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giovedì 28 settembre 2017

CASERTA - DOPO 43 ANNI E SETTE DI SERIE INFERIORE IL BASKET CIU’ CIU’ NON C’E’ PIU’!!!!! E……. NESSUNO PARLA ( VEDIAMO SE QUALCUNO MI VUOLE SMENTIRE )


Domenica, anzi sabato, per la prima volta dopo 50 anni di basket a Caserta la squadra della Juvecaserta  non sarà inserita più in quella classifica di serie A1 che in mezzo secolo ne è stata protagonista. Ma la cosa più strana e che nessuno ne parla a Caserta , segno questo che i casertani e tutta la città hanno abbandonato per sempre la palla a spicchi , anzi ci cimentano in altri discipline,  “ mi faccio i ca…..i miei perché devo portare a casa qualcosa perché se ci penso il piatto a tavola non lo metto più”.

 E dove è l’amore per il basket, quello vero, che oggi lo praticano soltanto quelle misere 1500 persone , quando va bene, altrimenti ne sono ancora di meno. Dove sono quei pennivendoli che scrivevano negli ultimi dieci anni erano diventati tutti esperti del basket casertano e non si muoveva foglia se loro non passavano il pezzo da pubblicare sui giornali quotidiani della provincia di caserta scomparsi anche loro insieme alle televisioni libere che addirittura si bisticciavano a chi voleva l’esclusiva sulla partita del campionato di basket.

 Mi hanno tenuto sempre a distanza perché davo fastidio, ma oggi posso parlare perché dopo 50 anni il basket è completamente finito , anzi finirà con la prima partita di campionato del massimo campionato di serie A1. Che brutta parentesi  sportiva , ma una domanda mi viene spontanea . Il presidente del Coni Mimmo De Simone(anche se il suo lavoro sportivo  da più di 50 anni è da encomio )   qualche mese fa era a fianco del presidente nazionale del Coni, in una riunione sportiva a Caserta ma sapeva cosa stava accadendo ?? La Juvecaserta poteva essere iscritta al campionato 2017/2018?  Se no per quale motivo non ha sensibilizzato i casertani e gli imprenditori casertani affinchè si potesse aiutare la squadra? C'è qualcosa che non quadra!!! Che fine hanno fatto i soldi che ha raccolto  il dottor Alfonso Tramontano ha dato alla società dopo che aveva organizzato una bella serata al  Cinema San Marco di Caserta? Perché i debiti sono venuti alla luce soltanto quest’estate anche se vecchi ? Che omerta’ a Caserta nessuno sapeva e nessuno parlava ma tutti sapevano della sentenza diventata esecutiva di Jones – che figura di merda !!!! il cavaliere Giovanni Maggiò penso che si sta rivoltando nella tomba dopo tutto quello che aveva fatto per dare quella dignità ad una città come quella di Caserta che da domenica non si preparerà alla partita al palamaggiò o ad accendere quella radio per ascoltare quella radiocronaca in diretta !!! Il telecronista che fine farà e che fine faranno tutti i giornalisti o pseudo giornalisti che si riempivano la bocca che erano seduti nel parterre di eccezione !!!

 Io posso parlare perché pagavo si l’abbonamento che il biglietto perché ero un tifoso e perché ci credevo!!

 Adesso non credo più a niente , ma credo che tutti i miei colleghi   adesso andranno a Trans e faranno i trans  perché solo quello gli è rimasto !!!!
e come dice il principe della risata in arte Totò ,,,,Ma fatemi il piacere !!!!!

mercoledì 20 settembre 2017

FAVOLETTA DELLA SERA - ECCO COME IL GRULLO DI PONTASSIEVE E IL RATMAN DI ARCORE FANNO I GAY PER TROMBARE ( POLITICAMENTE PARLANDO ) SALVINI E LA MELONI ...... MEGLIO DARE UN APPOGGIO ESTRNO A GRILLO . COSì LI MANDIAMO AL QUEL PAESE


Il grullo di Pontassieve e il Ratman di Arcore ( attenti a quei due ) vorrebbero ancora una volta buttare fuori tutti gli italiani che non stanno con loro perchè sono troppo intelligenti . Il grullo e il ratman si sono già comprati gli italiani con una misera somma 80 euro , Compenso che serve forse a loro per trascorrere una mezz'oretta in tutta tranquillità . Ma il tempo delle mele è oramai finito e gli italiani non vogliono essere trattati più per culo. Perciò caro Matteo Salvini, onorevole Meloni state attenti perchè il grullo e il ratman potrebbero fare pure i gay ed amarsi per sempre !!!!



lunedì 18 settembre 2017

TASK- FORCE IN PROVINCIA DI CASERTA - SIGLATO L'ACCORDO CON PROCURA - GUARDIA DI FINANZA ED AGENZIA ENTRATE

il Procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Dott.ssa Maria Antonietta Troncone, il Direttore Provinciale dell'Agenzia delle Entrate di Caserta, Dott. Pellegrino Eboli e il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta, Colonnello t.ST And'rea Mercatili, hanno siglato oggi, presso questo Ufficio Giudiziario, un protocollo di intesa volto a rafforzare il coordinamento investigativo, tra l'Autorità giudiziaria e l'Amministrazione finanziaria in ambito locale. L'obiettivo principale dell'accordo è quello di potenziare l'azione di contrasto all'evasione fiscale, con particolare riguardo ai fatti di maggiore pericolosità ed allarme sociale, come le frodi transnazionali; l'emissione e l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti; la creazione di schermi societari al solo scopo di inquinare i mercati; il conseguente riciclaggio di proventi illeciti derivanti appunto dall'evasione fiscale. Del resto, spesso, la commissione di frodi fiscali, l'utilizzo di fatture false e di contabilità opache o artefatte sono reati spia di disegni criminali di più vasta portata, che permettono anche a pericolose e organizzate consorterie criminali di infiltrarsi nel tessuto economico e imprenditoriale, creando risorse finanziarie occulte e nascondendosi dietro prestanomi e società appositamente creati. Per migliorare, quindi, l'incisività complessiva e la tempestività dell'azione di contrasto, le Parti del protocollo si sono impegnate a potenziare, semplificare e accelerare i flussi di comunicazione reciproci, potenziando l'innovazione tecnologica dello strumento informativo e telematico; e ciò al fine di consentire all'Autorità questa giudiziaria inquirente di assumere, con tempestività, la direzione delle indagini, assicurando nel contempo un coordinamento costante ed efficace tra gli sviluppi amministrativi e penali dei singoli contesti oggetto di investigazione. Il protocollo, frutto di un articolato lavoro preparatorio, disciplina poi una serie di adempimenti procedurali volti a garantire, in tempi rapidi, la tassazione dei proventi illeciti derivanti da qualsivoglia attività criminale e l'indeducibilità fiscali dei cc.dd. "costì da reato", così da rendere sempre meno vantaggiosa, anche sotto il profilo tributario, la commissione di illeciti penali di natura economico-finanziaria. L'accordo prevede, inoltre, momenti di specifico confronto operativo tra la Guardia di Finanza e l'Agenzia delle Entrate -con il coordinamento di questa Procura- nei casi in cui emergano fattispecie di maggiore pericolosità criminale, per il contrasto delle quali è fondamentale l'utilizzo tempestivo dei poteri e delle tecniche investigative propri della polizia giudiziaria, ovvero qualora siano individuate fattispecie di evasione o di elusione particolarmente articolate e complesse, che richiedano una soluzione condivisa e coerente sul piano sia amministrativo che penale. Sono stati altresì potenziati anche gli accertamenti economico-patrimoniali finalizzati a risalire alle modalità di reimpiego delle risorse finanziarie illecitamente accumulate, grazie all'evasione fiscale e, comunque, tesi a individuare i beni nella disponibilità, anche di fatto, degli evasori, al fine di procedere al loro rapido sequestro e, quindi, alla loro confisca definitiva. Il protocollo oggi formalizzato rappresenta, dunque, un passo importante per l'azione di contrasto alla criminalità economico-finanziaria e all'illecito arricchimento di quegli operatori economici, che, violando le regole, inquinano i mercati a danno dell'economia sana del Paese. 

FURTI DI AUTOVETTURE NELLE ARE DI SERVIZIO AUTOSTRADALI - C'E' UN ARRESTO

Nelle prime ore della mattinata odierna, personale della Sottosezione Polizia Stradale di Caserta nord ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di Puggillo Salvatore, pregiudicato napoletano dedito alla consumazione di furti su autovetture in sosta all'interno delle aree di servizio autostradali. Le indagini della Polizia Stradale, dirette dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, sono originate da un furto commesso lo scorso mese di marzo nell'area di servizio di Teano ovest, sull'Ai, ai danni di una Mercedes in sosta, dal cui interno venivano sottratti la borsa della conducente con documenti personali, un I pad, diverse carte di credito e la somma in contanti di circa 300 euro. Attraverso le testimonianze, l'acquisizione delle immagini delle telecamere ed i riscontri acquisiti durante le indagini, si è accertato che il Puggillo, giunto nell'area di servizio a bordo di una Fiat Panda, si avvicinava alla Mercedes controllando gli spostamenti degli occupanti mentre il complice, allo stato ignoto, si introduceva nell'abitacolo asportando la borsa ed il relativo contenuto. Dai successivi controlli incrociati è emerso che il Puggillo, denunciato più volte dalle forze di polizia per analoghi reati predatori commessi in altre regioni d'Italia, due giorni dopo il furto di Teano era stato sorpreso in un'aera di servizio autostradale dell'Emilia Romagna in possesso di un dispositivo denominato "Jammer", atto ad inibire la chiusura elettronica dei veicoli. In tale circostanza, il 45enne pregiudicato napoletano si trovava alla guida della medesima Fiat Panda utilizzata per commettere il furto oggetto dell'indagine sulla quale, peraltro, risultava installato un sistema satellitare di localizzazione abbinato alla stipula della polizza assicurativa. Attraverso l'analisi del tracciato del veicolo, era possibile dimostrare che la Fiat Panda era posizionata all'interno dell'area di servizio di Teano proprio nel lasso di tempo coincidente con il furto commesso sulla Mercedes in sosta; nello stesso contesto, le immagini delle telecamere del punto di ristoro ritraevano il Puggillo mentre sorvegliava le vittime del furto, consentendo al complice di portare a termine l'azione criminosa, dandosi poi alla fuga. Sulla scorta di tali gravi elementi indiziali, la Procura della Repubblica di S. M. Capua Vetere richiedeva l'applicazione del provvedimento cautelare in carcere, eseguito nei confronti del Puggillo presso la casa circondariale di Poggioreale ove lo stesso risultava già ristretto per altri reati. 

CASERTA -ARCHIVIO DI STATO DI CASERTA, SGAMBATO (PD) PRIMA FIRMATARIA DI UNA INTERROGAZIONE AL MINISTRO FRANCESCHINI SUI RITARDI DEL TRASLOCO DELL'ARCHIVIO NELLA REGGIA



"NEL DARE PIENA ATTUAZIONE AL PIANO SORAGNI, IL MIBACT PREDISPONGA UNA SALA STUDI NEL PALAZZO REALE PER CONSENTIRE AI CITTADINI DI FRUIRE E CONSULTARE DA SUBITO LE OPERE; 
NELLE MORE DELLA ULTIMAZIONE DEL TRASFERIMENTO, SI AFFIDI AD UNA SOCIETÀ IN OUTSOURCING IL COMPITO DI CONSERVARE E CONSULTARE I TESTI ED I DOCUMENTI CHE RAPPRESENTANO UN PATRIMONIO CULTURALE DEL TERRITORIO". 
Nuova interrogazione a risposta in VII Commissione Cultura della Camera dei Deputati sui ritardi del trasferimento dell'Archivio di Stato nella Reggia di Caserta. 

A presentarla i deputati Camilla Sgambato, quale prima firmataria, Manfredi, Carloni, Carocci e Rocchi che hanno chiesto al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, un intervento risolutore della problematica, più volte sollevata dalla parlamentare casertana del Pd nell'ultimo biennio.
I documenti storici, infatti, sono custoditi attualmente in un immobile in affitto, il cui contratto di locazione è in attesa di rinnovo, perché scaduto nel 2014 e non rinnovato in quanto l'edificio non è a norma. 

"Gli uffici trasferiti non sono ancora dotati di collegamenti internet e, soprattutto, non sono in possesso dei testi facenti parte dell'Archivio di Stato di Caserta, circa 15 chilometri di documenti, e i testi della biblioteca sono ubicati ancora nella vecchia sede. L'11 agosto scorso è scaduta l'ulteriore proroga per la consegna del progetto di adeguamento degli spazi liberati nella Reggia destinati all'Archivio di Stato di Caserta", fa sapere l'On. Camilla Sgambato (Pd). 

"Abbiamo chiesto al ministro Franceschini di intervenire rapidamente per completare il piano Soragni, predisponendo quindi una sala studi all'interno della Reggia, così da permettere ai cittadini di fruire e consultare, quanto prima, tutte le opere dell'Archivio di Stato di Caserta. 
In attesa di ultimare il trasloco, abbiamo suggerito e richiesto al Mibact di affidare i documenti ancora ubicati presso l'ex sede, ad una società in outsourcing che si occupi momentaneamente della conservazione e della consultazione dei testi, che sono un patrimonio culturale del territorio di Terra di Lavoro", conclude Sgambato. 


Di seguito, il testo integrale della interrogazione:

Interrogazione a risposta in Commissione:

   SGAMBATO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   il 17 dicembre 2014 è stato firmato a Roma, dal commissario straordinario della Reggia di Caserta, dal Soprintendente Speciale per il Patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il polo museale della città di Napoli e della Reggia di Caserta, dal Ministero della difesa e dall'Agenzia del demanio, il progetto di riassegnazione e di restituzione degli spazi del complesso della Reggia alla loro esclusiva destinazione culturale, educativa e museale (ai sensi dell'articolo 3, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, convertito con modificazioni dalla legge 29 luglio 2014, n. 106);

   il progetto (cosiddetto «Piano Soragni») al punto 4.3 prevede, tra l'altro, che «l'Archivio di Stato di Caserta è attualmente allocato in un immobile in affitto, il cui contratto di locazione è in attesa di rinnovo (contratto scaduto nel 2014 e non rinnovato perché l'edificio non è a norma);

   la parte meridionale dell'emiciclo vanvitelliano orientale antistante il complesso architettonico della Reggia (ex Caserma Pollio), è stata individuata quale nuova sede dell'Archivio di Stato. Considerato che l'Archivio storico della Real Casa, sul quale l'Archivio di Stato esercita le proprie competenze, è indissolubilmente connesso, al pari della Biblioteca Palatina, al Museo storico della Reggia ed è attualmente allocato al primo piano ammezzato del palazzo, si ritiene opportuno soddisfare le esigenze correlate alla consultazione di tali fondi archivistici (nonché di quelli storicamente correlati al predetto Archivio storico), assegnando all'Archivio di Stato di Caserta alcuni locali (attualmente in consegna all'Aeronautica militare) ubicati nell'angolo sud orientale del piano terreno e del soprastante piano ammezzato, destinando a deposito la parte del piano interrato sottostante»;

   il 7 luglio 2016, il Sottosegretario ai beni e alle attività culturali e del turismo Cesaro, in risposta all'interrogazione 5/08437 ha dichiarato, tra l'altro, che si stava procedendo all'attuazione del progetto di riassegnazione e restituzione degli spazi del complesso della Reggia di Caserta alla loro destinazione culturale ed educativa e museale;

   inoltre, i lavori presso i locali della Reggia sarebbero stati previsti in modo tale da consentire la sistemazione definitiva ed idonea della documentazione nei vari locali di deposito, al fine del rispetto della data ultima di trasloco dell'Archivio di Stato di Caserta entro il 2017;

   nell'aprile 2017 l'Archivio di Stato di Caserta ha spostato i suoi uffici dall'appartamento nel quale è in fitto (dal 1972) all'interno di spazi demaniali della Reggia, anche a seguito dell'approvazione della cosiddetta «legge sulla spendingreview»;

   ad oggi risulta che gli uffici trasferiti non sono ancora dotati di collegamenti internet e, soprattutto, non sono in possesso dei testi facenti parte dell'Archivio di Stato di Caserta (circa 15 chilometri di documenti e i testi della biblioteca) ubicati ancora nella vecchia sede;

   l'11 agosto 2017 è scaduta l'ulteriore proroga per la consegna del progetto di adeguamento degli spazi liberati nella Reggia destinati all'Archivio di Stato di Caserta –:

   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno intervenire al fine di:

    a) dare piena applicazione al cosiddetto piano Soragni;

    b) predisporre una sala studi all'interno della Reggia, così da permettere ai cittadini di fruire e consultare, quanto prima, tutte le opere dell'Archivio di Stato di Caserta;

    c) affidare, in attesa del trasloco definitivo, i documenti ancora ubicati presso l'ex sede, ad una società in outsourcing che si occupi momentaneamente della conservazione e della consultazione dei testi, un patrimonio culturale del territorio. 
(5-12188)
I firmatari sono: Sgambato, Manfredi, Carloni, Carocci e Rocchi

   

sabato 16 settembre 2017

POLITICA A SANTA MARIA CAPUA VETERE - Siamo, ormai nella seconda parte dell'anno e siamo affamati di "trasparenza" E....NESSUNO PARLA


Nella nostra città, esiste,  da più di un anno, l’assessorato alla trasparenza. Ma i cittadini non hanno ancora realizzato, compiutamente, la valenza di questa novità. Nell’immaginario collettivo ci si aspettava che questo assessorato togliesse i veli ai vecchi misteri che le amministrazioni degli ultimi venti anni hanno lasciato sepolti sotto le mezze parole quali : “la magistratura sta facendo il suo corso”, “le indagini non sono state ancora completate” e via dicendo. Lo stabile del vecchio istituto Santa Teresa è stato lasciato all’incuria e al degrado, dopo un esborso di varie centinaia di milioni delle vecchie lire, di noi contribuenti. Un palazzetto dello sport lasciato a marcire senza nessuna spiegazione a noi cittadini, questa volta parliamo di milioni di euro. Il fallimento della STU (società di trasformazione urbana) dove i contribuenti e la città hanno perso non solo i soldi ma anche parte dei terreni che facevano parte della vecchia 167,   dove vennero erette decine e decine di cooperative, c’è una sentenza di fallimento, ma noi contribuenti non sappiamo come e/o perché. Tra le altre, la colpe più grave  è stata il “prestito” della facoltà di Psicologia a Caserta,(testuale cosi è stato scritto dall’ ex sindaco del PD allora,( ora ha già fatto un paio di attraversamenti) nel suo programma elettorale. Un danno che ci ha privato di una popolazione circolante di circa ottomila studenti che avrebbe alleggerito il dramma della chiusura dell’ITALTEl, almeno nel comparto commerciale. A quale cosiddetto “barone”universitario ha giovato tutto questo? Perché questa Facoltà venne assegnata alla nostra città e ci è stata sottratta, in modo fraudolente? La domanda è legittima. Poi, scoprire  che un azienda, che per molti anni ha lavorato nella nostra città e a cui furono affidati lavori importantissimi era legata organicamente ai “Casalesi”e i cui titolari sono in galera, avrebbe dovuto creare un minimo di perplessità, vi pare? Niente. Dalla cronaca, tutti noi, abbiamo imparato che dove lavorano le aziende legate organicamente alla camorra ci deve essere, necessariamente, qualche colluso, politico o dirigente che sia, che ne dite? Ora, noi non sollecitiamo processi, non sollecitiamo commissioni d’inchieste, sappiamo benissimo come il tempo e le circostanze riescono ad annacquare ettolitri di nero di seppia, aiutati, naturalmente, dall’atteggiamento poco collaborativo degli addetti ai lavori che, spesso, diventano degli addetti ai favori,  ma i vecchi misteri hanno bisogno di una sepoltura, i cittadini sammaritani hanno il diritto di sapere se sono stati errori dovuti dall’inadeguatezza del ruolo oppure da interessi privati. Vi state domandando: che senso ha saperlo? ormai cosa fatta capo ha!. No non è cosi; vengo e mi spiego. Da un’analisi viene fuori che la maggior parte dei guai e delle storture, degli acquisti sbagliati di edifici adibiti a scuole, di una cementificazione  di terreni agricoli forzando le regole e di tanto altro che ci portiamo dietro da venti anni, partono dal 1997, vale a dire dalle due “sindacature” successive dell’ex sindaco  e ribaditi e denunciati pubblicamente da un feroce “J’accuse” contenuto nelle dimissioni di due consigliere comunali di maggioranza della “sindacatura” Giudicianni: Avv.ssa Borgia e Dott.ssa Limardi.  A vedere bene nell’attuale consiglio e non solo, notiamo  gli stessi nomi,( a partire dal Sindaco), i figli, oppure parenti diretti e indiretti, riconoscibili alter ego di noti faccendieri, ma tutti verosimilmente, compreso qualche dirigente, riconducibili alla memoria dell’operato dell’ex Sindaco dei due mandati successivi. Una sorta di restaurazione mascherata, condita da qualche eccezione di rilievo, farcita da qualche personaggio “ al di sopra delle parti”, ma che ciò nonostante non modifica l’acre “sapore” dei “palazzinari a tutti i costi” e del cemento selvaggio, che si preparano all’assalto del nuovo piano regolatore cercando, ancora una volta, di far passare affari personali come pubblica utilità. Un ultima nota: anche nel ventennio di cui parliamo ci furono denunce, indagini, istruttorie, avvisi di garanzia, per dirigenti e politici, ma..non si è saputo più nulla. 

TRAGEDIA FAMILIARE - UN FIGLIO ACCOLTELLA IL PADRE PER DIFENDERE LA MADRE .............

Nella tarda serata di ieri, i carabinieri della Stazione di Alvignano (CE), sono intervenuti  in via San Gervasio ad Alife (CE), a seguito del decesso per  lesioni “all’emitorace sinistro con emopericardio al iv° spazio intercostale” di Leggiero Giuseppe, cl. 1967, imprenditore.
Da una prima ricostruzione dei fatti si è appreso che nel pomeriggio precedente la moglie del defunto, Navarra Patrizia, cl. 1968, con l’aiuto del figlio Leggiero Daniele, cl. 1989, aveva trasportato il coniuge presso l’ospedale di Piedimonte Matese asserendo che questi era stato vittima di un incidente sul lavoro verificatosi mentre erano intenti alla lavorazione di latticini all’interno del caseificio di loro proprietà. Poco dopo Leggiero Giuseppe decedeva a seguito delle lesioni riportate.
Sin dai primi accertamenti e a seguito dell’immediato sopralluogo, i militari dell’Arma hanno rilevato che l’area indicata come luogo dell’incidente era estremamente pulita e in ordine e la ricostruzione dei fatti riferiti dalla donna portava a versioni tra loro contrastanti. Nel corso dell’interrogatorio la stessa ha rilasciato una confessione completa confermando di aver colpito, nel corso di una violenta lite, il coniuge con un coltello utilizzato per la lavorazione casearia.
Navarra Patrizia ha altresì riferito che i motivi del delitto sono da ricondurre al carattere violento ed alle continue aggressioni fisiche e minacce verbali di cui era stata vittima negli anni da parte del marito e per le quali non ha mai sporto denuncia.
La salma è stata trasportata presso l’Istituto di Medicina Legale di Caserta per il successivo esame autoptico.
L’arrestata è stata accompagnata presso la casa circondariale di Pozzuoli (NA) e posta a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
Le ulteriori serrate indagini scaturite dall’incongruenza delle dichiarazioni rese dalla donna hanno insospettito gli inquirenti portando alle ore 02.30, all’arresto di Leggiero Daniele, cl. 1989, figlio di Leggiero Giuseppe, il quale ha confutato la dichiarazione resa dalla madre Navarra Patrizia, cl. 1968 e, alla presenza del difensore di fiducia giunto unitamente allo stesso, ha rilasciava atto di confessione dichiarandosi responsabile della morte del padre.
Lo stesso ha precisato di essere intervenuto presso lo stabile adiacente alla loro abitazione, adibito a caseificio, per cercare di sedare l’ennesima lite tra i suoi genitori.
Nel corso del suo intervento ha cercato di allontanare il padre, intento ad aggredire fisicamente la madre, spingendolo verso il fondo dello stabile e, gettandogli contro tutti gli oggetti che aveva nella disponibilità, nel tentativo di bloccarlo, lo ha colpito con un coltello al torace.
Il Pubblico Ministero, alle ore 05.00, di questa mattina, dopo l’interrogatorio, ha disposto l’immediata liberazione di Navarra Patrizia e contestualmente applicato al Leggiero Daniele la misura cautelare del fermo sottoponendolo al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

venerdì 8 settembre 2017

JAZZ NELLA CITTA’ DELLA REGGIA – CASERTA COME ROCCELLA IONICA – E’ NATO IL PRIMO JAZZ FESTIVAL – SARA’ IL PRIMO DI UNA LUNGA SERIE COSI’ COME QUELLO DELLA PICCOLA CITTADINA CALABRA !!


Trentasette anni fa in una piccola città calabra a ridosso di quel monte che è l’emblema della Calabria, l’Aspromonte,  un capriccio di alcuni cittadini e personaggi istituzionali diedero vita nel lontano 1981 al primo jazz festival di Roccella ionica in un cortile di una scuola .
Ricordando quelle gesta di cittadini diventati organizzatori per il bene della cittadina ionica, anche Caserta per la prima volta si affaccia su un panorama musicale che fino ad oggi era stato soltanto sfiorato, ma con una prima di tutto rispetto ha messo un serio sigillo su un progetto che, se si porterà avanti, potrà senz’altro avere lo stesso successo della manifestazione che ogni hanno si svolge a Roccella Ionica nel teatro al Castello e in altre location .
Chi ha voluto fortemente questo festival a Caserta, cosa ben diversa da tutte le manifestazioni che si svolgono a Caserta  sono l’imprenditore Gennaro Vitiello e lo youngmanager Edgardo Ursomando che guarda caso , ma sarà un caso, la sua famiglia ha indole socialiste, così come colui che ha Roccella insieme al direttore artistico Vincenzo Staiano  ha creato il jazz festival a Roccella  , l’onorevole Sisinio Zito deceduto qualche anno fa , ma il suo ricordo è sempre vivo.  
Il progetto, che costa al cittadino che vuole sentire buona musica poco più di un aperitivo,   vuole far avvicinare cittadini , giovani ed esperti della buona musica al jazz .
Il programma di tutto rispetto , ieri sera al teatro comunale di Caserta, location scelta in caso di pioggia,   si è aperto con un quintetto catalogno che  ha incantato il pubblico accorso alla manifestazione  per la prima volta in italia , il Jaon Chamorro Quintet, una formazione composta anche da due donne Rita Payes al trombone e Andrea Motis alla tromba, insieme Ignasi Terraza e Joan Chamarro al basso .
 Una vera delizia, tanto è che il pubblico accorso ha gradito molto la performance del gruppo. E’ inutile dire che completano il programma anche il gruppo di Pietro Condorelli con il nuovo spettacolo  “Jazz Ideas and songs” stasera, mentre domenica si aspetta la perfomance di Gegè Telesforo  e lunedì 11 settembre con Daniele Scannapieco organ trio che quest’estate  si è esibito a Roccella Ionica in alcune performance  jazzistiche ricordando il cantautore calabro Rino Gaetano .  

Nonostante il tempo infedele sia  Gennaro Vitiello che Edgardo Ursomando  non hanno ammainato la loro bandiera del jazz continuando imperterriti la manifestazione svolgendola in caso di pioggia presso il teatro Comunale di Caserta.