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lunedì 19 agosto 2013

FALSI CIECHI A CASERTA - LA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI SANTA MARIA CV METTE LE MANI SUI CONTI CORRENTI DI TRE PERSONE CHE PERCEPIVANO INDENNITA` ILLECITE

I carabinieri della Stazione di San Nicola la Strada e della Compagnia di Marcianise nella mattinata odierna hanno dato esecuzione a decreto di sequestro emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, relativo a una somma di danaro ammontante a circa 100.000 euro, eseguito ai danni dei tre soggetti di cui al separato elenco, denunciati per truffa aggravata in danno di ente pubblico.
II provvedimento di sequestro è stato emesso nell'ambito di un'indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica relativamente a tre diversi casi di "falsi ciechi".
Si tratta di due uomini e di una donna di età compresa tra i 60 e i 70 anni, residenti in San Marco Evangelista e in San Nicola la Strada, che dal 2009 percepivano indebitamente pensione di invalidità e indennità di accompagnamento. Sono Virgilia giglio del 51 residente a san marco evangelista invalida civile per cecita`ha percepito indebitamante la somma di 51.780 euro dal 4.5.2009, Pietro Bernardo, del 50 sempre di san marco evangelista indennita` di invalido civile, ha percepito indebitamente una somma di euro 31.732.78 , Petrillo Andrea del 40residente in San Marco  Evangelista  che ha percepito una somma di 16.146.03 euro.
Sebbene per l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale i tre fossero ciechi totali o comunque affetti da visus non superiore ad 1/20 - e dunque non in grado di adempiere alle normali attività della vita quotidiana -, nel corso delle indagini e dei servizi di osservazione svolta dai carabinieri sono stati notati mentre circolavano normalmente a bordo di biciclette e mentre facevano la spesa. Inoltre uno degli uomini è stato osservato durante le sue frequentazioni di un bar dove lo stesso non si limitava alle consumazioni, ma si intratteneva giocando addirittura con delle macchinette videopoker.
Il decreto di sequestro è stato trasmesso anche agli uffici centrali degli istituti di credito presso i quali i denunciati avevano acceso dei conti correnti.