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venerdì 13 aprile 2012

L'ASSESSORE TUDISCO - BISOGNA RISPETTARE I PROGRAMMI ELETTORALI E NON DOBBIAMO TIRARE A CAMPARE

Duemila e più anni di storia, forse, non sono sufficienti per salvare l’Antica Capua dal baratro in cui rischia di precipitare. E’ inutile girarci intorno: Santa Maria Capua Vetere è al cospetto di un bivio storico. Può decidere, infatti, se imboccare la strada dell’arte, della Cultura, della piena legalità, della storia gloriosa che ha alle spalle; oppure, incamminarsi lungo il sentiero senza ritorno della speculazione, della sopraffazione, della distruzione della sua memoria e con essa del suo futuro che potrebbe essere molto meglio di quanto si sta profilando. Si tratta, dunque, di fare chiarezza una volta per tutte!

Questa amministrazione non può continuare a tirare a campare: deve decidere, e deve farlo presto, se vuole contribuire alla rinascita della Città partendo proprio dal rispetto del programma elettorale che prevedeva una serie di iniziative ancora neanche minimamente incominciate. Per fortuna, c’è ancora tempo e in questa ottica, solo in questa ottica, sono disponibile a dare un mio modesto contributo. A partire proprio dalla valorizzazione della Cultura e del Turismo come sto cercando di fare da circa dieci mesi a questa parte cercando, al tempo stesso, di non gravare eccessivamente sulle casse erariali per non offendere chi è preda di una crisi economica senza precedenti dal dopo guerra ai giorni nostri. Mi rendo conto che non competerebbe ad un assessore esprimersi politicamente strictu sensu, ma il vuoto della proposta politica mi chiama quasi a un ruolo di supplenza istituzionale. Santa Maria Capua Vetere ha enormi potenzialità, ma non ancora ha dimostrato di possedere una classe dirigente all’altezza della situazione. E, per dirla tutta, neanche la Società Civile, aldilà di qualche sparuta eccezione, ha mai fatto sentire la propria voce tranne le Associazioni che pur furono determinanti per la candidatura e le elezioni del Sindaco in carica.

Se, invece, si preferirà imboccare il tunnel oscuro dell’espansionismo selvaggio, della speculazione urbanistica capace di annichilire gli spazi vitali e le prospettive economiche non legate al mattone e agli investimenti degli amici degli amici, avremmo raggiunto il solo obiettivo di aver fatto tabula rasa del futuro e delle nuove generazioni. E mi piacerebbe che di questo si iniziasse a parlare seriamente; non di chi sarà o non sarà l’Assessore alla Cultura della giunta Di Muro.