Il grande lavoro delle Associazioni ha, finalmente, trovato un riconoscimento con l’ammissione, da parte di gran parte della maggioranza e dell’opposizione consiliare, della bontà delle tesi avanzate in merito all’impossibilità di applicare della legge regionale sul piano casa e,quindi, di edificare 430 alloggi nel sito ove sorgeva l’ex tabacchificio.
Le Associazioni hanno, più volte, messo in evidenza tutte le ragioni che impediscono la cementificazione di un sito che è e deve rimanere a destinazione produttiva, sia per la sua posizione vicina al casello autostradale, sia perché l’area, oggi acquisita da privati, fu in gran parte acquistata dal Comune di S. Maria C.V. e ceduta in uso all’ATI al fine di favorire la realizzazione di un’industria e la conseguente occupazione di centinaia di sammaritani.
Il disegno speculatorio che è stato perpetrato da più di 12 anni, attraverso l’acquisizione dell’attività prima, e poi con la sua dismissione, e l’adozione di un SIAD non conforme al PRG vigente, ha determinato la dismissione di un’attività industriale sorta con il sacrificio dei sammaritani al fine di favorire la speculazione privata.
Oggi, alla luce del fallimento delle iniziative commerciali, si cerca di trarre grande profitto dal possesso di quell’area, cercando di costruirvi case senza mercato. Le amm.ni Iodice e Giudicianni non si sono in alcun modo domandate se quel terreno fosse del Comune, né hanno cercato di opporsi alla dismissione di un’attività che era sorta per portare lavoro e benessere ai sammaritani.
L’opposizione, sposando le tesi delle Associazioni ha affermato l’inapplicabilità dell’art. 7 della L.R. 19/09 così come modificato dall’art. 6 bis della L.R. 1/2011 ed ha voluto proporre una mozione nella quale però vi sono parecchie inesattezze, specialmente quando si cita la delibera di Consiglio n. 9 del 25/2/2010 e si afferma che in essa si escludeva la possibilità di applicare l’art. 7 della L.R. n. 19/2009 all’area dell’ex tabacchificio.
Tutti possono verificare che quel deliberato, scaturito da una forte e contrastata opposizione a cui si accoda parte della maggioranza, escluse la possibilità di creare ambiti di applicazione dal piano casa in zone agricole, ma registrò la bocciatura di una mozione presentata da chi scrive, Mattucci, Rinaldi e pochi altri di quell’opposizione che chiedeva l’esclusione dell’area dell’ex tabacchificio dalla possibilità di applicazione della legge sulla casa. Quella mozione fu bocciata da larga parte di coloro che allora erano maggioranza ed oggi siedono nei banchi dell’opposizione, così come da altri che oggi sono in questa maggioranza. Ma questa è un’altra storia, che potrà essere rivisitata con la manifestazione delle buone intenzioni che oggi siamo chiamati a manifestare.
E’ palese, inoltre, l’incongruenza con quanto citato nella premessa di detta mozione, con l’ordine del giorno che si chiede di votare. Infatti l’impossibilità di applicare l’art. 7 della L.R. 19/2009 preclude di varare un Piano Urbanistico Attuativo, dato che l’attuale destinazione dell’Area, dopo l’adozione della delibera di Giunta n.53 del 27.9.2011 decide di addivenire, in breve tempo, alla modifica del SIAD, ridando all’area la destinazione D produttiva.
E’ auspicabile che il Consiglio Comunale, voluto da tutti e convocato con convinzione del Presidente Mattucci, si pronunci, definitivamente e senza equivoci, sulla volontà del Consiglio Comunale di preservare la destinazione produttiva dell’area dell’ex tabacchificio, al fine di dare qualche speranza ai sammaritani per una futura occupazione.
Per costruire case, se ve ne fosse la necessità, vi sono altre zone da utilizzare ed un Piano Regolatore equilibrato potrà, successivamente, individuarle. Lo scopo di chi fa buona politica deve e dovrà essere quello di favorire lo sviluppo economico della città ed il benessere dei suoi abitanti, non le speculazioni edilizie che sono a vantaggio dei soliti pochi.
GAETANO RAUSO