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domenica 1 settembre 2013

BOLLETTINO DEL VESCOVO FARINA - CONDIZIONI STAZIONARIE MA MIGLIORA UN POCHINO - CASERTA E MADDALONI SI STRINGE AL SUO PASTORE

Sapere attraverso i miei colleghi giornalisti delle condizioni in cui si trovava Sua Eccellenza Pietro Farina, non ho avuto la forza  di scrivere due parole , forse perché desideravo fare come san Tommaso vedere di persona ciò che era successo. L’ho fatto oggi  per la profonda stima e rispetto che nutro nei confronti, sia prima che adesso  di Sua Eccellenza . Amicizia e rispetto fin da quando ero adolescente e successivamente quando mi sono sposato perché sull’altare c’era anche lui.

Sono giunto stamattina  intorno ad un quarto all’una e ci sono stato fino alle ore 14,00. Composto e non invadente sbirciavo quando si apriva la porta del reparto di medicina d’urgenza diretto dal Professor Vitagliano Tiscione al primo piano a destra , per cercare di capire  quali erano le condizioni di Sua eccellenza , fino  a quando intorno alle 14,00 ho aspettato che la porta si aprisse dove due addette al reparto aspettavano di andare via poiché il loro turno era finito. Ho chiesto, gentilmente se poteva chiamarmi  qualche familiare in modo da non entrare in reparto. Con molta signorilità le due infermiere del reparto si sono prodigate affinchè qualcuno  venisse alla porta  , per parlare con me. Mi sono presentato, spendendo anche  nomi  di persone di Santa Maria Capua Vetere. Sincerato delle sue condizioni che sono preoccupanti e non gravi,  continua ad alimentato con ossigeno e sacche  per l’alimentazione perché purtroppo non riesce a nutrirsi. Sembra  la conoscenza migliora di tempo in tempo, anche se  il suo affaticamento lo debilita fortemente. Ma tutti sono fiduciosi anche i medici i quali lo sorvegliano h 24 d'altronde il suo caso non era da rianimazione , ma anche la sua famiglia che si è stretta attorno lui per dargli ancora quella forza che ha dato agli altri per farli diventare grandi, come ha risollevato le sorti di una città sprofondata nell’apatia più totale, rivalutando quella casertanieta’ che mancava da diverso tempo.