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sabato 10 settembre 2016

POLITICA A CASERTA E PROVINCIA - IL PUPETTO E TRILUSSA . IL PRIMO BAMBINO PRODIGIO CAPRICCIOSO CHE HA CAPITO CHE STA PERDENDO LA SUA SIGIULELLA E L'ALTRO SOMMO POETA CHE SCRISSE UNA POESIA A PENNELLO PER LUI .!!

Il Pupetto di Roma e di Firenze arriva in terra di lavoro  dribblando la ricostruzione nei paesi colpiti dal sisma del 24 agosto . Prima bari poi Caserta dove l’aspetteranno a braccia aperte chi vuole un territori piena di legalità e trasparenza  Penso che il presidente del consiglio Matteo Renzi  ormai troppo impegnato a raccogliere consensi , alla Berlusconi, sui territori dove nelle scorse elezioni li ha lasciati a chi doveva far nascere una nuova linfa, oggi rappresentano il campo di battaglia per i referendum ed altri giochi di potere. Se la mia famiglia nella prima repubblica ha fortemente reso servizio nelle pubbliche amministrazioni, nella imprenditoria e nel professionismo fiorentino,  certamente il bambino prodigio dell’Italia non l’ha fatto nel sud che lo ha lasciato solo ed indifeso , anzi adesso siccome il suo trono vacilla sotto gli attacchi mediatici di giornalisti e popolazione che aspetta risposte concrete da un presidente del consiglio  vuole a tutti i costi dribblare quel resoconto settimanale e mensile che si appresta a constatare nelle zone terremotate , distribuisce sorrisi ai bimbi e alla gente prendendoli in giro . Il paese non potrà cambiarlo , perché se lo farà il primo a pagarle le pene sarà lui . Infatti non a caso la data del referendum è slittata e qualcuno asserisce che a Natale troveremo anche la data in cui andremo a votare . Ma perché ?! E’ molto semplice.
Renzi sa benissimo che se rimanda il referendum ha più possibilità di rimanere al governo, perché se l’avesse fatto a settembre l’opposizione sia del centro destra che i grillini l’avrebbero fatto cadere e dimettere ad presidente del consiglio e quindi perdeva a “Filippo e il panaro”, invece con la sua passerella da star e da mostra del cinema lui sarà in sella ancora un altro anno e nel 2018 si andrà a votare !
Vale la pena ricordare una vecchia poesia di Trilussa   che ci apprestiamo a leggere insieme.



 LA NINNA NANNA DE LA GUERRA
(1914)
 Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vò la zinna:
dormi, dormi, cocco bello,
sennò chiamo Farfarello
Farfarello e Gujermone
che se mette a pecorone,
Gujermone e Ceccopeppe
che se regge co le zeppe,
co le zeppe d'un impero
mezzo giallo e mezzo nero.
Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
fra le spade e li fucili
de li popoli civili
Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che commanna;
che se scanna e che s'ammazza
a vantaggio de la razza
o a vantaggio d'una fede
per un Dio che nun se vede,
ma che serve da riparo
ar Sovrano macellaro.
Chè quer covo d'assassini
che c'insanguina la terra
sa benone che la guerra
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe li ladri de le Borse.
Fa la ninna, cocco bello,
finchè dura sto macello:
fa la ninna, chè domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima
boni amichi come prima.
So cuggini e fra parenti
nun se fanno comprimenti:
torneranno più cordiali
li rapporti personali.
E riuniti fra de loro
senza l'ombra d'un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe quer popolo cojone
risparmiato dar cannone!