Quando ieri sera, da quel volpone di Bruno Vespa, ho visto il
direttore del sole 24 ore annunciare l’apertura del giornale con un titolo che
forse nessun direttore di giornali italiani, ho capito che dopo questo election
day con l’Europa e il parlamento europeo si fa sul serio.
Per entrare nel vivo della discussione politica, dopo che
tutti “hanno scherzato” con la dignità dei cittadini italiani chiedendo voti da dappertutto e cercandosi di
far votare il popolo italiano, alcuni
economisti hanno analizzato il vero problema che c’è oggi, quello che il nostro
paese L’Italia è giunto ad un bivio o incrementare lo sviluppo
istituzionale, imprenditoriale e sociale
o addirittura dichiarare forfait con un declino se non saranno in grado di
poter portare a Bruxelles un programma valido affinchè l’Europa e tutti i
maggiori rappresentanti potessero farci accedere ad un programma “Next
Generation Eu “ che non è altro che l’anticamera per la richiesta di un
Recovery fund. tanto annunciato da questo governo che c’è oggi in Italia .
E’ qui che si gioca la partita del governo Conte dove
maggioranza ed opposizione se le sono date di santa regione . Le sviolinate di alcuni rappresentanti
istituzionali europei a favore del governo Conte e dell’Italia adesso non ci
saranno più, perché dopo la parentesi dell’election day l’Europa aspetta
risposte e progetti ben precisi per dare
209 miliardi di euro di 81 a fondo perduto e 120 in prestito spendendoli in tre
anni (ahimè solo a pensare che questi li
pagheranno i nostri figli, mi vengono i
brividi a pensarlo , perché noi stiamo pagando quelli della generazione
prima di noi ) non sarà certo una passeggiata anche perché il Next generation è
soltanto, per adesso, un pezzo di carta
e se non si faranno alcune riforme fin da subito , si rischia di fare la fine,
che l’Italia, con qualche contributo assistenziale entrato nel progetto si
scaverà la fossa da solo . Lo sanno tutti maggioranza ed opposizione del nostro
paese perché l’Italia oggi sta giocando ad “una roulette russa” con una
pistola dove vi è un solo colpo, se gli
capita, si suiciderà dal punto di vista imprenditoriale, sociale ed
istituzionale perché non avrà scampo.
Non sono disfattista e
non penso in negativo, ma come un impiegato di una pubblica
amministrazione si trova a svolgere il suo compito con diligenza e se non lo facesse certamente sarebbe messo
alla porta, così i politici che ci governano, giunti ad un bivio , dove da una
parte si va verso la vita e dall’altra si va verso il declino, sono obbligati a
scegliere la vita .
A questo poi ci aggiungiamo che la borsa fino a qualche
giorno fa aveva dato segni di debolezza
con segnali in negativo , la dice lunga
su come i mercati si stanno preparando e nello stesso tempo vogliono
vederci chiaro. Il percorso da fare per non commettere errori è arduo perché è vietato sbagliare .
L’opposizione e per esso tutto il centro destra compreso Salvini e la Meloni,
anche se il primo voleva vedere un
cambio di passo politico chiedendo
addirittura le elezioni perché con un 15 a 5 a livello regionale, si poteva anche fare, ma visto che incombe quel documento chiamato “Next Generation eu”,
che per ora è soltanto una bozza, far precipitare l’Italia nel baratro non è
certamente da auspicarlo, ecco il dietrofront di Salvini e la richiesta di
ascolto.
La partita si sa si gioca
al sud dove anche se Campania e Puglia sono in mano al centrosinistra , ma ci
sono ben tre regioni che non sono da poco in mano al centro destra, quali appunto la Sicilia di Musumeci , la
Calabria e la Basilicata , dove si dovrà sbloccare la decontribuzione del 30
per cento a favore di queste regioni .
Emilia Romagna, Toscana, per adesso Lazio, insieme alle due del sud
rimangono completamente accerchiate da quelle del nord e del centro adriatico senza
contare che la Sardegna li guarda dal
lato tirrenico.
Eppure non tutti i mali vengono per nuocere, perché la vita è
fatta di piccoli passi, cosi come una ricostruzione di un centro destra viene
appunto dalle sconfitte avute, perché è lì che si deve iniziare una
ricostruzione politica .
Non sarà facile per il presidente De luca mantenere in un
unico contesto i capi bastoni delle liste che aspettano la lottizzazione di una
regione , ma tutto viene da un documento che si dovrà presentare all’Europa con
progetti concreti in tutti i settori anche se il primo è appunto la credibilità
dell’Italia e non della Regione Campania , Toscana, Puglia, Lazio ed Emilia Romagna .
Hanno di tempo fino al 30 novembre e in questi due mesi con
tutti gli annessi e connessi.