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martedì 5 maggio 2015

CERTIFICAZIONE FALSE PER GLI AUTOVEICOLI , FERMATO UN CAPO OFFICINA

Questa mattina, i Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di S. Maria Capua Vetere, in collaborazione con il personale della locale Compagnia dei Carabinieri, hanno date esecuzione, in Marcianise, all’ordinanza cautelare (arresti domiciliari) emessa dal GIP presse il Tribunale di S. Maria Capua Vetere, su richiesta di questa Procura, nei confronti dell’indagate FISCONE Andrea, nate a Marcianise il 9.5.1958, per una serie di ipotesi di reato di false ideologico (artt. 81 cpv 479 c.p.).
L’attività investigativa che ha portato al provvedimento cautelare ha avute ad oggetto il delicate settore delle certificazione per revisioni di veicoli in provincia di Caserta ed e stata condotta, tra gli armi 2011 e 2013, dalla Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura (aliquota Carabinieri), che si e giovata della collaborazione tecnica di personale della Motorizzazione  Civile.
In particolare, a seguite di denuncia sporta da un private cittadino, si é accertate che l’odierno arrestate, titolare di ben sei centri di revisione in provincia di Caserta, era solito rilasciare attestati nei quali certificava falsamente l’avvenuta revisione di veicoli presso le proprie officine. I controlli oggetto di certificazione non venivano invece svolti, ma solo   attestati a fronte della mera produzione di documenti, senza alcun effettive controlli. Si e accertate che, in alcuni casi, il FISCONE, eccedendo anche dai limiti della licenza, interveniva su veicoli pur in assenza delle previste autorizzazioni.
Tali circostanze venivano documentate con numerosi servizi di osservazione, nonché con videoriprese, dalle quali era chiaramente visibile che taluni clienti effettuavano la revisione senza aver neppure bisogno di accedere con il veicolo all’interne della struttura. Il FISCONE praticava, ovviamente, un prezze inferiore rispetto alla concorrenza (ferme restando il pagamento dell’imposte della tassa statale): in tal mode egli risparmiava sui tempi, nonché sull’usura dei materiali e della strumentazione in dotazione alle sue officine.
Nel corse delle indagini sene state accertate circa mille revisioni irregolari, con conseguenti illeciti guadagni e danni per la concorrenza. Per ben centocinque di tali revisioni sono stati acclarati fatti penalmente rilevanti (di false ideologico, appunto). Le officine del FISCONE, tempe addietro, erano salite alla ribalta della cronaca televisiva e in particolare della trasmissione "Striscia la N0tizia" .

All’esito delle investigazioni, sene state iscritte nel registro degli indagati complessivamente settantadue persone.