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mercoledì 1 aprile 2015

L'ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA - OSPEDALE DI CASERTA – AL NOSOCOMIO DI TERRA DI LAVORO CI SONO MEDICI E PERSONALE PARAMEDICO CHE DIFENDONO IL LORO POSTO DI LAVORO NONOSTANTE UNA CATTIVA PUBBLICITÀ NAZIONALE A LIVELLO AMMINISTRATIVO E GIUDIZIARIO


Non meno di qualche settimana fa la struttura ospedaliera di Caserta è stata citata ancora una volta negativamente , per i noti episodi di carattere giudiziario – amministrativo, in alcuni programmi di informazione  televisiva , ma ciò che stiamo per raccontarvi ha il sapore non di una vendetta , ma di una constatazione di fatto professionale  avvenuta qualche giorno fa proprio nell’ospedale di terra di lavoro “ sant’Anna e san Sebastiano di Caserta .
 Da quando sono accaduti episodi giudiziari , l’ospedale di Caserta vive giorni difficili anche in corsia , ma proprio perché sono accaduti fatti ed episodi di carattere giudiziario, il personale medico e paramedico del nosocomio casertano cerca di far quadrato intorno alla vita professionale dando il massimo di se stessi in tutte le sue forme come una squadra  .
 Nei Reparti che sono ubicati nella palazzine, i medici con persale specializzato  e il personale paramedico  opera, con dedizione e professionalità  in routine i pazienti giunti nonostante le sale operatorie , ben tenute  siano poste ai piani alti. Un lotta contro il tempo così come accade nei reparti di ortopedia , chirurgia ,  pronto soccorso, rianimazione e tanti altri .   
 Toccando con mano una realtà quotidiana operativa dello stesso Ospedale , dobbiamo constatare che il primo soccorso eseguito nei confronti di pazienti che giungono  giornalmente   presso il pronto soccorso, risulta quanto mai ottimo , anche se l’attesa è piuttosto snervante, ma si sa il presidio casertano è a livello provinciale e  molto spesso giungono pazienti anche dall’Hinterland napoletano soffocando l’assistenza primaria che certamente non si può negare a nessuno . Ma quando vi è  il passaggio dalla prima assistenza alla cosiddetta “ corsia “ o reparto ecco che si constatano le condizioni del nosocomio casertano in tutte le sue forme .
Ad esempio le attese agli ascensori che nella palazzina N dove ha sede il pronto soccorso ,sono abbastanza snervanti, perché  avendo  ora a disposizione,   un solo ascensore funzionante per il trasporto infermi ai piani alti, ne funzionavano due fino a qualche giorno fa, in quello funzionante  adesso, ci trasportano di tutto dai malati sofferenti  ai rifiuti ai bambini appena nati per un consulto pediatrico. Sarebbe il caso che la Direzione Sanitaria ora commissariata  si attivasse affinchè  gli ascensori per il trasporto ammalati  vengano ripristinati al più presto.   
 Non possiamo non esimerci dal constatare che una volta giunti in reparto , benchè sia stato  arredato in maniera egregia , e tenuto nella pulizia , veniamo turbati da ingressi obsoleti e cadenti dove in alcuni punti bisogna stare attenti a non inciampare in qualche piccola buca.
 Ma non è soltanto la palazzina N che si trova in queste condizioni , perché altre palazzine si trovano nelle stesse condizioni .Nonostante ciò i lavoratori  cercano di dare il massimo cercando di dare un servizio positivo affinchè  non venga più apostrofato come un nosocomio in mano alla criminalità organizzata. Dulcis in fundo,  il biglietto da visita dell’ospedale  che dovrebbe essere il fiore all’occhiello e il suo ingresso attraverso un parcheggio asfaltato a metà, perché la prima area nonostante abbia provveduto il primo proprietario , la seconda parte non è stata eseguita perché il proprietario che ha dato in concessione con un contratto di fitto  alla cooperativa, ed esso  l’appezzamento di terreno , classificato come agricolo non si può asfaltare , così se le condizioni meteorologiche non sono soddisfacenti , i visitatori giungono nel presidio ospedaliero pieno di batteri sotto le scarpe . Ma l’ospedale non deve essere una struttura asettica?