Circa 200 tiratori provenienti da tutta Italia saranno in lizza sabato 3 e domenica 4 settembre sui campi del poligono di tiro a volo Falco a S. Angelo in Formis per il Campionato Italiano individuale Fitav di Eccellenza, prima, seconda e terza categoria e, inoltre, per le categorie Veterani e Master. Saranno in gara, per la specialità dello skeet, gli atleti inseriti nelle liste nazionali, quindi con esclusione dei tiratori azzurri e, in generale, di quanti partecipano alle competizioni regolate dalla Federazione Internazionale (Issf).
Già da venerdì sera, comunque, saranno in zona gli iscritti provenienti da altre Regioni per essere pronti sabato mattina alle 9.00 a partecipare alle qualificazioni per giungere, attraverso le eliminatorie, alle finali in calendario domenica pomeriggio con le premiazioni previste per le 18.00.
E’ il quarto e ultimo appuntamento a carattere nazionale promosso nel 2011 dall’Asd “Falco” di S. Angelo in Formis, annualmente tra le società più attive dal punto di vista organizzativo e che è sicuramente tra quelle più produttive di effetti indotti sul turismo sportivo, visto che quando si svolge un campionato italiano sui campi in riva al Volturno si registra il tutto esaurito o quasi negli alberghi e agriturismi del comprensorio.
“Nel prossimo week end -rileva con soddisfazione il presidente del Comitato Provinciale Coni Michele De Simone- ospiteremo due campionati italiani: quello femminile di tamburello nell’arena di sabbia dell’ex Saint Gobain a Caserta e, appunto, questo di tiro a volo sul poligono Falco. Due opportunità per promuovere l’immagine sportiva del nostro territorio e, nello stesso tempo, per realizzare effetti indotti sull’economia visto che tra i due eventi almeno trecento persone occuperanno per due o tre giorni gli hotel convenzionati”. “Il che -aggiunge il dirigente-conferma che incentivare il turismo sportivo è un investimento positivo per la comunità e, in termini di resa economica, garantisce bilanci più concreti di altre attività, considerate di attrazione turistica ma che, nonostante i rilevanti contributi pubblici, poco realizzano in termini di occupazione alberghiera”.