Brutta faccenda l’operazione di ieri mattina a Santa Maria
Capua Vetere. Il proibito prende sempre più slancio sui giovani i quali
soltanto se si fumano una canna o addirittura sniffano coca , sembra che sono
nell’olimpo di Dio . Leggere il provvedimento restrittivo e analizzare le
dichiarazioni di dirigenti scolastici , fanno capire che oramai la città di
Santa Maria Capua Vetere è nello sconforto più totale.
Da una parte c’è chi desidera essere credibile con sforzi
politici che purtroppo non convincono una realtà sociale che è lontana anni
luce da quella che si vive ogni giorno , dall’altra i giovani che desiderano il
denaro facile e con la bustina di haschisch
o di cocaina vedono realizzare il business giornaliero che è diventato
sempre più grande e più allargato . E’ in questo contesto che vivono migliaia
di giovani dove è stato cancellato anche un credo sociale, anzi si allontanano sempre di più da quello che
potrebbe essere un approccio per il loro avvenire . Leggere il provvedimento e
individuare alcuni soggetti chiamati con
lo pseudonimo come “ Zio Polpetta e Baccala’” significa che si siamo giunti
alla frutta dove non c’è neanche il dolce perché è stato ingerito prima . Ma
leggere nel provvedimento restrittivo nomi
e cognomi di ragazzi che sono uguali a personaggi politici di grido, ma lungi
da me accostare queste persone a politici della città, mi fa pensare che la
Santa Maria Capua Vetere città d’arte e storica è soltanto quella che noi leggiamo
sui libri di storia . O addirittura accostare una blasonata azienda della
Kinder alla vendita di ovetti pieni di sostanze stupefacenti nascosta nei
suppellettili dei minori, significa che
nella nostra realtà sociale non c’è posto di un lavoro normale nel futuro , ma
questo non si registra soltanto nella città di Santa Marai Capua Vetere . leggere
anche che la dirigente scolastica ha dichiarato una sua battuta sull’accaduto ,
io rispondo che ciò che è venuto alla luce non interessa di fatto la scuola
dove migliaia di ragazzi frequentano l’istituto, poiché quando varcano i
cancelli di uscita la scuola ha finito per quel giorno il suo lavoro, e ciò che
avviene dopo, interessa soltanto alla
realtà sociale e familiare della città . Viceversa quando gli studenti varcano il cancello di
ingresso i docenti e tutto il personale dell’istituto sono i veri responsabili
dei giovani , peraltro la maggior parte minorenni.
Quindi il fenomeno
droga, che è venuto alla luce non riguarda l’istituto , che deve essere al di
fuori di ciò che accade , perché se piazza Bovio e il liceo classico sono divenute
piazze di spaccio è soltanto perché in quel posto non ci sono telecamere o
occhi indiscreti che sviliscono gli spacciatori.
Urge quindi al più
presto credibilità sociale e scolastica nella citta’ di Santa Maria Capua Vetere perché
forse ci potranno essere ancora episodi di questo genere e certamente mamme e
papà per l’occasione piangeranno.
Ed adesso fischiatemi pure per questo pensiero , ma ricordate
e meditate io sono americano e i fischi li prendo come applausi .