"Un colpo di coda gravissimo e scandaloso, cui non è stato posto riparo. Spero davvero che quello reso noto sia l'ultimo "regalo" fatto a Caserta dall'ormai e per fortuna ex soprintendente. Aprire un cancello per collegare la Reggia al Belvedere di San Leucio e incrementare il turismo, come chiediamo da anni, trova ostacoli e lacci. Programmare in silenzio e all'oscuro del territorio l'ennesima mostra di cui forse qualcuno potrà fregiarsi nel suo curriculum è risultato invece ancora una volta facilissimo, sovrapponendo un ulteriore costo a quello dei normali biglietti". Lo dichiara il sindaco Pio Del Gaudio a proposito dell'annuncio di un nuovo aumento del biglietto per la Reggia.
"Discuterò anche di questo aspetto della programmazione nel corso del mio prossimo incontro con Massimo Bray - aggiunge il sindaco -. Gli chiederò esplicitamente che ogni futura programmazione di eventi sia non solo condivisa con il territorio come chiede da anni la Città e tutti i suoi comparti produttivi ma sia definita solo attraverso una sostenibilità economica anticipata. Troppo facile far pesare il costo di mostre di cui non c'è nemmeno la certezza sul numero di visite che le gratificano su un dato di affluenza che invece è in continua discesa per la cattiva gestione del monumento. E a questo proposito anche i numeri molto bassi di affluenza durante l'ultima iniziativa serale la dicono lunga sull'incapacità di adeguare l'offerta ai tempi, con formule diversificate ed efficaci. Ora c'è il modo di invertire questa disgraziata rotta, vogliamo che ci sia".
Tutela suoli e prodotti agroalimentari, un'intesa del Comune con il DiSTABiF della Sun
"La nostra Amministrazione è firmatario del Patto Terra dei Fuochi e sta uniformando tutte le sue attività ai propositi e agli obiettivi del Patto, cui peraltro indirizzano anche le lotte assai determinate della nostra comunità, sulla scia delle iniziative programmate con don Antonello Giannotti e con il coordinamento delle associazioni che rappresentano le attenzioni e le domande di tanti cittadini. Con il DiSTABiF della Sun programmeremo attività e iniziative per dare certezze ai cittadini nell'ampio campo della tutela dell'ambiente, dei suoli, dei prodotti agroalimentari. E' questo un buon viatico per il Consiglio comunale di venerdì in cui discuteremo le proposte per migliorare il Decreto Terra dei Fuochi all'esame del parlamento". Lo ha detto il sindaco Pio Del Gaudio sottoscrivendo un prtotocollo d'ìintesa con il DiSTABiF della Sun, rappresentata in Comune dai professori Elio Coppola, Stefania Papa e Marta Alvarez Romero.
"Puntiamo - ha detto il professore Coppola - ad affermare su questo territorio divenuto oggetto di allarmi e denunce il presidio dell'agricoltura, indispensabile ad una tutela che lo salvaguardi per sempre. Il nostro Dipartimento rende disponibili saperi e competenze per contribuire a fare chiarezza sui prodotti agroalimentari coltivati e orientare correttamente le future politiche di tutela del territorio".
"L'idea - ha spiegato il consigliere comunale Edgardo Ursomando - è nata dopo i Consigli comunali che hanno riguardato l'area vasta di Lo Uttaro e le problematiche della Terra dei Fuochi, per contribuire a dare certezze ai cittadini su temi che alimentano denunce e allarmi. Ho acquisito un'immediata disponibilità del DiSTABif della Sun, grazie alla ricercatrice Marta Alvarez Romero. I professori Elio Coppola e Stefania Papa hanno subito condiviso la proposta di un monitoraggio ambientale sui suoli agricoli cittadini ed anche sui loro prodotti ortofrutticoli. Con loro sarà avviata una serie di interventi tra cui la caratterizzazione di una prima fascia di terreni tra l'area vasta di Lo Uttaro e la zona pedemontana di San Clemente. L'obiettivo è la certezza dei prodotti agroalimentari nonché, contemporamente, l'indirizzo dei suoli contaminati al no food. Ad aiutarmi in questa battaglia si è reso disponibile il collega consigliere comunale Pasquale Corvino il quale, attraverso le strutture sanitarie cui è interessato, si attiverà per una fattiva partnership con il DiSTABif per raggiungere gli obiettivi comuni. Mi auguro che le associazioni del mondo dell' agricoltura intendano collaborare a questo progetto per la tutela del consumatore e di un'economia duramente colpita dagli effetti mediatici".
Giovedì 'Vinti e Vincitori' al Teatro Don Bosco per non dimenticare l'Olocausto
In occasione della Giornata della Memoria, la programmazione dell'assessorato alla Cultura, retto dall'assessore Felicita De Negri, rinnova l'appuntamento con 'Vinti e Vincitori' e con il 'Teatro cerca te!'.
Alle ore 21.00 di giovedì 30 gennaio, presso il Teatro Don Bosco, la compagnia del Teatro Stabile di innovazione - Fabbrica Wojtyla – della Città di Caserta rappresenterà “Vinti e Vincitori”, l’opera che fu scritta da Patrizio Ranieri Ciu con la collaborazione dell’indimenticabile penalista Alfonso Martucci.
All'ottavo anno consecutivo di repliche, questo accurato e particolare lavoro teatrale già apprezzato dalla critica internazionale propone ancora una volta una giuria di giovanissimi coinvolta nel giudizio sulla negazione dell’Olocausto. Accusa e difesa, attraverso testimonianze tra la più drammatiche della grande pagina oscura del secolo passato, si battono di fronte ad un giudice che lascerà la giuria da sola a decidere.
Un’umanità smarrita si muove in questa particolare aula di Giustizia per trovare rifugio forse solo nel Teatro, ultimo spazio che ancora si pone il problema di capire.
E’ l’emblematico confronto tra chi afferma che gli ebrei sfruttano l’Olocausto per propri fini e chi dichiara che è stata la pagina di storia più aberrante della nostra civiltà.
Diretta dall’autore, 'Vinti e Vincitori' porta lo spettatore a riflessioni mutevoli ed improvvise con un unico scopo: non dimenticare, proprio ora che siamo così vicini a quel cambio generazionale che cancellerà del tutto gli ultimi testimoni viventi.
Di anno in anno 'Vinti e Vincitori, con dediche particolari, è stata rappresentata sulla scena dalle più disparate figure: grandi attori professionisti, semplici cittadini, rappresentanti delle istituzioni e giovanissimi.
Quest'anno la dedica dello spettacolo va alla memoria di un casertano, Edoardo Integlia, deportato ed internato in un campo di concentramento nazista, nonno tra l’altro di uno dei giovani interpreti, il 27 gennaio ricordato dal prefetto di Caserta con la consegna alla famiglia della medaglia d’onore del Presidente della Repubblica.