All’alba di venerdì scorso, nell’ambito di
un’articolata indagine coordinata da questa Procura della Repubblica, i
Carabinieri della Compagnia di Mondragone hanno eseguito un fermo d ’indiziato
di delitto nei confronti di 7 indagati, tutti ritenuti responsabili, a vario titolo,
di associazione per delinquere dedita al traffico illecito di armi da fuoco e munizioni
(art. 416 c. p. ), detenzione e porto di armi e munizioni comuni e da guerra
(artt. 9, 10, 12, 14 L. 497/74, art. 697 c.p.) con l’aggravante del metodo
mafioso (art. 7 L, 203/91). Le persone s’identificano in CONTE Armando, D’ADDIO
Giuseppe, NACARLO Antonio, IACCARINO Attilio, VOLGARE Salvatore, GUADAGNO
Salvatore e GUADAGNO ARCO Ciro. Ai provvedimenti cautelari d’urgenza a carico
dei 7 sono seguite idonee misure restrittive in carcere.
Le indagini, iniziate nel novembre del 2013, condotte
prevalentemente attraverso attività tecniche e di pedinamento, giovandosi anche
d’importanti dichiarazioni di collaboratori di giustizia, hanno permesso
d’indebolire il principale canale di approvvigionamento e distribuzione di armi
delle diverse e consorterie criminali casertane e partenopee.
L’operazione ha permesso di disarticolare un
’organizzazione che operava trasversalmente nel territorio delle Provincie di
Napoli e Caserta, fornendo il proprio apporto ai diversi gruppi criminali
egemoni in quei territori, con la finalità di fornire, riparare e provare armi e
munizioni.
A capo era CONTE Armando, guardia giurata, conosciuta
negli ambienti criminali per le sue notevoli capacita nella manutenzione,
alterazione e riparazione delle armi. Egli risulta aver messo le sue conoscenze
tecniche in materia di armi a disposizione di vari Gruppi criminali (Casalesi,
Savarese, Giuliano), garantendone in più occasioni l’approvvigionamento
necessario per rafforzarne la loro forza militare nelle faide che hanno
caratterizzato gli ultimi anni, soprattutto nel territorio partenopeo.
L’associazione è risultata possedere una capillare diffusione:
in ogni quartiere del capoluogo napoletano esisteva un uomo di fiducia, un
intermediario con i diversi clan camorristici e con il compito preciso di
prendere "le ordinazioni" in base alle richieste degli affiliati
(NACARLO nel quartiere Sanita, VOLGARE e IACCARJNO nel quartiere di Forcella, GUADAGNO Arco Ciro e Salvatore nell
’area vesuviana).
Un ’altra guardia giurata, D’ADDIO Giuseppe, e emerso
avere il ruolo di gestire gli ordinativi e le consegne delle varie armi e
munizioni. Tra le "conoscenze" di CONTE Armando sono stati
individuati anche i titolari di note armerie dell’hinterland napoletano, grazie ai quali egli é riuscito ad
ottenere munizioni, armi o parti di esse necessarie per soddisfare le esigenze
e le richieste provenienti dai diversi gruppi criminali. Nel corso della perquisizione
a casa di uno dei denunciati, i militari hanno sequestrato un ingente numero di
munizioni. ll grappo aveva an vero e proprio prezzario. Una pistola veniva
venduta ad un prezzo oscillante tra i 500,00 ed i 900,00 euro ; mentre per an
fucile mitragliatore si raggiungevano anche i 2. 700, 00 €.