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martedì 22 luglio 2014

CAMORRA, POLITICA E RIFIUTI - CONTINUA AD AVERE TENTACOLI LA PIOVRA CASERTANA - LA DDA DI NAPOLI FERMA IL DIRETTORE ANTONIO SCIALDONE


Nelle prime ore della mattinata odierna, nell’ambito di un’articolata indagine coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli - Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri della Stazione di Vitulazio hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare applicativa della misura coercitiva degli arresti domiciliari, emessa dall’Ufficio GIP presso il Tribunale di Napoli, nei confronti di 2 indagati, gravemente indiziati, a vario titolo, del reato di concorso in voto di scambio, con l’aggravante dell’aver agito avvalendosi della forza di intimidazione del sodalizio camorristico "clan dei casalesi”.
Gli arrestati si identificano in:
- SCIALDONE Antonio, classe ‘70;
- FUSCO Maurizio, classe ’8l, gia ristretto presso la casa circondariale di Prato.

Il provvedimento scaturiva a conclusione di articolata attività investigativa, che permetteva di accertare che Scialdone Antonio, all’epoca dei fatti direttore generale del Consorzio Unico di Bacino delle province di Napoli e Caserta, durante la campagna elettorale per le elezioni amministrative comunali di Vitulazio (CE) del giugno 2009, prometteva a Fusco Maurizio, referente di zona del clan "dei casalesi-fazione Schiavone", in cambio del voto e dell’apporto elettorale” a sua sorella Scialdone Giovanna Lina (risultata poi vincitrice prima eletta), iscritta nella lista "vivi Vitulazio" che vide poi eletto il proprio candidato sindaco, l’assunzi0ne di alcuni familiari in società di vigilanza privata e in società operanti nel settore della gestione dei rifiuti tutte a lui, a vario titolo, riconducibili. Assunzioni poi effettivamente avvenute.