della
colonia napoletana non finisce di stupire perché addirittura si sono dimenticati
di eseguire la seconda vaccinazione ad una donna anziana di 92 anni vaccinata
il 12 marzo 2021. Se non fosse stato per qualche figlio che si accorgeva che
era passato troppo tempo e la prima dose scadeva dopo 28 giorni , l’anziana donna
doveva fare tutto daccapo. E non finisce qui quando venerdì 9 aprile 2021 l’hanno fatta
svegliare alle sette di mattina e vestire in tutta fretta perché alle ore 7.50
doveva essere al centro vaccinale . Ebbene lo sapete a che ora si sono
presentati il personale che doveva fare i vaccini alle persone anziane alle
8.20.
Morale della favola ha aspettato un’ora e venti l’anziana
signora che addirittura per incontinenza non poteva andare in bagno per i suoi
bisogni perché doveva aspettare il certificato di avvenuta vaccinazione di
seconda dose .
Ecco questa è l’asl di
Caserta della colonia napoletana della regione Campania che vuole far credere che va tutto bene, ma in
realta’fa acqua da tutte le parti.