Le misure
cautelari [272-325 c.p.p.] disposte dal giudice che, contestualmente o
successivamente, si dichiara incompetente per qualsiasi causa cessano di avere
effetto se, entro venti giorni dalla ordinanza di trasmissione degli atti [20, 32 c.p.p.], il giudice competente non provvede a norma degli
articoli 292, 317 e 321. Questa è anche la norma del codice di procedura penale a cui ha fatto riferimento il tribunale del
riesame di Napoli e in questo caso sia il presidente della sezione dottor Gepi Provitera , ma soprattutto il giudice relatore dottor Taurisano nell’udienza
svoltasi ieri mattina fa davanti ai giudici di Napoli nel procedimento a carico
dell’ex presidente del consiglio regionale di Napoli Paolo Romano . In sostanza
prendendo spunto dall’articolo 27 del codice di procedura penale se entro venti
giorni il gip del tribunale di Napoli non eseguirà l’ordinanza di custodia
cautelare nei confronti dell’ex presidente del consiglio regionale, allora
addirittura cesseranno i termini di custodia cautelare domiciliari per
paolo romano e quindi sarà un cittadino libero . Un cavillo giudiziario ,
basato su tecnicismi procedurali ,sostenuto dall’avvocato Nicola Garofalo che ha evidenziato nel suo ricorso
davanti alla sezione del tribunale del riesame di Napoli, perché proviene da
una interpretazione sui reati contestati, perché il reato originario sembra ,
secondo i magistrati , non è riqualificabile perché essendo un tentativo di
induzione indebita articolo 319 quater , lo stesso non poteva essere
individuato in un tentativo di concussione, come è stato contestato dai giudici
del tribunale di Santa Maria Capua Vetere . Il primo infatti secondo i magistrati , ma
in linea di massima è così , è stato commesso a Napoli e non a Caserta con le dichiarazioni e la contestuale denuncia
del dottor Menduni, che se pur depositata
a Santa Maria Capua Vetere , forse ,
doveva essere inviata a Napoli.
La sezione del tribunale del riesame di Napoli
, in ogni caso ha dato una lettura non diversa , ma ha salvato l’operato delle
due procure quella di Napoli e di Santa
Maria Capua Vetere e contestualmente dei
due tribunali , dichiarando l’incompetenza
territoriale e chiedendo di trasmettere gli atti a Napoli per competenza, applicando la norma .
Ma il pm titolare dell’inchiesta parallela a
quella di Napoli Dottor Damiano della procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere, ha depositato nuove prove e nuovi atti . Forse
entro il giorno del corpus domini si saprà quale sarà il destino dell’ex
presidente del consiglio regionale della Regione Campania Paolo Romano