“Appuntà
tengo due criature e mio marito non lavora”. Sono queste le parole che D.F., lombarda di 40 anni, ha rivolto agli agenti del Comm.to di P.S. di Castel Volturno diretto
dal Vice Questore Agg.to d.ssa C. D’AMORE che, nel corso del servizio
dell’espletamento dei servizi di prevenzione e controllo del territorio, nel
transitare in Via Potenza, s’avvedevano di un cavo elettrico di fortuna
allacciato abusivamente all’abitazione della donna. Gli agenti, quindi,
contattavano il personale dell’E.N.E.L. che, una volta sul posto, provvedeva al
ripristino dei cavi, scollegando quello abusivamente allacciato. La donna è
stata quindi deferita alla Procura di S. Maria C.V. perché resasi responsabile
di furto aggravato.
Sempre nell’ambito dei servizi di
controllo del territorio, il personale del Commissariato di Castel Volturno,
unitamente a quello del Reparto Prevenzione Crimine Campania, qui aggregato
dopo i noti fatti verificatisi in Pescopagano lo scorso mese di luglio, procedevano
al controllo di un’autovettura, la cui presenza in un luogo notoriamente
frequentato da pregiudicati, anche legati alle organizzazioni, destava non
pochi sospetti. A bordo del veicolo gli agenti procedevano al controllo di C.L., aversano di 40 anni circa,
gravato da numerosissimi precedenti di polizia e noto esponente del sodalizio camorristico facente capo al
“clan dei casalesi”.
Allo stesso modo, il medesimo
personale, in prossimità del Km. 33+700 della SS. Domitiana, luogo notoriamente
frequentato da tossicomani e spacciatori, bloccavano un motociclo Honda i cui
occupanti, alla vista delle pattuglia, tentavano di guadagnare la fuga. A bordo
viaggiavano S.N., giuglianese di 45
anni circa e P.L., anch’egli
giuglianese di 35 anni circa che, essendo sprovvisti di documenti, venivano
accompagnati in Commissariato e sottoposti ai rilievi foto dattiloscopici che
consentivano di accertare che al S.N. era stata revocata la patente di guida,
motivo per cui veniva deferito alla competente A.G.
Denunciato, infine, K.T.S. ghanese di 40 circa, che nella
giornata di lunedì scorso, nei pressi del luogo dove 6 anni orsono il gruppo
stragista facente capo a SETOLA Giuseppe, si rese protagonista di quel
sanguinoso atto criminale passato agli annali come “la strage di S. Gennaro”, ha inscenato una protesta, bloccando per poco
tempo la SS. Domitiana con vasi, bottiglie e pietre. Il tempestivo intervento
della pattuglia del Commissariato ha consentito di ristabilire, immediatamente,
la viabilità senza ripercussioni sulla circolazione stradale sull’importante
arteria.