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sabato 17 settembre 2011

POLIZIA DI STATO – OPERAZIONE “CRAZY HORSE 2” - ARRESTATI I COMPONENTI DI UNA BANDA DI ORIGINI ALBANESI DEDITA AI FURTI ED ALLE ESTORSIONI

Alle prime ore di stamane, la Squadra Mobile ed il Commissariato di P. S. di Sessa Aurunca (CE), coadiuvati da personale della Squadra Mobile di Savona, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare, emessa dal Gip presso il Tribunale di Santa Maria C. V. (CE) in relazione ai reati di furto aggravato e tentata estorsione, che dispone la custodia in carcere nei confronti di
1. QOKU Blerim, nato a Kllobcisht Diber (Albania) il 30.10.1976, pregiudicato, domiciliato in Millesimo (SV);

2. PIROZZI Giovanni, nato a Napoli il 4.4.1976, pregiudicato, res. in Trentola Ducenta (CE);

3. SALLAJ Florian, nato a Kllobcisht Diber (Albania), il 20.03.1984, pregiudicato;

e applicativa degli arresti domiciliari nei confronti di

4. ABBAMUNDO Alessandro, nato ad Aversa (CE) il 7.5.1979, res. a Trentola Ducenta (CE), pregiudicato;

5. TRILLO Antonio, nato ad Aversa (CE) il 25.1.1987, res. a Trentola Ducenta (CE).



L’odierna misura cautelare, si inserisce nel contesto delle indagini condotte dal citato Commissariato, coordinate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria C. V. (CE), che, nell’ambito dell’operazione c. d. “Crazy Horse”, avevano già portato all’arresto, nel marzo scorso, di 7 persone per i reati di associazione per delinquere, finalizzata alla commissione di furti ed estorsioni, al favoreggiamento ed allo sfruttamento della prostituzione; per tentato omicidio, detenzione e porto illegale di armi comuni da sparo.



In particolare, le indagini, avviate nel luglio del 2010 dalla Polizia di Stato, avevano svelato l’esistenza di un’articolata e pericolosa banda di cittadini albanesi, originari del comprensorio di Diber (Albania), dedita alla commissione di furti in abitazione e di autoveicoli (in particolare, di automezzi agricoli e commerciali), alle connesse richieste estorsive ai proprietari (c.d. cavallo di ritorno); nonché al reclutamento all’estero di cittadine rumene, poi indotte alla prostituzione e costrette al pagamento di somme di denaro in cambio della protezione, nella zona di Giugliano in Campania (NA). Nell’ambito della consorteria, attiva nell’agro aversano e nel giuglianese, ricopriva il ruolo di promotore ed organizzatore il QOKU Blerim. Inoltre, le indagini evidenziavano il conflitto insorto con un’altra banda di albanesi, originari del villaggio di Puke (Albania), per il controllo, nell’agro aversano, delle attività illecite in argomento. Tale contrasto culminava in un vero e proprio regolamento di conti, verificatosi a Caivano (NA) il 4 agosto 2010, tra esponenti delle due bande, in cui veniva ucciso SULA Rrhaman (banda di Diber), nato in Albania il 5.08.1987, ed al successivo tentativo di vendetta operato in Frignano (CE) da un suo cugino rimasto a sua volta ferito. Per l’omicidio di SULA Rrhaman, la Procura di Napoli aveva emesso un decreto di fermo nei confronti del cittadino albanese, STRALAJ Altin, nato a Puke (Albania) il 10.09.1989. Successivi approfondimenti investigativi hanno accertato ulteriori episodi di furto ed estorsivi, perpetrati con il medesimo “modus operandi”, che vedevano coinvolti anche ABBAMUNDO Alessandro, PIROZZI Giovanni e TRILLO Antonio che, collegati agli ambienti delle criminalità comune aversana, fornivano supporto logistico ed ausilio alle attività della banda di albanesi.