E' stata un’operazione in grande stile quella della Squadra Mobile di Caserta finalizzata alla cattura di latitanti “dei casalesi”, con decine di perquisizioni effettuate dalla Polizia di Stato a San Cipriano d’Aversa (CE), nel corso delle quali, in un’abitazione di Via Valeri, è stato scoperto un rifugio, ricavato sotto il pavimento della cucina, destinato ad ospitare per brevi soste i latitanti del clan. Gli investigatori sono intervenuti nell’abitazione del fratello di un noto affiliato, condannato all’ergastolo, del gruppo san ciprianese “dei Casalesi”, scoprendo il rifugio cui si accedeva attraverso una botola che, grazie ad un meccanismo manuale, permetteva di spostare, grazie ad un sistema di binari, una porzione del solaio in cemento e del pavimento, per consentire l’accesso ad una nicchia di circa un metro quadrato dove, verosimilmente, trovavano rifugio temporaneamente i latitanti per sottrarsi alle ricerche delle forze dell’ordine. Il covo, ormai freddo, era stato ceduto in affitto ad una famiglia di extracomunitari.