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sabato 14 aprile 2012

SANTA MARIA CV - Rauso: "Patrimonio storico ed archeologico abbandonato"


SANTA MARIA CV. Ogni città vorrebbe possedere le ricchezze archeologiche, artistiche ed architettoniche che costituiscono il patrimonio di Santa Maria Capua Vetere.
Un patrimonio tramandatoci da tre millenni di storia; un patrimonio che potrebbe essere, se valorizzato, uno degli attrattori per lo sviluppo economico della città. Io e tanti altri ci domandiamo: L’Anfiteatro Campano, il Mitreo, l’Arco Adriano, la Villa Romana, La Fornace Etrusca, la Bottega dei Tintori, il Propileum, il Teatro Romano,Il tempio di vesta, il Duomo, il Museo,le Catacombe di Sant’Agostino, ecc…., in che stato sono e come possono essere visitate?
Già in passato,più volte, ho sollecitato l’Amministrazione Comunale a rivolgere le proprie attenzioni alla salvaguardia ed alla valorizzazione di questo patrimonio; ma tutto è stato vano. Per strada i cittadini mi fermano per lamentarsi del disastroso stato di conservazione di questi monumenti e dell’impossibilità di visitarli con facilità. In tantissimi anni non vi è stata alcuna politica seria di valorizzazione e di sfruttamento di questa risorsa e Santa Maria è esclusa, come la maggior parte delle città della Provincia di Caserta, dai circuiti turisti nazionali ed internazionali.La speculazione edilizia ha sotterrato tutto ciò che emerso dalle viscere della nostra città e, nonostante le prescrizioni della colpevolissima Soprintendenza, ciò che doveva essere preservato e messo a disposizione dei visitatori, è oggi occultato ed assolutamente inavvicinabile. Anzi, chi protesta per l’occultamento di reperti, come il Catabulum, è ignorato o, addirittura, marginato, come lo è stato Mario Tudisco. Da anni, nonostante i miliardi spesi la piazza dell’Anfiteatro è in uno stato di abbandono e di degrado; il parco archeologico è fruito solo dai frequentatori dei campetti di calcetto e, solo oggi, grazie al mio intervento ed ai buoni auspici dell’assessore Tudisco, sempre attento alle istanze di chi ha in animo di valorizzare le ricchezze storiche ed archeologiche della città, il parcheggi per i camper è fruibile.
Il Mitreo è in uno stato di degrado tale che mette in pericolo la conservazione delle pitture, uniche al mondo, che si trovano in esso, solo perché non si è trovato il modo di spendere qualche centinaio di euro per attivare un impianto di deumidificazione. Per non parlare dell’Arco Adriano; invece di dare attuazione al progetto di recupero dell’area in cui esso insiste, si è consentita la ristrutturazione di edifici che, secondo il progetto inserito nel Piano Regolatore vigente, dovevano essere abbattuti.La nuova amministrazione di questa città abbandonata a se stessa, dovrebbe porsi come obiettivo primario la salvaguardia e la valorizzazione di questi tesori,. Gaetano Rauso