nell’ambito dell’attività di contrasto alla contraffazione, ha scoperto, in
Giugliano (NA), un opificio impiegato per la produzione in serie di calzature
riproducenti il marchio “Hogan”.
Il titolare dell’attività illegale, di 52 anni, unitamente a 3 operai, di 41, 31 e
29 anni, tutti con precedenti per contraffazione e residenti nelle province di
Napoli e Caserta, sorpresi mentre erano intenti nella lavorazione delle
calzature, sono stati tratti in arresto e messi a disposizione della Procura
della Repubblica di Napoli Nord.
All’interno della fabbrica di circa 150 mq, in piena produzione, sono stati
rinvenuti e sottoposti a sequestro oltre 9.000 pezzi tra prodotti finiti,
semilavorati ed accessori vari destinati alla fabbricazione di scarpe della
nota griffe, 12 tra macchinari e attrezzature per l’assemblaggio e la rifinitura
dei vari prodotti, numerose forme in ferro, nonché un cliché in ottone
utilizzato per la stampa a caldo del marchio.
Erano giorni che i finanzieri della Sezione Mobile stavano effettuando
specifici servizi di appostamento, pedinamento ed osservazione nella zona,
avendo notato strani movimenti di persone e mezzi, fino a che, dopo aver
circondato l’edificio, si è decisa l’irruzione.
Le fiamme gialle hanno così smascherato, abilmente occultati in una strada
priva di vie d’uscita e chiusa da una catena, il locale adibito all’illecita
attività. La struttura era organizzata per gestire l’intera catena di
lavorazione delle tomaie e delle suole in gomma, passando
all’assemblaggio, per poi ultimare il prodotto con l’apposizione, mediante il
clichè contraffatto, del marchio della nota griffe Hogan.
In tal modo, si ottenevano scarpe identiche alle originali, da immettere sul
mercato “parallelo”, provocando così concorrenza sleale, svantaggi
economici per le aziende titolari del marchio e, soprattutto, danni ai
consumatori, indotti all’acquisto di prodotti falsi.
Prosegue incessante l’attività di controllo economico del territorio da parte
del Comando Provinciale di Caserta, per contrastare la diffusione del
dilagante fenomeno della contraffazione dei marchi.