In Melito di Napoli
(NA), via Arno, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia
di Marcianise, in collaborazione con quelli della compagnia di Giugliano in Campania
(NA), hanno dato esecuzione ad un ordinanza di custodia cautelare agli arresti
domiciliari emessa dal tribunale di Napoli Nord, nei confronti del pregiudicato Perone Natale,classe 1973 del luogo. Il provvedimento
scaturisce dall’accoglimento, da parte dell’Autorità Giudiziari, delle risultanze
investigative prodotte dai Carabinieri di Marcianise in ordine alla cessione di
sostanza stupefacente del tipo eroina di gr. 2 circa,effettuata dall'arrestato
in data 16.01.2014 in Melito di Napoli in favore di un terzo. L’arrestato, pertanto,è
stato tradotto agli arresti domiciliari presso l'indirizzo di residenza.
In Napoli-Secondigliano e Santa Maria Capua Vetere, presso le locali case
circondariali, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia
di Capua, hanno notificato un ordinanza applicativa della misura cautelare della
custodia in carcere, emessa dal Tribunale di Napoli, nei confronti dei soggetti
già detenuti e di seguito riportati, poiché ritenuti responsabili dei reati di omicidio premeditato in concorso con l’aggravante
del metodo mafioso, porto e detenzione di arma da fuoco e per aver commesso il
fatto con sorveglianza speciale in atto:
Pellegrino Arturo, classe
1957, residente in San Marcellino,
pregiudicato, detenuto presso centro penitenziario Napoli-Secondigliano;
Pellegrino Vittorio, classe
1980, residente inFrignano, pregiudicato, detenuto presso la casa circondariale
di Santa Maria C.V..
Il provvedimento restrittivo è scaturito dagli inconfutabili elementi di colpevolezza raccolti
daiCarabinieri nei confronti dei due che, lo scorso 10 gennaio, in Baia e Latina
(ce), assassinavano Cantile Giuseppe.
Nella mattinata odierna, nelle province di Caserta ed
Asti, i Carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa stanno dando esecuzione
ad un’ordinanza di custodia cautelare in
carcere e degli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli
su richiesta Direzione Distrettuale
Antimafia, nei confronti di 11 indagati, affiliati al clan “dei casalesi - fazione Bidognetti”, operante nell’agro
aversano e ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa,estorsione,illecita concorrenza con
violenza e minaccia, illecito porto
e detenzione di armi, con l’aggravante
del metodo mafioso.
L’indagine è stata condotta dal citato Reparto dall’aprile
del 2013 al novembre dello stesso anno, attraverso attività tecniche,
nell’ambito di un’ampia attività investigativa che aveva delineato un solido
quadro indiziario che, il 15 gennaio 2014, aveva già portato all’esecuzione di
fermi di indiziato di delitto nei confronti dei medesimi indagati. Inoltre
l’attività svolta ha consentito di ricostruire il nuovo assetto geo-criminale
della fazione “bidognetti” del clan con l’individuazione dei referenti locali
sul comune di Lusciano (CE).
Documentare numerosi episodi di imposizione di servizi
di vigilanza privata mediante sottoscrizioni di contratti in danno di
imprenditori del comune di Lusciano (CE), nonché numerosi episodi estorsivi in
danno di imprenditori costretti a versare ratei in occasione delle canoniche
festività.
Degli 11 provvedimenti restrittivi, 10 saranno
notificati in carcere ed 1 presso il proprio domicilio, nei confronti di
altrettanti indagati, già ristretti per altra causa.
In
San Prisco, D. M. classe 1967,
residente a Curti, mentre transitava in quella via nazionale appia, per cause e
dinamica ancora in corso di accertamento, è stata investita da una non meglio
individuata autovettura che subito dopo non si è fermata per prestare i primi
soccorsi. La donnaè stata subito trasportata presso il pronto soccorso dell’Ospedale
Civile di Maddalonidove è tuttora ricoverata, per “pluritrauma”, non in pericolo di vita. Le indagini sono in corso al
fine di indentificare il conducente dell’autovettura.