In data odierna, al termine di un’articolata attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli, i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare nei confronti di due persone gravemente indiziate in ordine ai reati di associazione per delinquere e bancarotta fraudolenta. I due soggetti attinti dall’applicazione di misure cautelari personali sono Cavazzuti Lorenzo (custodia cautelare in carcere) e D’Andrea Lucia (arresti domiciliari). I provvedimenti cautelari odierni costituiscono l’epilogo delle indagini inizialmente scaturite dal fallimento della società “City of Naples Trading by Schiavone Gaetano” già “F.lli Fiorentino S.a.s. di Aniello Fiorentino ”. In particolare, e’ stato accertato che il fallimento era finalizzato ad occultare i beni sociali arrecando pregiudizio ai creditori.Proprio partendo dalle vicende del citato fallimento, le ulteriori indagini, condotte anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche, hanno consentito di accertare l’esistenza di una associazione per delinquere finalizzata alla commissione di un numero indeterminato di reati di bancarotta fraudolenta, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione, omesso versamento dell’IVA - di cui i soggetti tratti in arresto costituivano il punto di riferimento.La predetta associazione per delinquere (costituita, secondo l’ipotesi accusatoria, da numerose altre persone era preordinata ad offrire ad imprenditori compiacenti i propri servizi consistenti in una sorta di “consulenza” finalizzata ad approntare escamotage diretti ad evadere le imposte, provvedendo, in molti altri casi – venendo in rilievo appunto aziende prossime al fallimento - a “svuotare” società già in stato di decozione e di insolvenza nella cui compagine veniva inserita una “testa di legno” e che venivano successivamente trasferite all’estero - ponendo in essere, specificamente e sistematicamente, operazioni di distrazione ben congegnate e puntualmente preordinate a sottrarre i beni societari alle ragioni dei creditori, occultando e distruggendo, altresì, i documenti contabili delle medesime.Di rilevante importanza appare il ruolo ricoperto da alcuni studi di consulenza fiscale con sede in Roma, i cui titolari, appaiano aver svolto un ruolo significativo nelle vicende oggetto d’indagine. Le indagini hanno consentito di accertare il trasferimento fittizio all’estero delle sedi legali di oltre quattrocento società causando all’Erario ingenti danni economici/finanziari. In particolare, è emersa l’esistenza di un vero e proprio “tariffario commerciale” che il sodalizio applicava per le citate operazioni di trasferimento formale delle sedi. Infatti, per formalizzare il trasferimento di sede verso Paesi quali Gran Bretagna e Ucraina occorrevano almeno € 25.000,00 mentre per altri Paesi come Malta e Cipro ne occorrevano € 35.000,00.La Guardia di Finanza ha anche eseguito decreti di perquisizione locale presso studi di consulenza fiscale in Roma.