Il T.A.R. Campania interviene nel conflitto generato dalla
ostilità del NUOVO CONSIGLIO dell’ORDINE a maggioranza AVVOCATI per il
CAMBIAMENTO nei confronto della FONDAZIONE ELIO STICCO che ha costituito il
bersaglio permanente dell’azione amministrativa di un anno e mezzo sprecato
senza valutare che il cambiamento si rafforza nell’UNIONE.
Il NUOVO CONSIGLIO vincendo le elezioni avrebbe intese
applicare lo “spoils system” detto sistema del bottino e quindi cacciare dalla
Fondazione i cinque membri nominati dal precedente Consiglio dell’Ordine a
maggioranza “UNIONE” ma essendo tale sistema illegale ha cercato in tutti i
modi di togliere ossigeno alla Fondazione di cui è il FONDATORE per
estromettere i cinque Consiglieri.
Al TAR però si discuteva di uno dei cinque Consiglieri e
cioè la nomina a membro dell’avv.Achille Vellucci, scelto poi come Presidente della
Fondazione,contestato dal Consiglio che avrebbe nominato invece l’avv.Ennio
Romano.
La questione non sarebbe stata portata dinanzi al Tribunale
Amministrativo se il Consiglio si fosse accontentato di un solo membro ma la
richiesta era delle dimissioni di tutti i cinque membri da sostituire con
cinque di nomina del Consiglio e difatti vi è proposta degli AVVOCATI per il
CAMBIAMENTO presentata dall’avv.Francesco Buco per la maggioranza degli “Avvocati per il
CAMBIAMENTO.
Il T.A.R. rigettando nell’esame delle sospensiva ( misura
cautelare) in via provvisoria la eccezione di difetto di giurisdizione
sollevata dal Consiglio dell’Ordine in favore della giurisdizione ordinaria ha
inteso non sospendere la nomina del Consiglio dell’Ordine.
In tale modo il T.A.R. ha inteso placare il Nuovo Consiglio
che avendo un suo membro nel Consiglio della Fondazione dovrebbe esserne
soddisfatto.
Si passa così il “CAMBIAMENTO” dovrebbe passare all’”UNIONE”
nel senso che viene tracciato il cammino per l’Unità dell’Avvocatura e
certamente il Nuovo Consiglio saprà utilizzare questo inizio del percorso di
concliazioe per rinunciare alla propria ostilità e cancellare tutti i
provvedimenti spoliativi quali conseguenze
di una guerra fratricida che certamente è condannata dall’Avvocatura che sa che
l’UNIONE è un bene prezioso da non perdere.