Il D. L. n. 18/2020 conv. in L. n. 27/2020 mod. con D. L. n. 28/2020 ha rimesso ai dirigenti degli uffici giudiziari l'adozione di provvedimenti volti ad assicurare durante la Fase 2 dell'emergenza sanitaria la ripresa e lo svolgimento delle attività nel rispetto delle indicazioni igienico - sanitarie fornite dal Ministero della Salute al fine di evitare assembramenti all'interno dell'ufficio giudiziario e contatti ravvicinati tra le persone onde limitare la possibilità di contagio. Terminata con successo la sperimentazione delle udienze da remoto di cui si è fatta portatrice con grande entusiasmo la Presidente del Tribunale di S. Maria C. V., Dott. ssa Gabriella Maria Casella, questa settimana, all’Ufficio del Giudice di Pace di S. Maria C. V. si sono tenute le prime udienze civili a distanza attraverso la piattaforma di Microsoft Teams, con modalità idonee a salvaguardare il contraddittorio e l'effettiva partecipazione dei difensori, in ossequio alle disposizioni contenute nel decreto n. 138 bis del 22.5.2020. E’ uno tra i primi uffici giudiziari in Italia ad iniziare la trattazione delle udienze da remoto al fine di scongiurare la paralisi della giustizia in questo periodo di emergenza dovuta al Covid 19. Auspicando, nel rispetto del divieto di assembramento, il ritorno al processo tradizionale, non mancano criticità legate all’attività da remoto, atteso che sono escluse dalla trattazione le prime udienze dei giudizi nei quali anche una sola delle parti convenute sia rimasta contumace e le udienze fissate per la comparizione personale delle parti, nonché per la escussione del testimoni, non essendo prevista in questa fase la estensione alla partecipazione al processo delle parti private. Dopo mesi di impegno volti a garantire una continuità del funzionamento della attività giudiziaria sammaritana, tuttavia la classe forense invoca la ripartenza in maniera forte e decisa, anche rilanciando il processo telematico in tutti i settori, superando il ritardo nella digital transformation di cui soffre l’intero sistema giustizia. Si auspica che presto venga trovata una soluzione affinchè i Giudici di Pace possano celebrare un maggior numero di processi senza le limitazioni attualmente previste, anche per garantire il giusto processo che in quanto tale deve svolgersi in tempi ragionevoli, per evitare, altresì, il formarsi di un sostanzioso arretrato.