PDL Federico Simoncelli 5 liste
+ metà UDC
PD Giuseppe Stellato 4 liste
Civiche San Pietro Biagio Maria Di Muro 11 liste
+ metà UDC
Rifondazione Com. Fulvio Beato 1 lista
Civiche destra Dario Mattucci 3 liste
Ordine ed avv.ra Elio Sticco 2 liste
Lista sant'andrea Professore De Felice 2 liste
Lista civica Enrico Monaco 1 lista
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giovedì 31 marzo 2011
SCANDALO A CASERTA - IL TRIBUNALE CONDANNA MANLIO DONADONI PER IL CRACK DONATAB
E' stata emessa stamane dal Tribunale di S. Maria C.V. la sentenza nel procedimento penale a carico di Donadoni Manlio (di anni 60), Sacco Vincenzo (di anni 63) e Di Mauro Alfredo (di anni 75), imputati di bancarotta fraudolenta per avere distratto ed occultato beni della fallita DONATAB s.r.l. negli anni '90 (tra cui terreni, partite di tabacchi, somme di danaro in Svizzera, somme di danaro derivate da locazioni di complessi aziendali in zona Lo Uttero di Caserta, somme di danaro per vendite di beni a prezzi simulati tra cui l'opificio industriale venduto alla ETA s.r.l. di via Ferrarecce di Tedeschi Ovidio e Landolfi Alessandro, ed altro), per importi rilevantissimi (svariati miliardi delle vecchie lire). La Seconda Sezione Penale del Tribunale di S. Maria C.V., Presidente Dott. Picardi, ha condannato Donadoni Manlio alla pena di anni 6 di reclusione, Sacco Vincenzo alla pena di anni 4 di reclusione e Di Mauro Alfredo alla pena di anni 4 di reclusione, oltre pene accessorie ed inabilitazioni commerciali. Gli imputati sono stati altresì condannati al risarcimento del danno nei confronti della parte civile, che per la curatela fallimentare Donatab s.r.l., è difesa dall'Avv. Alberto Martucci.
DROGA A SANTA MARIA CV - PRESI DUE CIOCIARI
Nella decorsa notte i carabinieri della compagnia di santa maria capua vetere hanno tratto in arresto c.d. Cl.’ 79 e m.s. Cl.’80 entrambi residenti in frosinone poiche’ resisi responsabili di detenzione di sostanze stupefacenti.
Predetti venivano bloccati dai militari della stazione di grazzanise in a bordo di un’ autovettura renault clio. Uno degli occupanti alla vista dei militari ha gettato un involucro dal finestrino che e’ stato subito recuperato dai carabinieri che hanno accertato contenere gr. 70 di eroina. A seguito di perquisizione personale poi, all’interno della cavita’ orale dell’altro passeggero sono stati rinvenute tre dosi di droga di piccole dimensioni, rispettivamente due di eroina ed una di cocaina.Gli arrestati sono stati successivamente associati alla casa circondariale di santa maria capua vetere
AVERSA - PER NON DIMENTICARE PER COSTRIURE - ARRIVA FEDERICO CAFIERO DE RAHO
L’Associazione “Il Girotondo”, in collaborazione con il Comune di Aversa, il Comando di Polizia Municipale di Aversa e la testata giornalistica “La Nuova Gazzetta di Caserta”, presenta la prima tappa della V edizione della Festa della Legalità di Aversa. Sabato mattina (2 Aprile) con inizio previsto alle ore 10,00 l’aula consiliare della città normanna ospiterà un convegno dal titolo “Per non dimenticare, per costruire”. Un appuntamento dedicato alle vittime innocenti della criminalità organizzata, nel cui ricordo oggi si muove un’ampia porzione di società civile che si batte per la vittoria della legalità, facendo leva sulle coscienze dei più giovani. Ed è proprio agli studenti delle scuole superiori di Aversa che parleranno gli invitati. Al convegno è prevista la partecipazione di: Federico Cafiero de Raho, Presidente della DDA di Napoli e dei Sostituti Procuratori dell’antimafia partenopea Giovanni Conzo, Francesco Curcio e Alessandro D’Alessio. L’incontro sarà moderato dalla responsabile della cronaca nera del quotidiano “Nuova Gazzetta di Caserta” Marilena Natale. La Festa della legalità è ormai un appuntamento fisso della primavera dell’agro aversano. Una manifestazione ideata dalla Presidente dell’Associazione il Girotondo Marilena Natale, dal consigliere comunale delegato alle Politiche Giovanili Michele Galluccio, dal comandante della Polizia Municipale di Aversa Stefano Guarino che fa incontrare i bambini delle scuole con le forze di polizia e la magistratura. Gli organizzatori sono già al lavoro per l’appuntamento di Piazza Muncipio, previsto per il mese di maggio, i cui dettagli saranno illustrati a breve.
INTESA AGENZIA ENTRATE - SIAE - INIZIA LA LOTTA AL'EVASIONE ATTRAVERSO LA NUOVA MUSICA
Nuove strategie e collaborazione più stretta sul territorio per il recupero dell’evasione fiscale e contributiva nel settore dello spettacolo, dell’intrattenimento e delle manifestazioni sportive dilettantistiche. Sono gli obiettivi del Protocollo d’intesa tra Agenzia delle Entrate e SIAE (Società Italiana Autori ed Editori) in Campania, sottoscritto oggi a Napoli. L’accordo, che ricalca quello già siglato a livello nazionale, prevede specifiche attività di controllo sulle associazioni sportive dilettantistiche, controlli mirati nei confronti di soggetti, organizzatori e/o gestori di attività di spettacolo e intrattenimento, che presentano maggiori criticità sotto l’aspetto fiscale e contributivo, nonché un sistematico scambio di informazioni qualificate e di notizie utili. La SIAE provvederà ad elaborare e trasmettere all’Agenzia delle Entrate segnalazioni in merito a spettacoli ed eventi di intrattenimento, al fine di avere un quadro mirato delle attività poste in essere in Campania e poterne trarre, di volta in volta, la rilevanza a livello economico e fiscale. L’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione, su richiesta della SIAE, tutte le informazioni anagrafiche e reddituali relative ai soggetti controllati. “Un’intesa importante - afferma il Direttore Regionale delle Entrate Enrico Sangermano - che permette un coordinamento più efficace e fornisce un maggiore impulso alle attività di controllo nel settore dello spettacolo e dell’associazionismo, attraverso la condivisione di banche dati e informazioni”.
“Si rafforza una collaborazione già positivamente sperimentata sul territorio - afferma il Direttore Interregionale SIAE Claudio Gombia - in quanto la sinergia tra SIAE e Agenzia delle Entrate ha già prodotto importanti risultati in materia di prevenzione e recupero di evasione”.
SANTA MARIA CAPUA VETERE VA AMMINISTRATA DAI SAMMARITANI!!!
Il modo in cui è stata amministrata la Cosa Pubblica nella nostra città in questi ultimi anni ha determinato lo stato di degrado in cui essa versa.
Per tanti anni nessuno ha avuto il coraggio di opporsi , di denunciare, con tutte le sue forze, ciò che così palesemente era da considerarsi illegittimo, i misfatti che quotidianamente sono stati commessi, il trasversalismo e la finta opposizione di chi ha rinnegato i propri ideali per ottenere qualche misera prebenda.
In questa città non credo non vi siano ancora persone oneste che possano agire esclusivamente nell’interesse collettivo e non per quello personale; a loro rivolgo un appello pressante affinchè si risveglino e diano il loro contributo attivo per ridare la città ai sammaritani e che, finalmente, la amministrino correttamente e diano a tutta la sua popolazione la speranza di un futuro migliore.
I tatticismi che si registrano tuttora, a pochi giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle liste e dei candidati alla carica di sindaco, contribuiscono solo a creare incertezze ed a dare spazio ai soliti personaggi che usano la Politica come una fonte di arricchimento ed usano il denaro per accaparrarsi consensi.
Oggi che la città è chiamata a darsi un nuovo Governo, bisogna far comprendere ai sammaritani che è necessario eleggere alla sua guida persone che hanno a cuore la sua rinascita morale, economica e sociale; far capire che è necessario contrapporsi a coloro i quali hanno come solo interesse continuare a spartirsi le sue spoglie. La battaglia va combattuta fino alla fine contro questi personaggi, contro la Politica del malaffare,contro le “Mele Marce”, senza paura di scendere in campo direttamente e nella consapevolezza di avere ogni diritto a portare avanti una battaglia tesa a dare un futuro migliore ai nostri figli. Chi è serio, chi ama la città non potrà fare altro che decidersi a mettere in campo forze sane, serie ed interessate solo allo sviluppo i. Non è più il tempo di delegare, di sottomettersi ai potenti che hanno fatto, per anni, il buono ed il cattivo tempo solo per accaparrarsi voti e poi sparire. Che la città sia amministrata da chi ha interesse al suo sviluppo, un Sammaritano vero che in questi anni ha veramente dimostrato di desiderare il suo bene!!!
Gaetano Rauso
mercoledì 30 marzo 2011
FORTE COALIZIONE DEI PARTITI DI CENTRO ECCO IL COMUNICATO . E IL BISCAZZIERE FA POLITICA FUORI I BAR
I rappresentanti dei partiti e dei movimenti civici, riunitisi a più riprese, hanno raggiunto l’intesa per formare una forte coalizione che proporrà per le prossime elezioni amministrative del 15 e 16 maggio un progetto per il buon governo della città di S. Maria C.V..
I rappresentanti dell’UDC: Antonio Russo, Gaetano Rauso, Pasquale Rienzo, Vinicio Restelli, Giuseppe Ferriero, Andrea Pugliese e Massimo Di Rienzo, insieme ai rappresentanti di FLI Luigi Di Muro, dell’API Francesco Bucciero e Diego Guerriero, del PID Giuseppe Scialla, di Forza del Sud Giovanni De Rosa, del Progetto Città Nuova Rino Capitelli e delle Liste Civiche del risorgimento sammaritano Donato Di Rienzo e Dario Cicala, hanno definito, per grandi linee il programma che sarà proposto all’elettorato in cui spiccano: il recupero della moralità, lo sviluppo del commercio e della piccola e media impresa, l’occupazione, soprattutto quella giovanile, lo sviluppo della cultura, della buona sanità, la definitiva soluzione del Tribunale ed una migliore vivibilità.
Hanno altresì, individuato le caratteristiche del candidato sindaco al quale sarà affidato il compito di attuare il programma elettorale e del quale a breve sarà comunicato il nome.
"RUBAVA" ENERGIA ELETTRICA PER SODDISFARE I SUOI CLIENTE DELLA DISCOIETCA fRAMNCESCO dI TELLA BECCA UNA CONDANNA A10 MESI , MA LA PENA VIENE SOSPESA
Nella tarda serata di ieri 29 marzo 2011, a villa literno (ce), nell’ambito di specifici servizi disposti per contrastare il diffuso fenomeno dei furti di energia elettrica, i militari della locale stazione carabinieri hanno tratto in arresto in flagranza di reato Di Tella Francesco, nato a napoli, il 23.05.1953, residente villa literno, coniugato, imprenditore, titolare della discoteca denominata “millennio” sita su la strada provinciale trentola - ischitella., poiche' resosi responsabile di furto aggravato di energia elettrica. Nella circostanza i militari operanti, nel corso delle attività investigative tese ad accertare eventuali allacci abusivi sulla rete erogatrice, hanno verificato, unitamente a tecnici della società enel, che il suddetto di tella aveva collegato l’impianto elettrico della propria abitazione e soprattutto l’impianto elettrico della discoteca direttamente sulla rete enel riuscendo ad impedire la misurazione dell’energia consumata. Danno complessivo da quantificare. L’arrestato, espletate le formalita’ di rito, e’ stato tradotto nella mattinata odierna presso la sezione distaccata del tribunale di santa maria capua vetere per essere giudicato con rito direttissimo. Lo stesso veniva condannato a mesi 10 di reclusione, pena sospesa, e rimesso in liberta’.
SANTA MARIA CAPUA VETERE - FORUM SUL LAVORO - DOMANI ASSEMBLEA PRESSO LA SALA COMUNALE
La crisi economica senza precedenti dal dopoguerra ai giorni nostri ha attanagliato numerosissime famiglie sammaritane , le quali fino a pochi anni fa , vivevano finanche in condizioni di relativa agiatezza.
Naturalmente, una delle cause maggiori - oltre alla crisi finanziaria mondiale, che pure si avverte dappertutto è rappresentata dalla chiusura di numerosi siti industriali e artigianali, che- almeno fino agli inizi degli anni ‘90, davano da vivere a migliaia e migliaia di famiglie di questa città e dei centri limitrofi.
Da qui, la nuova iniziativa del Forum delle associazioni per domani 31 marzo, che ha convocato un’assemblea aperta a i partiti politici, ai sodalizi civici e alle singole personalità interessate, con unico tema all’ordine del giorno: la crisi disoccupazionale della città del foro e le prospettive di rinascita socio-economica.
“ La nostra città, molto più che altri centri del casertano stesso, è in preda ad una crisi occupazionale di enormi proporzioni, che ha scaraventato dalla mattina alla sera,centinaia e centinaia di famiglie di nostri concittadini in mezzo alla strada - spiega l’ arch. Biagio Maria Di Muro , portavoce del Forum Delle Associazioni, per cui le dinamiche economiche e finanziere della città rappresentano la nostra priorità programmatica con cui intendiamo confrontarci erga omnes.
E allo stesso tempo, per individuare possibilità di nuovo sbocchi occupazioni duraturi e dignitosi, non fosse per altro che per garantire ai tantissimi giovani della città del foro un tranquillo futuro lavorativo ed esistenziale”
IL TRIBUNALE DI CARINOLA RIGETTA IL RICORSO DEL PROPRIETARIO DI UN SUPERMERCATO CHE AVEVA INVENTATO IL CROLLO DI UN EDIFICIO PER SFRATTARE LA VEDOVA DEL FRATELLO
E’ accaduto a Sessa Aurunca
L’avvocato della vedova: “E’ una vera e propria persecuzione giudiziaria con danni morali e materiali”- Il Giudice: “Non esiste né pericolo né urgenza”. Effetto boomerang per ogni denuncia. Iniziata una causa per stalking giudiziario e abuso di processo - I retroscena di altri 9 procedimenti -
Sessa Aurunca - E’ l’ultima trovata di un personaggio, assai noto alle cronache giudiziarie, ( che solo negli ultimi giorni ha collezionato 2 provvedimenti negativi del tribunale civile di Carinola ) si tratta di Andrea Sullo, commerciante da Sessa Aurunca e Presidente del Consorzio “Aurunca Shoping” ( di cui parleremo ampiamente a parte ) il quale ha inventato l’imminente crollo di un edificio, per sfrattare la cognata, vedova del fratello che occupa un appartamento nel predetto palazzo.
Con un ricorso ex art. 700 ( provvedimento di urgenza) infatti, ha intentato una lite, da tutti definita temeraria, sovvertendo quanto affermato dai vigili urbani, dal sindaco, dai vigili del fuoco e persino dal CTU. Ma nella “trappola” non è caduta il giudice Dott.ssa Maria Carolina De Falco che, dopo aver nominato un CTU nella persona dell’ing. Giorgio Tzitelis, da Caserta, sentite le parti istanti, Andrea Sullo e Nicolina Sullo, assistite dall’avvocato Luisa Durazzano e i convenuti, in contraddittorio, Michele Sullo, Simona Sullo e Maria Francescone, Ved. Sullo, assistiti dall’avv. Domenico Stanga, con l’ausilio del tecnico di parte Geom. Massimiliano Cresci, ha rigettato il ricorso per “difetto di periculum in mora”.
Ecco in breve il fatto. Andrea Sullo e la sorella Nicolina, a marzo del 2010, depositavano un ricorso ex art. 700, presso il Tribunale di Carinola, nel quale “palesavano che, allo stabile di via XXI Luglio, ove abitavano Maria Francescone e i due figli Michele e Simona, erano presenti evidenti segni di cedimenti strutturali con pericolo per la incolumità pubblica e privata”. Si attivavano, inoltre, chiamando strumentalmente una pattuglia dei vigili del Fuoco, costringevano il comune ad emettere una ordinanza che tuttavia non parlava di pericolo di crollo. La Maria Francescone, dal canto suo, fatta oggetto da tali intimidazioni, dovette difendersi con un ricorso al Tar ( con l’assistenza del Prof. Avv. Ciro Centore ) e costituirsi poi, come detto, nel ricorso di urgenza. Risultato, come ha poi accertato il giudice: il palazzo non è pericolante e gli eventuali lavori da eseguirsi non riguardano l’appartamento occupato dalla vedova. Il tutto… per una rottura di pignatta ( stavo per dire di…) del solaio.
Ma si badi che questo ennesimo atto di prevaricazione, col coinvolgimento di pubblici poteri, è il nono tentativo di aggressione morale e materiale, ai danni di una povera vedova, costretta ad indebitarsi, per difendersi dalle infondate accuse del cognato ( processi penali, giudizi civili, ricorsi al Tar, giudice del Lavoro ) che ha negato alla stessa e ai suoi due figli ogni diritto reale e materiale.
Ad una prima rivendica, infatti, delle indennità di lavoro, attraverso il proprio legale Avv. Giuseppe Monarca ( la vedova aveva lavorato sia presso il supermercato Sisa, che presso la abitazione dei coniugi Rosanna Di Resta e Andrea Sullo ) si era vista bloccata con una denuncia penale per tentata truffa, la quale dopo 4 anni di processi è risultata una azione “boomerang” essendo stata la vedova assolta da ogni addebito. Nonostante che Andrea Sullo, costituitosi parte civile, con l’assistenza dell’avvocato Luigi Imperato, avesse invocato la sua condanna e il pubblico ministero d’udienza avesse chiesto 4 mesi di reclusione per l’ignara imputata. Ma la vedova, con la difesa degli avvocati Gennaro Iannotti e Dario Pepe, essendo innocente è stata assolta.
L’azione di umiliazione morale e materiale continua pubblicando un testamento ( questa volta è la Nicolina Sullo sorella di Andrea, che si reca dal notaio Luca Sorgenti Degli Uberti in Sessa Aurunca ) dal quale si evinceva che il “de cuius”, Michele Sullo, aveva lasciato al nipote omonimo, figlio di Salvatore Sullo, Michele, con l’usufrutto alla madre Maria Francescone, l’appartamento da loro occupato, ubicato appunto nel palazzo oggetto del fantomatico crollo. Non basta. Il dileggio continua…
Dopo pochi giorni Andrea Sullo intenta un giudizio civile di disconoscimento del testamento dichiarando che è falso. Il giudice civile ha mandato gli atti in Procura. Anche qui, spese e perizie gravano sulla povera vedova. Ma l’azione continua. Sapendo che il testamento è falso intentano un processo civile per sfratto contro la vedova. Giudizio in corso al Tribunale di Carinola.
Nel frattempo muore senza testamento Concetta Di Marco, ved. Sullo suocera di Maria Francescone, e, terreni, appartamenti, frutti pendenti, olio, vino, legna, quadri, gioielli, cappella gentilizia, depositi di titoli e contanti ( in banca furono movimentati il giorno della morte circa 100 milioni delle vecchie lire ) e altri averi, che spettano di diritto alla vedova e ai figli, vengono denegati. Di qui obbligatorio un altro processo in corso al Tribunale di Carinola, per rivendicare diritti reali inconfutabili ed incontestabili…
Incontestabili? Ma non per Andrea Sullo, che si ostina a giocare con i piatti della bilancia della giustizia, come fossero i piatti della bilancia del suo supermercato, e… mal consigliato, non riesce ad intravedere la ragnatela che lo avviluppa e l’effetto boomerang di ogni atto che intraprende contro la vedova di suo fratello: Sarà la giustizia Divina? Per ora, quella terrena, è dalla parte dei più deboli.
GUARDIA DI FINANZA DI CASERTA: SEQUESTRATI BENI PER UN VALORE DI OLTRE 2 MILIONI DI EURO
I Finanzieri della Compagnia di Mondragone hanno concluso una complessa attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (CE), che ha consentito il sequestro dell’imponente complesso aziendale denominato “Country House Lunatenuta”, facente capo ad un noto imprenditore mondragonese, M.M. di anni 54, pluripregiudicato.
Le proprietà che hanno interessato il provvedimento giudiziario consistono in un agriturismo, un supermercato alimentare (denominato “Mister Joe”, che per lungo tempo ha attratto una vasta clientela proveniente, oltre che dal casertano, anche dalla provincia di Napoli e dal basso Lazio), un deposito di merci e 45.000 metri quadrati di terreno agricolo esteso tra i Comuni di Mondragone e Falciano del Massico, per un valore complessivo di oltre 2.000.000,00 di euro.I beni sono stati dunque affidati alla gestione di un amministratore giudiziario nominato dalla Procura della Repubblica sammaritana e messi a disposizione dell’A.G. inquirente.Si tratta di un sequestro per equivalente all’importo di una vasta evasione fiscale posta in essere da una società immobiliare di Mondragone, nella quale affluivano le disponibilità economiche indebitamente sottratte a società di capitale fantasma, costituite ad hoc ed intestate a prestanome, in modo da renderle prive di ogni garanzia patrimoniale di fronte a qualsiasi azione di rivalsa esercitata dal Fisco
.L’operazione di servizio, eseguita dalle Fiamme Gialle attraverso complesse verifiche fiscali e indagini finanziarie – nel corso delle quali sono stati identificati e sentiti diversi personaggi operanti nel settore agro-alimentare ed immobiliare delle province di Napoli, Caserta, Frosinone, Latina e Brescia – ha consentito l’accertamento di una frode fiscale di oltre 2.000.000,00 di euro, pari al valore dei beni sequestrati.Le operazioni di servizio hanno portato alla denuncia, oltre che dell’imprenditore mondragonese, di ulteriori cinque persone coinvolte a vario titolo, le quali si sono rese responsabili di condotte penalmente rilevanti per l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, nonché per infedele dichiarazione dei redditi e dell’IVA.Le capillari investigazioni hanno consentito di delineare chiaramente il legame associativo degli indagati, responsabili della frode fiscale posta in essere, nonché il ruolo assunto da ognuno di essi nell’ambito della organizzazione criminosa.
SANTA MARIA CAPUA VETERE - PROSEGUONO GLI INCONTRI POLITICI
Prospettiva di un’intesa per le amministrative a Santa Maria Capua Vetere tra i partiti del Terzo Polo e le civiche sammaritane.
Dall’incontro che si è tenuto martedì sera tra UDC, FLI, Api, Popolari di Italia Domani, le liste civiche espressione della Società Civile e Città Nuova, è emersa chiara ed evidente la volontà di giungere ad una seria intesa tra le forze moderate che ha come obiettivo di creare un progetto teso al rilancio politico, economico e sociale della città Di Santa Maria Capua Vetere.
Nella giornata di domani vi sarà un ulteriore incontro per definire i termini di questa interessante alleanza.
LA LOTTA ALLA CRIMINALITA’ ECONOMICA DELLE ORGANIZZAZIONI DI STAMPO MAFIOSO
Ne discuteranno magistrati, avvocati e docenti universitari nel corso del convegno e durante le lezioni organizzate dal Consiglio dell’Ordine con un aggiornamento sulle “Misure di Prevenzione” che durerà fino a giugno - Previsti dibattiti per ogni sessione-
Santa Maria Capua Vetere – ( di Ferdinando Terlizzi ) - Si prevede assai interessante, nonché di scottante attualità ( anche alla luce della recente decisione della 2° Sezione del Tribunale di S. Maria C.V. sul provvedimento di confisca dei beni agli eredi di Dante Passarelli, che ha inviato gli atti alla Corte Costituzionale ), sia il convegno “Lotta alla Criminalità economica delle organizzazioni di stampo mafioso”, organizzato dal Comitato per le Attività Culturali della Facoltà di Giurisprudenza, che avrà luogo, il primo aprile, presso l’Aula Franciosi della Facoltà di Giurisprudenza al Palazzo Melzi e sia il corso ”Misure di Prevenzione”, indetto dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di S. Maria C.V. che avrà inizio il 6 aprile presso la Scuola di Formazione Fondazione Elio Sticco. Il seminario organizzato dall’Ordine, durerà fino a giugno e vedrà alternarsi magistrati, avvocati e docenti universitari che dibatteranno lo scabroso argomento del sequestro e della confisca dei beni riconducibili ai boss o ai loro eredi. Mentre sarà di scena, quindi, il 1° aprile il convegno presso l’Università che, dopo i saluti di Francesco Rossi, Magnifico Rettore della Seconda Università degli Studi di Napoli, di Lorenzo Chieffi, Preside Facoltà di Giurisprudenza della Secondo Università degli Studi di Napoli, di Andrea Della Selva, Presidente del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, di Alberto Palma, Vice Presidente Consiglio degli Studenti - ( Seconda Università degli Studi di Napoli) sarà discussa la sessione “Evasione, riciclaggio e paradisi fiscali”. Moderatore il prof. Fabrizio Amatucci, della Seconda Università degli Studi di Napoli, mentre i relatori saranno i chiarissimi professori: Alessandro Sontoro, Università degli Studi di Milano Bicocca e Giuseppe Marino, Università degli Studi di Milano. Nella seconda sessione del convegno si parlerà delle misure patrimoniali di contrasto alla criminalità organizzata: nuovi scenari. Il moderatore sarà Stefano Manacorda, Seconda Università degli Studi di Napoli; mentre i relatori su questo argomento saranno Anna Maria Maugeri, Università degli Studi di Catania e Giovanni Melillo, Procuratore Aggiunto della Repubblica del Tribunale di Napoli. Nel pomeriggio la 3° sessione tratterà dei costi e le diseconomie della criminalità organizzata in Campania e moderatore sarà Giuliano Balbi, Seconda Università degli Studi di Napoli. Sono previsti interventi di: Giacomo Di Gennaro, Università degli Studi di Napoli Federico Il, Franco Roberti, Procuratore dello Repubblica Tribunale di Salerno, Corrado Lembo, Procuratore della Repubblica Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Giorgio Fiore, Presidente di Confindustria Campania, Giovanni Allucci, Agrorinasce e Ezio Monaco, Prefetto di Caserta. Assai più dettagliato, invece, il programma dell’Ordine degli Avvocati con il corso “Misure di Prevenzione” che si svolgerà dal 6 aprile all’8 giugno e nella prima lezione si parlerà delle misure di prevenzione personali, relatore sarà il Dott. Raffaello Magi, Presidente di Collegio Penale presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Mentre certamente interessante si annuncia la lezione che terrà Giuseppe Garofalo sulla “confisca dei beni ereditari”. E’ noto, infatti che Giuseppe Garofalo, difensore degli eredi di Dante Passarelli, ha ottenuto un primo successo, chiedendo ed ottenendo la trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale, perché “la legge sulla confisca dei beni, agli eredi di un presunto boss peraltro morto, che non è stato mai condannato è manifestamente incostituzionale”.Infatti, la Seconda sezione del Tribunale Penale di S. Maria C.V. (Presidente Gabriella Maria Casella, giudici Corinna Forte e Francesco Caramico D’Auria) ha emesso una ordinanza con la quale ha sollevato questione di “legittimità costituzionale dell’art. 2 ter comma 11 della legge 31 maggio 1965 n° 575 recante disposizioni contro le organizzazioni criminali di tipo mafioso anche straniere per contrasto con gli articoli 24, commi 1 e 2 e 111 della costituzione. Sospende la decisione del giudizio in corso ed ordina che gli atti siano trasmessi alla Corte Costituzionale”. “Potrebbe essere strano ma per me non lo è mai stato” – commenta il Prof. Ciro Centore – “che sia stata sollevata una eccezione di incostituzionalità per la famosa legge 575/65, così come modificata e arricchita, di altro testo, successivamente, con altra legge, del 2008”. A vista si “evidenziava” una violazione non solo del principio di difesa e della presunzione di innocenza nonché del fatto secondo cui il processo penale deve andare avanti nel rispetto della “ragionevolezza” ma, ancor più, del sacrosanto principio, bimillenario, secondo cui “i figli non possono pagare le cosiddette colpe dei padri” . Nella questione specifica, tra l’altro, per la morte dei “padri” e per la impossibilità di approdare ad un verdetto di colpevolezza e di condanna di questi ultimi, a causa, ripeto, della “morte” naturale dei cosiddetti padri, ne viene che il Magistrato non può disporre, così come da richiesta avanzata dalla Dda, di Napoli di una proposta di “prevenzione”, così come avanzata, senza porsi, così come si è posto, il problema della “legittimità costituzionale” di questo meccanismo procedurale. E, ripeto, dice ancora il Prof. Centore, noto esperto di diritto costituzionale e di diritto amministrativo, bene ha fatto la Magistratura di S.Maria C.V., a rinviare alla Corte Costituzionale questo “serio” problema, eccependo che sussistono “fondati” motivi per una trasmissione degli atti a Roma e alla Suprema Magistratura, competente in ordine alla legittimità costituzionale delle leggi. Tra l’altro va sottolineato che “S.Maria C.Vetere” rende onore alle tradizioni di alta cultura giuridica e, anche in questa occasione, così come lo è stato per il passato, in rapporto ad altri procedimenti, sia pure di natura civile o amministrativa, si è posta problematiche di altissimo profilo e considerazione, collocandosi, tra le prime Magistrature italiane attenta e sensibile alle eccezioni di incostituzionalità di leggi “sospettate” di violazione della Carta Costituzionale e accogliendo, così, le tesi dell’Avvocatura sammaritana . Onore, quindi, a questo Foro che, tra l’altro, per la specifica questione, è stato il primo “Foro”, in Italia, a proporre questa problematica. Interessantissime, oltre a quelle dedotte da Ciro Centore, le argomentazioni di Giuseppe Garofalo, sostenute nel corso della sua difesa che “a giudicare i morti c’era stato già Tomás de Torquemada, primo Grande inquisitore dell'Inquisizione spagnola, e che la tortura dei “parenti” del presunto reo è già stata abolita da anni nel nostro ordinamento”. La tortura infatti, aggiungiamo noi, è un metodo di coercizione fisica o psicologica, talvolta inflitta con il fine di punire o di estorcere delle informazioni o delle confessioni; molte volte accompagnata dall'uso di strumenti particolari atti ad infliggere punizioni corporali. In ambito di diritto penale preclassico non si considerava una punizione ma un mezzo di prova. Ancora una volta un tribunale di frontiera 5° in Italia per importanza ha dato lezione sia da parte dei valenti magistrati che di veri e propri “padri” dell’avvocatura.
martedì 29 marzo 2011
ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2011 - ECCO LA GRIGLIA DI PARTENZA A SANTA MARIA CV
Ecco la griglia dei sindaci candidati alla poltrona del comune di Santa Maria Capua Vetere
PDL Giancarlo Giudicianni 5 liste
PD Giuseppe Stellato 4 liste
Civiche San Pietro Biagio Maria Di Muro 11 liste
Rifondazione Com. Fulvio Beato 1 lista
Civiche destra Dario Mattucci 3 liste
Ordine ed avv.ra Elio Sticco 2 liste
Udc Natalino Argirò 4 liste
Lista sant'andrea Professore De Felice 2 liste
AUGURI E FIGLI MASCHI ANCHE PER CHI HA LE FEMMINE
PDL Giancarlo Giudicianni 5 liste
PD Giuseppe Stellato 4 liste
Civiche San Pietro Biagio Maria Di Muro 11 liste
Rifondazione Com. Fulvio Beato 1 lista
Civiche destra Dario Mattucci 3 liste
Ordine ed avv.ra Elio Sticco 2 liste
Udc Natalino Argirò 4 liste
Lista sant'andrea Professore De Felice 2 liste
AUGURI E FIGLI MASCHI ANCHE PER CHI HA LE FEMMINE
MEDIATRADE GATE - ECCO LE RAGIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SILVIO BERLUSCONI
Salve Prospero,
mi sono presentato ieri nel processo cosiddetto “Mediatrade”, che è solo uno dei 31 processi avviati contro di me in 17 anni, con oltre mille magistrati che si sono occupati della mia persona e delle mie aziende: 24 processi si sono conclusi con archiviazioni e assoluzioni con formula piena per non aver commesso il fatto. Ne restano 6 nel penale e 1 nel civile.Ho deciso di partecipare a queste nuove udienze per dimostrare a tutti che le accuse sono non solo infondate, ma anche ridicole.I fatti di questo processo risalgono addirittura a 15 anni fa, alla prima metà degli anni ’90.Due osservazioni preliminari: è una realtà incontestabile confermata categoricamente da tutti i testimoni, che in Mediaset io non mi sono mai occupato dell’acquisto di diritti televisivi.È una realtà incontestabile, confermata da tutti i testimoni, che dal gennaio 1994, data della mia discesa in campo nella politica, dopo essermi dimesso da ogni carica, mi sono allontanato dalle aziende che avevo fondato, per dedicarmi solo ed esclusivamente al bene del mio Paese.L’accusa della Procura è che io, in qualità di socio occulto, non dichiarato, di un imprenditore americano che vendeva a Mediaset film e telefilm della Paramount, avrei diviso con lui gli utili di quelle vendite.L’accusa è totalmente falsa e i miei avvocati lo hanno provato. Così falsa, che c’è da chiedersi con quale coraggio la Procura di Milano abbia insistito a spenderci sopra - tra consulenze, rogatorie e atti processuali - qualcosa come una ventina di milioni di Euro tolti dalle tasche dei contribuenti.Il gruppo televisivo da me fondato era, ed è, uno dei principali acquirenti di diritti televisivi nel mondo. (Pensate che dal 1994 sono stati versati dal Gruppo Fininvest allo Stato, tra imposte e contributi, oltre 7 miliardi e 700 milioni di Euro). Una piccola parte di questi diritti (da 30 a 50 milioni di dollari), un ventesimo su un totale di acquisti di quasi un miliardo ogni anno, veniva acquistata ogni anno da tale Frank Agrama, che operava e opera da 40 anni in questo settore, e che godeva di una specie di esclusiva per i mercati europei dei prodotti della Paramount, da cui otteneva prezzi e condizioni particolarmente favorevoli. Acquistava ogni anno da Paramount l’intera produzione di film e di telefilm e poi la vendeva alle televisioni europee.Si poteva scavalcare Agrama e comprare i diritti direttamente da Paramount?La risposta è: No. È un fatto che per acquisire i prodotti Paramount, tra i migliori sul mercato americano, Mediaset doveva necessariamente trattare sempre e solo con lui. Tanto è vero che quando un nuovo amministratore di Mediaset cercò di trattare direttamente con Paramount, il risultato fu che quest’ultima cedette tutti i suoi prodotti alla Rai, anziché a Mediaset con grave danno per la stessa.
Io sarei un socio occulto di Agrama? No. È un fatto che ebbi con Agrama solo due o tre incontri agli albori della TV commerciale negli anni ’80 e in seguito nessun rapporto con lui. Io, socio di Agrama, non lo sono mai stato.Io avrei partecipato agli utili delle vendite di Agrama?
No. Anche qui parlano i fatti. Dai conti correnti di Agrama sequestrati dai PM milanesi risulta senza ombra di dubbio che tutti i guadagni provenienti dall’attività commerciale di Agrama sono rimasti nella sua esclusiva disponibilità e che mai somma alcuna è stata trasferita a Silvio Berlusconi.
Ma l’aspetto incredibile di tutta questa vicenda è che nel corso degli anni Agrama, purtroppo, versò ad alcuni dirigenti dell’Ufficio acquisti di Mediaset ingenti somme di denaro in nero (in un caso addirittura 4 milioni e mezzo di Euro) per far sì che Mediaset continuasse ad acquistare da lui i diritti di Paramount.
Risulta pacificamente dagli atti processuali che tutti questi denari sono stati da loro utilizzati per i propri interessi.
E qui la domanda che faccio è semplice: è possibile che un imprenditore paghi parecchi milioni di Euro al capo dell’Ufficio acquisti della sua azienda che fa la cresta sugli acquisti? No, non è possibile!
Invece, la Procura di Milano ha risposto, incredibilmente, di sì e ha dimostrato ancora una volta di avere contro di me una volontà persecutoria che non si ferma neppure di fronte all’evidenza e al ridicolo.
Insomma, alcuni magistrati hanno aperto e trascinato per anni contro di me un inverosimile procedimento fondato sul nulla. Se fossero stati obiettivi, questo procedimento sarebbe finito prima ancora di iniziare, con grande risparmio di tempo per loro e per me e di denaro per tutti i cittadini. Una soltanto delle tante consulenze contabili ordinate dai PM è costata ai contribuenti quasi 3 milioni di euro.
Ma le assurdità non finiscono qui. Anche un bambino è in grado di capire che io non avrei mai avuto interesse a pagare tangenti ai miei stessi dirigenti per agevolare Agrama. Mi sarebbe bastata una telefonata per ottenere dai miei sottoposti l’acquisto di quei film e di quei telefilm senza che Agrama dovesse pagare alcuna tangente, che secondo l’accusa per metà sarebbe stata mia.E poi quale imprenditore avrebbe mai mantenuto come responsabili del suo Ufficio acquisti (che acquistava diritti per quasi un miliardo di dollari l’anno) dei dirigenti corrotti che facevano la cresta sugli acquisti a danno dell’azienda?
Nessun imprenditore con la testa sulle spalle avrebbe mai tollerato per più di un minuto la permanenza di tali personaggi nella sua azienda. Così l’attacco a Silvio Berlusconi continua. Perché bisogna continuare a tenere sotto una spada di Damocle giudiziaria e mediatica il nemico ideologico e politico Silvio Berlusconi, il vero e unico ostacolo che impedisce alla sinistra di raggiungere il potere.Purtroppo il comunismo in Italia non si è mai arreso: c’è ancora chi usa il codice penale come uno strumento di lotta ideologica e pensa che la parte politicizzata della magistratura possa usare qualsiasi mezzo per annientare l’avversario vittorioso nelle elezioni e forte nel consenso popolare.Questi sono i fatti incontrovertibili, questa è la situazione in cui ci troviamo.
Mettetevi di impegno quindi per far conoscere a tutti la verità su questi processi, smascherando chi ne approfitta per infangare il Presidente del Consiglio.Ma state sereni. Anche questa volta l’attacco fallirà, la verità sarà riconosciuta e noi ne verremo fuori più forti di prima. Come è sempre accaduto.
Un forte abbraccio a ciascuno di voi.
Silvio Berlusconi
SEQUESTROBIS ALLA MOGLIE DI PEPPE SETOLA- LA MARTINELLI ANCORA NELL'OCCHIO DEL CICLONE
Nuovamente sottoposti a sequestro denaro e preziosi, per un valore complessivo di Euro 100.000, rinvenuti nella disponibilità della moglie di SETOLA Giuseppe, capo dell’“ala stragista” del clan dei casalesi.
Nella mattinata del 29 marzo 2011, i Carabinieri del dipendente Nucleo Investigativo si sono recati in Casal di Principe presso l’abitazione di MARTINELLI Stefania cl.’78, moglie del pluripregiudicato SETOLA Giuseppe cl.'70, capo dell’'ala stragista' del clan dei casalesi, in atto detenuto al regime previsto dall’art. 41-bis dell’Ordinamento Penitenziario presso la casa circondariale di Milano-Opera, e, nel dare esecuzione di specifico decreto emesso dalla DDA di Napoli, hanno sottoposto a sequestro preventivo:
- la somma contante di Euro 9.300;
- 6 orologi (4 marca 'Rolex', 1 marca 'Breguet 3123' e 1 marca 'Bulova');
- 2 anelli in diamanti;
- 2 bracciali mod. 'Tennis' in oro;
- 4 assegni postali importo complessivo euro 6.500.
Nel corso dell’attività di p.g., i militari operanti hanno rinvenuto e sequestrato la somma contante di Euro 9.300, nonché i sottonotati oggetti di valore:
- 6 orologi (4 marca 'Rolex', 1 marca 'Breguet 3123' e 1 marca 'Bulova');
- 2 anelli in diamanti;
- 2 bracciali modello 'Tennis' in oro.
Il valore del materiale sequestrato ammonta complessivamente a circa Euro 100.000.
Il sequestro dei beni sopra indicati, già eseguito in data 24 febbraio 2011, all’esito di una perquisizione domiciliare, per il reato di ricettazione, era stato dichiarato inefficace dal Tribunale del Riesame che ne aveva disposto il dissequestro. Tuttavia, successivi approfondimenti investigativi hanno consentito di appurare che il materiale sequestrato costituiva il reimpiego del danaro provento di attività illecite poste in essere dal SETOLA quale componente prima e reggente poi della fazione Bidognetti (le ipotesi di reato per cui si procede in questo caso sono riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori).
In particolare, i beni oggetto di sequestro erano stati acquistati e detenuti dalla MARTINELLI allo scopo di ostacolarne l’identificazione della provenienza delittuosa. In concorso con i coniugi SETOLA, risulta indagato anche MARTINO Luigi cl.’81 da Casal di Principe, cugino della MARTINELLI, che aveva reimpiegato il danaro di provenienza illecita nella gestione di fatto di un esercizio di generi alimentari in Villa di Briano (CE), successivamente venduto a terzi estranei alle vicende in esame, che avevano corrisposto parte della somma occorrente per l’acquisto dell’attività commerciale mediante i quattro assegni poi sequestrati alla moglie del SETOLA.
PRESO MORELLI - LA NOTA DELLA SQUADRA MOBILE DI CASERTA DOMANI GLI INTERROGATORI
Nella tarda serata di ieri, in Santa Maria C. V. (CE), la Squadra Mobile, coadiuvata da specialisti del Servizio Polizia Scientifica della DAC e da equipaggi di rinforzo dei Reparti Prevenzione Crimine, a conclusione di serrate indagini, coordinate dalla Procura Antimafia di Napoli, dopo aver fatto irruzione in un’abitazione sita al 4° piano del civ. 2 di Via Perla, ha arrestato il latitante MORELLI Carmine, nato a Santa Maria C. V. (CE) il 30.04.1978, pluripregiudicato, killer ed attuale reggente del clan “dei Casalesi-ala SCHIAVONE”. Il MORELLI, latitante dal luglio 2010, è destinatario di due O.C.C.C. emesse, rispettivamente, il 23.07.2010 dal GIP del Tribunale di Cassino (FR) per i reati di furto in abitazione, minacce aggravate dall’uso di arma, di ricettazione ed il 3.12.2010 dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della citata Procura Antimafia, per concorso nel triplice omicidio di PAPA-MINUTOLO-BUONANNO, avvenuto nel maggio del 2009. Quest’ultimo provvedimento restrittivo è frutto di nuovi riscontri investigativi acquisiti dalla Squadra Mobile, corroborati anche dalle dichiarazioni concordanti di collaboratori di giustizia, che permettevano al citato GIP di Napoli in funzione Distrettuale, il 3 dicembre 2010, di emettere l’O.C.C.C n. 780/10 nei confronti del MORELLI Carmine ed altri due esponenti del clan, già arrestati e coinvolti nel triplice omicidio(BARBATO Francesco, cl. ’79 e SALZANO Francesco, cl. ’73, quest’ultimo arrestato in Brasile lo scorso mese di febbraio dalla Squadra Mobile di Caserta e dall’Interpol). La citata misura cautelare sancisce inequivocabilmente le responsabilità del MORELLI Carmine in ordine al citato triplice omicidio, stabilendo che, dopo avere materialmente assassinato una delle tre vittime, BUONANNO Francesco, esplodendogli a bruciapelo colpi d’ arma da fuoco, il latitante l’avrebbe colpita al volto con una spranga al fine di sfigurarla e di ritardarne il riconoscimento.Peraltro, le indagini hanno anche ribadito l’ascesa criminale del MORELLI Carmine, sino ad allora ritenuto personaggio contiguo al clan, con ruoli marginali, pregiudicato per reati contro il patrimonio, furto, ricettazione ed estorsione, emergendo ora la pericolosità e l’attitudine criminale del latitante, evidenziata dalle modalità dell’uccisione del BUONANNO Francesco.Il MORELLI, infatti, è indicato come l’emissario del clan SCHIAVONE nel frusinate, protagonista di numerosi atti intimidatori a scopo estorsivo nei confronti di imprenditori di origine casertana che operano in quel comprensorio, dato confermato dal provvedimento restrittivo emesso nei suoi confronti dal GIP di Cassino (FR), in relazione ai reati di furto in abitazione, minacce aggravate da uso delle armi e ricettazione.
Inoltre, le più recenti attività info-investigative hanno delineato lo spessore criminale ed il ruolo preminente del MORELLI Carmine all’interno dell’ala SCHIAVONE dei Casalesi, anche a seguito dell’arresto di alcuni dei principali esponenti del clan. Il vuoto di potere delineatosi avrebbe determinato l’affidamento al latitante MORELLI Carmine del ruolo di reggente del gruppo e di gestore della cassa del clan.
SQUADRA MOBILE CASERTA - FERMATO CARMINE MORELLI A SANTA MARIA CAPUA VETERE
Nella tarda serata di ieri, la Squadra Mobile di Caserta, dopo aver fatto irruzione in un’abitazione di Santa Maria C. V. (CE), ha arrestato il latitante MORELLI Carmine, nato a Santa Maria C. V. (CE) il 30.04.1978, pericoloso killer ed esponente di spicco del clan “dei Casalesi- gruppo SCHIAVONE”. Il MORELLI, latitante dal luglio 2010, era ricercato in quanto colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura Distrettuale del capoluogo partenopeo, per il concorso nel triplice omicidio di PAPA-MINOTOLO-BUONANNO, affiliati della stessa organizzazione camorrista e puniti per uno sgarro. Con la cattura del MORELLI sono stati arrestati tutti i componenti del gruppo che ideò, organizzò ed eseguì il triplice omicidio, tra cui anche il mandante, SCHIAVONE Nicola, figlio di Francesco “Sandokan” e SALZANO Francesco, catturato il mese scorso in Brasile, dove aveva trovato rifugio. Arrestate per favoreggiamento aggravato quattro persone sorprese nell’abitazione insieme al latitante. E’ stato trovato anche il rifugio del latitante dove è stata rinvenuta e sequestrata una pistola cal. 9x21, munita di caricatore.
ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2011 - A SANTA MARIA CAPUA VETERE LA VIA DA SEGUIRE E' LA PASTA E FAGIOLI
Mentre continuano le riunioni non solo culinarie , ma anche sociali in piazza San Pietro ad opera delle associazioni a cui fa capo il responsabile Biagio Di Muro sempre più vicino alla candidatura a sindaco della città di Santa Maria Capua Vetere, continuano i faccia a faccia nella sede del pdl cittadino. Si è riunito questo pomeriggio,infatti, presso la sezione del Pdl in Via Mazzocchi, l’interpartitico di centrodestra. Convocati dal coordinatore Nicola Garofalo, erano presenti: per il Pdl, Francesco Fabozzi; per Adc, Aurelio Petrella; per La Destra, Arturo Bolognese e Fausto Beato; per il Pri, il segretario provinciale Peppe Canzano; per la Lega Italia, il segretario provinciale Giovanni Di Costanzo; per la Dc, il il commissario cittadino Nando Cimino; per Mpa, Gaetano Vatiero e Gabriele Russo, per il nuovo Psi, il segretario provinciale Nicola De Nuccio. Erano assenti i delegati dell’Udc, di Noi Sud e i Liberal.
La riunione dell’interpartitico, d’intesa tra tutti i presenti, costituitasi in tavolo permanente è stata rinviata a domani 29 marzo alle ore 16.
Ma a piazza San Pietro nella sede di Forza del sud i cittadini sono accorsi numerosi .
Cosa sta accadendo? Quello che si aspettava da tempo, ma intanto le scalinatelle le salgono in molti e tutti vogliono la benedezione .
lunedì 28 marzo 2011
OMICIDIO ORSI CINQUE ERGASTOLI AL GRUPPO DI PEPPE SETOLA
LUI CONDANNATO ALL'ERGASTOLO, MA ALLA MOGLIE INVECE GLI DISSEQUESTRANO GLI OROLOGI.
Omicidio Orsi , la Dda di Napoli chiede ed ottiene cinque ergastoli per gli imputati autori dell’omicidio . Lo show mediatico giudiziario chiude il primo sipario nel teatro di giustizia sammaritano che ha visto in prima linea la terza corte di assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere con telecamere in aula . Per l'omicidio dell'imprenditore Michele Orsi, compiuto il primo giugno 2008 a Casal di Principe, la Corte d'Assise di Santa Maria Capua Vetere, ha inflitto cinque ergastoli al boss Giuseppe Setola e ad Alessandro Cirillo, Giovanni Letizia, Massimo Alfiero e Mario Di Puorto. E’ senz’altro una vittoria della Direzione distrettuale antimafia di Napoli a cui sette pubblici ministeri coordinati dal procuratore aggiunto di Napoli Federico Cafiero De Raho. Ci sono stati altri due imputati sono stati condannati e sono Domenico Luongo a cui sono stati commiati 23 anni di reclusione e Gaetano Simeone due anni con pena sospesa per favoreggiamento . Fu giustiziato 1.06.2008, in Casal di Principe (CE) all`interno del bar "Tony Bar ORSI Michele, pregiudicato, nonché imprenditore operante nel settore dei rifiuti solidi urbani, ritenuto, secondo gli inquirenti, "vicino" al gruppo camorristico capeggiato dalla famiglia "Bidognetti. Lo stesso aveva reso dichiarazioni in ordine a vicende giudiziarie ricollegabili al ciclo di smaltimento dei rifiuti, per le quali era stato indagato ; Michele ORSI veniva attinto da numerosi colpi d `arma da fuoco.
Omicidio Orsi , la Dda di Napoli chiede ed ottiene cinque ergastoli per gli imputati autori dell’omicidio . Lo show mediatico giudiziario chiude il primo sipario nel teatro di giustizia sammaritano che ha visto in prima linea la terza corte di assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere con telecamere in aula . Per l'omicidio dell'imprenditore Michele Orsi, compiuto il primo giugno 2008 a Casal di Principe, la Corte d'Assise di Santa Maria Capua Vetere, ha inflitto cinque ergastoli al boss Giuseppe Setola e ad Alessandro Cirillo, Giovanni Letizia, Massimo Alfiero e Mario Di Puorto. E’ senz’altro una vittoria della Direzione distrettuale antimafia di Napoli a cui sette pubblici ministeri coordinati dal procuratore aggiunto di Napoli Federico Cafiero De Raho. Ci sono stati altri due imputati sono stati condannati e sono Domenico Luongo a cui sono stati commiati 23 anni di reclusione e Gaetano Simeone due anni con pena sospesa per favoreggiamento . Fu giustiziato 1.06.2008, in Casal di Principe (CE) all`interno del bar "Tony Bar ORSI Michele, pregiudicato, nonché imprenditore operante nel settore dei rifiuti solidi urbani, ritenuto, secondo gli inquirenti, "vicino" al gruppo camorristico capeggiato dalla famiglia "Bidognetti. Lo stesso aveva reso dichiarazioni in ordine a vicende giudiziarie ricollegabili al ciclo di smaltimento dei rifiuti, per le quali era stato indagato ; Michele ORSI veniva attinto da numerosi colpi d `arma da fuoco.
ESTORSIONI A MEZZO STAMPA , LA CAMPaGNA ELETTORALE DI LUIGI FALCO E' SALVA . IL PROCESSO SI RINVIA AL 31 MAGGIO 2011
Estorsioni a mezzo stampa conclusa la fase dibattimentale del processo a carico di Maurizio Clemente editore del Corriere di Caserta e di Cronache di Napoli insieme all’ex Sindaco di Caserta Luigi Falco a cui sono contestati i reati di concorso esterno in estorsione a mezzo stampa . Ieri pomeriggio testimone d’eccezione è stato il presidente del Fli l’onorevole Italo Bocchino che si è presentato in aula verso le ore 16 . Il dibattimento è iniziato intorno alle ore 16.30 davanti al collegio presieduto dal giudice Dottor Guglielmi insieme ai giudici a latere.
Italo Bocchino è salito sul banco dei testimoni e il pm è iniziato con l’esame . Due le circostanze che sono state ricordate dall’onorevole. La prima riguarda un incontro a cui l’imprenditore Mario Pagano Granata si era offerto affinché fosse fissato un incontro fra l’editore Maurizio Clemente e l’onorevole Bocchino . Tema dell’incontro la cessione del Giornale di Napoli dopo il crack dell’editore D’Andria.In sostanza l’onorevole Italo Bocchino si era aggiudicata l’asta del quotidiano napoletano dopo che Pasquale Clemente ex direttore del Corriere di Caserta, allontanato da Maurizio Clemente nel 1998 aveva presentato una offerta al tribunale di Napoli insieme all’editore del corriere di Caserta. A questo punto iniziò l’attacco mediatico che si con concretizzò con querele per diffamazione a mezzo stampa concluse con condanne giunte fino in terzo grado con tro il direttore del Corriere di Caserta . Ma fra i vari gradi di giudizio si inseriscono i due incontri, l’uno a cui partecipò Mario Pagano Granata che non sortì gli effetti sperati , ma si concluse con una lettera di scuse del pagano all’onorevole Bocchino, l’altra invece con l’ex sindaco di Caserta Luigi Falco, che non aveva assistito al faccia a faccia anche per quest’ultimo le campane a festa non suonarono e quindi il Clemente seguì altra strada fondando Cronache di Napoli. “ Uscii in prima pagina raffigurato come uno scheletro e su la mia faccia". Ma alla fine dell’interrogatorio del pm la difesa ha iniziato un controesame .
Ma c’è un colpo di scena in aula e lo fa avvocato Giuseppe Garofalo con una domanda che l’ha messo in difficoltà . la difesa desiderava sapère se negli incontri che vi erano stati con il Clemente se l’editore del corriere di Caserta attraverso i suoi discorsi lo aveva minacciato, ma la parola minaccia non l’ha mai pronunciata. Con Italo Bocchino si è concluso il dibattimento e per motivi di carattere politico l’avvocato Alberto Martucci ha chiesto di rinviare il processo a votazioni concluse. La richiesta è stata accolta e la campagna elettorale di Luigi Falco è salva , ma non quella della gogna mediatica. per maurizio clemente invece un mese di quadratura delle dichiarazioni che si sono susseguite durante il dibattimento per una difesa molto concreta.
domenica 27 marzo 2011
BOCCHINO TWO DAYS- PRIMA DA FAZIO STASERA A CHE TEMPO FA , LUNEDI' A SANTA MARIA CAPUA VETERE PER TESTIMONIARE DAVANTI AI GIUDICI SAMMARUITANI NEL PROCESSO CORRIERE DI CASERTA
Il principale accusatore di Nicola Cosentino sbarca come raccomandato insieme a Maurizio Gasparri a Che tempo fa – (Paroliamo). Ma lunedì dovrà testimoniare a Santa Maria CV presso il tribunale nel processo di Maurizio Clemente e Luigi Falco accusati di estorsione a mezzo stampa.
Italo Bocchino sarà infatti stasera da Fabio Fazio per rivendicare tutto ciò che è successo ed sarà pronto a sversare ancora una volta fango su chi è riuscito a vincere e portare il centro destra al governo della regione Campania dopo quasi dieci anni di Governo Bassolino dove guarda caso il suo antagonista è stato proprio Italo Bocchino che per due volte consecutive è stato bollato dal governatore di sinistra. In quegli anni L’onorevole Italo Bocchino braccio destro del Compianto onorevole Tatarella ne combinava di tutte i colori . Ciò che affermo è stato motivo di alcune contestazione di reati inserite nell’ordinanza di custodia cautelare emessa il 16 dicembre 2008 a firma del giudice di indagini preliminari del tribunale di Napoli della 25° sezione Paola Russo dove Italo Bocchino è stato indagato per concorso esterno in associazione a delinquere con Alfredo Romeo della Global Service .
I Giudici lo descrivevano così “ Bocchino Italo in qualità di deputato della repubblica e di massimo esponente del partito di an in provincia di Napoli, assicurava stabile e continuativa apporto alla struttura criminale organizzata e capeggiata da romeo Alfredo , generando al medesimo l’aggiudicazione di remunerativi appalti pubblici influenzando in favore di questi la linea programmatica del gruppo consiliare comunale di AN presso il comune di Napoli, agevolando ( attraverso sponsorizzazione anche presso massimi esponenti nazionali del partito) il perseguimento degli interessi economici e imprenditoriali del gruppo di società facenti capo al Romeo nei più diversificati settori di interesse pubblico, tra i quali quello degli investimenti nel settore alberghiero”.
Ma mentre i giudici cervano di sorprenderlo in altre faccende ambiugue , lui lavorava sotto acqua con la famiglia alla Rai e mediaset per non dare nell’occhio . Dal 2000 a l 2006 Italo bocchino era il mammasantissima con la benedizione del centro sinistra perché nel roma aveva giornalisri iscritti ai partiti che non erano del Pdl. Fu lui ad iniziare a tramare contro Nicola Cosentino.
LA CORRENTE DEL PDL DI PAOLO ROMANO IN DIFFICOLTà NON SOLO A CAPUA , MA SOPRATTUTTO A SANTA MARIA CAPUA VETERE
Non ha sortito gli effetti necessari la riunione di sabato mattina . L’interpartitico di centrodestra che si è svolto nella sede di via mazzocchi ha fatto registrate soltanto la presenza di lacuni affezionati al partito . Convocati dal coordinatore Nicola Garofalo, erano presenti: per il Pdl, Francesco Fabozzi; per Adc, Aurelio Petrella; per Città Libera, Fabio Monaco; per La Destra, Arturo Bolognese e Fausto Beato; per i federati Noi Sud e Liberal, Emilio Pardi; per il Pri, il segretario provinciale Peppe Canzano; per la Lega Italia, il segretario provinciale Giovanni Di Costanzo; per la Dc, il segretario provinciale Giampiero Pilla ed il commissario cittadino Nando Cimino; per Mpa, Gaetano Vatiero e Gabriele Russo. Erano assenti i delegati del Nuovo Psi e quelli dell’Udc facendo sapere che per ragioni di carattere provinciale erano sospese tutte le attività di partito nella provincia di Caserta. La riunione dell’interpartitico, dunque, d’intesa tra tutti i presenti, è stata così rinviata a data da destinarsi allorquando, cioè, sarà definitivamente chiaro il quadro delle alleanze di centrodestra in provincia di Caserta. Ma sabato però la diatriba è andata avanti tanto è che dopo la riunione un folto gruppo si è recato presso la segretaria del Presidente del Consiglio Regionale della Regione Campania Paolo Romano che no era prensete alla riunione dell’interpartitico . Dall’incontro sembra che il disegno sulla candidatura di Giancarlo Giudicianni sia rimasto, ma potrebbe cambiare in queste ore, se si risolve il problema Capua, Ma niente c’è all’orizzonte. Successivamente stamattina, continuando l’opera di convincimento senza il coordinatore cittadino Nicola Garofalo si sono svolte due incontri , uno ufficiale con Dario Mattucci candidato sindaco l’altro informale con il biscazziere che insieme al gang degli ex consiglieri comunali spodestati aggrediva o meglio cercava di con vincere fuori ai bar l’avvocato Antonio Russo persona amabile e seria , ma nulla di fatto. Cosa succederà domani ?
Accetto scommesse
sabato 26 marzo 2011
SANTA MARIA CV - COOPERATIVE EDILIZIE SBUCATE COME FUNGHI , MASONO TUTTE IN REGOLA ?
Lettera aperta sulle cooperative di edilizia economica e popolare
Voi che indagate meritoriamente su tutti gli scandali dell’urbanistica e dell’ edilizia sammaritana e di questo la cittadinanza vi ringrazia, perché non vi occupate giornalisticamente delle recenti “ cooperative dell’ edilizia sociale” che sono sbucate nella zona nuova di Santa Maria Capua Vetere come funghi dopo un temporale estivo?
In pratica, siffatte cooperative sono di edilizia sociale solo su carta , in quanto si tratta di vere e proprie abitazioni di lusso destinate a un target economico familiare che nulla ha a che spartire con chi avrebbe bisogno realmente di un’abitazione di proprietà da riscattare magari nel corso degli anni.
E questo doveva essere l’iter delle vere cooperative di edilizia sociale; mentre lungo via Giovanni Paolo I sono sorte condomini di lusso che, però, per la loro edificazione e per l’acquisizione del suolo hanno usufruito dei benefit caratteristici dell’edilizia economica e popolare.
Lo stesso è successo nella zona di Sant'Andrea dei lagni dove le false cooperative hanno prodotto casermoni- dormitori.
Si tratterebbe, dunque, di una vera e propria illegittimità urbanistica nella città del Foro a tutto danno di coloro i quali realmente vorrebbero costituirsi in cooperative ad uopo per garantire ai loro figli e a loro stessi un’abitazione - a costi non eccessivi ed ammortizzabili nel corso degli anni- duratura e di proprietà , così come avveniva nella nostra città fino a un ventennio fa.
Una cittadina
Voi che indagate meritoriamente su tutti gli scandali dell’urbanistica e dell’ edilizia sammaritana e di questo la cittadinanza vi ringrazia, perché non vi occupate giornalisticamente delle recenti “ cooperative dell’ edilizia sociale” che sono sbucate nella zona nuova di Santa Maria Capua Vetere come funghi dopo un temporale estivo?
In pratica, siffatte cooperative sono di edilizia sociale solo su carta , in quanto si tratta di vere e proprie abitazioni di lusso destinate a un target economico familiare che nulla ha a che spartire con chi avrebbe bisogno realmente di un’abitazione di proprietà da riscattare magari nel corso degli anni.
E questo doveva essere l’iter delle vere cooperative di edilizia sociale; mentre lungo via Giovanni Paolo I sono sorte condomini di lusso che, però, per la loro edificazione e per l’acquisizione del suolo hanno usufruito dei benefit caratteristici dell’edilizia economica e popolare.
Lo stesso è successo nella zona di Sant'Andrea dei lagni dove le false cooperative hanno prodotto casermoni- dormitori.
Si tratterebbe, dunque, di una vera e propria illegittimità urbanistica nella città del Foro a tutto danno di coloro i quali realmente vorrebbero costituirsi in cooperative ad uopo per garantire ai loro figli e a loro stessi un’abitazione - a costi non eccessivi ed ammortizzabili nel corso degli anni- duratura e di proprietà , così come avveniva nella nostra città fino a un ventennio fa.
Una cittadina
SCOPERTA IN UNA ABITAZIONE UAN PIANTA DI CANNABIS - FERMATO DAI CARABIENIRI IL GIOVANE
Nella decorsa notte i carabinieri della compagnia di santa maria capua vetere hanno tratto in arresto p.a. cl.’ 85 residente in marcianise responsabile di coltivazione di sostanze stupefacenti.
I militari della stazione di marcianise, a seguito di perquisizione all’interno dell’abitazione del ragazzo, hanno rivenuto nel sottotetto 138 piante di “cannabis” di diversa grandezza.
Una parte delle piante erano all’interno del sottotetto ed un’altra all’esterno su un piccolo terrazzo.
all’interno dell’abitazione era stata creata quindi una vera e propria piccola serra costituita da attrezzature per la coltivazione in casa e da lampade utilizzate per riscaldare le foglie di cannabis agevolandone quindi la crescita delle stesse.
I semi delle sostanze stupefacenti sono stati acquistati tramite internet dall’arrestato che, dopo le formalita’ di rito, e’ stato tradotto presso il carcere di santa maria capua vetere.
GUARDIA DI FINANZA DI TRIESTE: CONTRAFFAZIONE – OPERAZIONE “150” - SMANTELLATO CANALE DI APPROVVIGIONAMENTO DALLA ROMANIA ALLA CAMPANIA. SEQUESTRO DI OLTRE 5000 CAPI CONTRAFFATTI, UN ARRESTO E CINQUE DENUNCIATI.
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Trieste sono riusciti ad individuare ed a smantellare un importante canale di approvvigionamento di merce contraffatta sull’asse nord-sud Europa, riuscendo ad effettuare, dopo un’intensa attività investigativa che in due giorni ha condotto gli investigatori dai confini con la Slovenia sino ad Aversa in Campania, un rilevante sequestro di capi di abbigliamento ed accessori di lusso contraffatti delle note griffe MONCLER, PEUTEREY, NIKE, HOGAN, FRED PERRY, LA MARTINA, BURBERRY E LUIS VUITTON.
Le indagini dell’operazione “150”, così denominata in quanto avviata il giorno della recente festa nazionale dell’Unità d’Italia, condotte sotto la direzione del Sost. Proc. dott. Milillo della Procura della Repubblica di Trieste, sono partite grazie alla predisposizione di controlli pianificati che hanno portato all’individuazione al valico di confine di Fernetti (TS) di un autocarro proveniente dalla Romania con a bordo 2 soggetti di nazionalità rumena. Quest’ultimo trasportava, abilmente nascosto dietro un carico di copertura costituito da abiti da lavoro, un ingente quantitativo di merce contraffatta, pari ad oltre 4000 pezzi, formato da capi di abbigliamento di prestigiose marche accuratamente riprodotte. La documentazione giustificativa del trasporto era, ovviamente, non veritiera.
I finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Trieste e quelli della Compagnia di Prosecco, al cui Comando è la Tenente Francesca Ghiotto che ha diretto tutta la fase esecutiva della complessa operazione, sono riusciti, pertanto, grazie all’utilizzo di nuovi strumenti investigativi introdotti alla fine di luglio del 2009 che consentono il ritardo del sequestro in simili circostanze, nonché alla perfetta sinergia e collaborazione con la Guardia di Finanza del luogo di destino, ad effettuare ulteriori delicate attività investigative, che hanno permesso di ricostruire il canale utilizzato per il traffico illecito. E’ stato, difatti, possibile individuare ad ottocentosessanta chilometri di distanza, in provincia di Caserta, ad Aversa, con la collaborazione delle Fiamme Gialle campane in stretto coordinamento con quelle giuliane, il laboratorio cui era destinata la merce contraffatta intercettata al confine di Stato. In tale locale, ove venivano assemblate le materie prime per realizzare la contraffazione , sono stati scoperti ulteriori 1300 capi di abbigliamento ed accessori contraffatti e si è proceduto all’arresto di un responsabile ed alla denuncia di altri tre soggetti, oltre i due conducenti rumeni, che erano pronti a ricevere il carico illecito. Il valore di mercato stimato complessivo dei prodotti sequestrati ammonta ad oltre ottocentomila euro.
IL RESPONSABILE DELL’EQUITALIA SOTTO PROCESSO PER USURA
E’ QUANTO EMERSO DALLA PRIMA LEZIONE DEL CORSO DI AGGIORNAMENTO E PERFEZIONAMENTO PER MAGISTRATI TRIBUTARI
Santa Maria Capua Vetere ( di Ferdinando Terlizzi ) - E’ iniziato l’altro giorno, presso la Scuola di Formazione Professionale del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di S. Maria C.V., Fondazione Elio Sticco, in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli, Facoltà degli Studi Politici, “Jean Monett”, con il consiglio dell’Ordine degli Avvocati e con la Presidenza della Giustizia Tributaria, il seminario di aggiornamento per professionisti abilitati al patrocinio tributario e per magistrati tributari.
Dopo il saluto di benvenuto del coordinatore Prof. Pasquale Menditto ( che ha annunciato per lunedì prossimo l’inaugurazione ufficiale del corso con la presenza di Elio Sticco, Raffaele Ceniccola e Antonio Gravina del Comitato Scientifico ) e dopo aver trattato sia pure brevemente vari argomenti, ha preannunciato in un prossimo futuro il bando di 700 nuovi posti di magistrato tributario, la stipula della convenzione con l’Università per il Master alla Jean Monett, la proposta della istituzione della conciliazione tributaria ed altre proposte innovative nella materia del contenzioso tributario.
Nel corso della sua lezione – facendo vari esempi – Menditto ha anche detto che nell’esercizio della sue funzioni il responsabile di Equitalia, nel concordare una rateazione con un contribuente è stato accusato per aver applicato un tasso di interessi che è andato ad intaccare la soglia di quello di usuraio.
Noi aggiungiamo che effettivamente risulta presso il Tribunale di S. Maria C.V un procedimento per usura a carico di un dirigente dell’Equitalia di Napoli ed all’epoca dei fatti responsabile dell’ufficio di Caserta in seguito alla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal P.M. Antonella Cantiello e che non mancheremo di seguire la vicenda per i nostri lettori.
Ha preso poi la parola il Dr. Pietro Raucci, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti, il quale ha annunciato che in base ad un accordo, sarà possibile seguire anche quest’anno, degli stage presso le Commissioni Tributarie di Napoli e Caserta per vivere in “diretta” le problematiche del cosiddetto “tribunale” delle tasse.
Delle proprie esperienze con la partecipazione agli stage e alla validità del conseguimento del Master di 2° livello ( studio delle problematiche del diritto tributario comunitario, partecipazione come uditori alle sedute delle commissioni tributarie ) hanno poi portato il loro contributo il Dr. Umberto D’Alò e la Dott.ssa Rosa D’Angiolella.
Il Dr. Umberto D’Alonghi, dal canto suo, ha invece parlato della validità della partecipazione alle udienze della Commissione Tributaria, della difesa del contribuente, e della capacità difensiva della controparte cioè dell’ufficio delle Entrate.
L’Avv. Angelo Parente ha intrattenuto gli astanti ( quasi 200 gli uditori ) sulle molte interfaccia della difesa e sulla validità continua degli aggiornamenti data la complessità della materia. Il magistrato tributario Avv. Diego Napolitano ha detto che spesso ci si perde nei gangli della giustizia tributaria mentre il giudice Gino Cirelli ha portato il suo contributo di magistrato operante alla sezione della Commissione Tributaria di Napoli.
L’Avv. Alfredo Sagliocco, da esperto, ha consigliato a tutti di seguire attentamente la varie finanziarie perché spesso contengono aggiornamenti che sono un trabocchetto per il contribuente perché spesso modificano la materia tributaria. A chiusura, l’avv. Francesco Cocozza, ha spiegato che per i ricorsi sulle imposizioni dell’Iva è possibile anche ricorrere alla Corte Europea, ha parlato delle nullità delle notifiche e del riferimento, nella stesura dei ricorsi, delle norme previste nello statuto del contribuente oltre che quelle di procedura civile che si riflettono nel processo tributario.
Per lunedì è prevista l’inaugurazione ufficiale in pompa magna con tutto il colitato scientifico presente.
Santa Maria Capua Vetere ( di Ferdinando Terlizzi ) - E’ iniziato l’altro giorno, presso la Scuola di Formazione Professionale del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di S. Maria C.V., Fondazione Elio Sticco, in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli, Facoltà degli Studi Politici, “Jean Monett”, con il consiglio dell’Ordine degli Avvocati e con la Presidenza della Giustizia Tributaria, il seminario di aggiornamento per professionisti abilitati al patrocinio tributario e per magistrati tributari.
Dopo il saluto di benvenuto del coordinatore Prof. Pasquale Menditto ( che ha annunciato per lunedì prossimo l’inaugurazione ufficiale del corso con la presenza di Elio Sticco, Raffaele Ceniccola e Antonio Gravina del Comitato Scientifico ) e dopo aver trattato sia pure brevemente vari argomenti, ha preannunciato in un prossimo futuro il bando di 700 nuovi posti di magistrato tributario, la stipula della convenzione con l’Università per il Master alla Jean Monett, la proposta della istituzione della conciliazione tributaria ed altre proposte innovative nella materia del contenzioso tributario.
Nel corso della sua lezione – facendo vari esempi – Menditto ha anche detto che nell’esercizio della sue funzioni il responsabile di Equitalia, nel concordare una rateazione con un contribuente è stato accusato per aver applicato un tasso di interessi che è andato ad intaccare la soglia di quello di usuraio.
Noi aggiungiamo che effettivamente risulta presso il Tribunale di S. Maria C.V un procedimento per usura a carico di un dirigente dell’Equitalia di Napoli ed all’epoca dei fatti responsabile dell’ufficio di Caserta in seguito alla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal P.M. Antonella Cantiello e che non mancheremo di seguire la vicenda per i nostri lettori.
Ha preso poi la parola il Dr. Pietro Raucci, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti, il quale ha annunciato che in base ad un accordo, sarà possibile seguire anche quest’anno, degli stage presso le Commissioni Tributarie di Napoli e Caserta per vivere in “diretta” le problematiche del cosiddetto “tribunale” delle tasse.
Delle proprie esperienze con la partecipazione agli stage e alla validità del conseguimento del Master di 2° livello ( studio delle problematiche del diritto tributario comunitario, partecipazione come uditori alle sedute delle commissioni tributarie ) hanno poi portato il loro contributo il Dr. Umberto D’Alò e la Dott.ssa Rosa D’Angiolella.
Il Dr. Umberto D’Alonghi, dal canto suo, ha invece parlato della validità della partecipazione alle udienze della Commissione Tributaria, della difesa del contribuente, e della capacità difensiva della controparte cioè dell’ufficio delle Entrate.
L’Avv. Angelo Parente ha intrattenuto gli astanti ( quasi 200 gli uditori ) sulle molte interfaccia della difesa e sulla validità continua degli aggiornamenti data la complessità della materia. Il magistrato tributario Avv. Diego Napolitano ha detto che spesso ci si perde nei gangli della giustizia tributaria mentre il giudice Gino Cirelli ha portato il suo contributo di magistrato operante alla sezione della Commissione Tributaria di Napoli.
L’Avv. Alfredo Sagliocco, da esperto, ha consigliato a tutti di seguire attentamente la varie finanziarie perché spesso contengono aggiornamenti che sono un trabocchetto per il contribuente perché spesso modificano la materia tributaria. A chiusura, l’avv. Francesco Cocozza, ha spiegato che per i ricorsi sulle imposizioni dell’Iva è possibile anche ricorrere alla Corte Europea, ha parlato delle nullità delle notifiche e del riferimento, nella stesura dei ricorsi, delle norme previste nello statuto del contribuente oltre che quelle di procedura civile che si riflettono nel processo tributario.
Per lunedì è prevista l’inaugurazione ufficiale in pompa magna con tutto il colitato scientifico presente.
CONTINUA LA SERIE D’INCONTRI INDETTI DALL’ARCH. BIAGIO DI MURO.
Riuscitissimo l’incontro indetto dal forum delle Associazioni Civiche Sammaritane sulle vicende dell’area dell’ex tabacchificio di via Galatina al centro di numerose polemiche politico- amministrative ormai da più di tre anni. All’assemblea sono state invitate dall’arch. Biagio Maria Di Muro, quale portavoce delle suddette associazioni, tutte le forze politiche locali al fine di trovare una soluzione comune, erano presenti : l’avv. Giuseppe Stellato per il Pd, per “ Forza del Sud” Giovanni De Rosa, per il FLI l’arch. Luigi Di Muro, l’avv. Pierfrancesco Lugnano per il Nuovo PSI, la prof.ssa Maria Luisa Chirico per il SEL, l’ avv. Andrea Pugliese per l’UDC, Fulvio Beato per Rifondazione Comunista, e inoltre l’imprenditore Rino Capitelli per Progetto Città Nuova, il Direttivo del Comitato di quartiere C1 NORD e i Presidenti delle Associazioni Civiche : Mariella Uccella per Rinascita Cittadina, l’Avv. Michele d’Abrosca per Santa Maria Felix, l’avv. Emilio Maddaluna per Risveglio Sammaritano.
Si è discusso su quello che sono attualmente i lavori in corso per destinare quest’area ad un centro commerciale, cancellando così la sua natura originale di area a vocazione industriale.
L’assemblea- che ha sancito nuovamente il forum delle associazioni come unico promotore del dibattito politico amministrativo si è quindi conclusa con l’accordo unanime tra tutti i partiti e i sodalizi civici e lo stesso direttivo del comitato C 1 Nord di chiedere al più presto un incontro al Comune con il Commissario Straordinario Dott. Luigi Pizzi affinchè lo stesso , in base al principio giuridico- amministrativo dell’autotutela si adoperi per la sospensione immediata dei lavori in corso nella vasta area dell’ex tabacchificio.
Grande risultato politico dunque, per il forum delle Associazioni dopo il successo già riscontrato per la questione della dismissione progressiva dell’ospedale Melorio.
Inoltre, l’arch. Biagio Maria Di Muro, portavoce del Forum delle Associazioni, comunica che nel corso della prossima settimana ,le associazioni si riuniranno di nuovo in assemblea con tema : la questione annosa del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, sesto in Italia per importanza e per bacino di utenza.
CASERTA . CINQUE PERSONE FERMATE DAI CARABIENIRI DI SANTA MARIA CV
Tra la decorsa notte e la mattinata odierna i carabinieri della compagnia di santa maria capua vetere hanno arrestato in flagranza i sottonotati soggetti:
- I militari della stazione di grazzanise, nella tarda serata di ieri, hanno tratto in arresto due uomini, b.n. cl.’ 71 e r.d. cl.’68, titolari di due esercizi commerciali di grazzanise, poiche’ responsabili di furto di energia elettrica. A seguito di controllo dei militari con personale dell’enel, sono stati riscontrati degli allacci abusivi sui contatori di proprieta’ dei due uomini. Gli arrestati, posti agli arresti domiciliari, sono stati giudicati nella mattinata odierna con il rito direttissimo;
- I militari dell’aliquota operativa del nucleo operativo, durante la decorsa notte, hanno tratto in arresto due stranieri di origini albanesi, c.v. cl.’71 e p.m. cl.’88, poiche’ ritenuti resposanbili di favoreggiamento della prosituzione. I militari hanno effettuato controlli a tappeto lungo la strada ss 7 bis di san tammaro ed hanno accertato che i due soggetti accompagnavano una donna che da successivo controllo e’ risultata essere una ragazza dedita al meretricio. I soggetti arrestati si trovano attualmente rinchiusi nel carcere di santa maria capua vetere;
- I militari della stazione di marcianise, nella mattinata odierna, hanno tratto in arresto c.v. cl.’ 62, operaio addetto alle pulizie all’interno del centro commerciale “campania” di marcianise. L’uomo, approfittando delle proprie mansioni, ha tentato di portare via da una vetrina espositiva un orologio ed una macchina fotografica del valore complessivo di 300 euro circa, nascondendo la merce in un sacchetto dei rifiuti per tentare di eludere i controlli. L’arrestato e’ stato giudicato questa mattina con il rito direttissimo.
TRIBUNALE DI NOLA: INCONTRO AVVOCATI - MAGISTRATI - PARLAMENTARI E SINDACI
Questa mattina alle 10 si è riunita nella sede dell’Ordine Forense di Nola la conferenza di servizi, organizzata dal Consiglio dell’Ordine e composta, oltre che dall’organo di rappresentanza degli avvocati di Nola, da Magistrati del Tribunale, Parlamentari e Sindaci del territorio, a cui è seguita l’Assemblea degli Avvocati.
All’incontro erano presenti il Procuratore capo, dott. Paolo Mancuso, il presidente della sez. locale dell’A.N.M., dott. Lucio Aschettino, il presidente della II sez. Civile, dott. Dario Raffone (anche per delega del Presidente del Tribunale, dott. Fragola Giovanni Rabuano), la segretaria della sez. locale dell’ANM, dott.ssa Cristina Amoroso, i parlamentari Salvatore Piccolo e Franco Barbato.
Nutrita e qualificata la presenza di amministratori locali: i sindaci dei comuni di Nola, avv. Geremia Biancardi, Casamarciano, avv. Andrea Manzi (quest’ultimo anche in rappresentanza del Coordinamento dei Comuni Nolani), Roccarainola, avv. Raffaele De Simone, il vice sindaco Giacomo Scognamiglio di Pollena Trocchia, l’assessore Mario Perna del comune di Casalnuovo di Napoli, l’assessore del comune di Visciano, avv. Giovanni Conte, e il vice sindaco di Terzigno, avv. Francesco Ranieri.
I magistrati, nei loro interventi, hanno ciascuno approfondito le carenze logistiche e di personale riguardanti il proprio settore.
In particolare, il Procuratore Capo, dott. Paolo Mancuso, e il presidente della sottosezione di Nola dell’ANM, dott. Lucio Aschettino, hanno proposto di integrare ulteriormente il dossier predisposto dall’Avvocatura, con uno studio comparatistico con i dati di altri Tribunali, da cui far emergere la situazione di profonda difficoltà in cui magistrati e avvocati del Tribunale di Nola sono costretti ad operare quotidianamente.
Su questo ulteriore documento si lavorerà nelle prossime settimane. Il Consiglio dell’Ordine si è fatto carico di integrare il documento con i contributi suggeriti, anche in considerazione edel fatto che il 7 aprile prossimo è prevista la presenza in Tribunale del sottosegretario alla Giustizia, dott. Giacomo Caliendo, in occasione dell’assemblea del coordinamento della Conciliazione Forense ospitato dal Consiglio Forense di Nola.
Con i parlamentari presenti si è individuata la via migliore per attivare una procedura di verifica dei dati e di analisi della situazione da parte del Ministero della Giustizia e far emergere il “caso Nola”.
Nel breve e medio termine gli amministratori locali hanno ipotizzato di affrontare le questioni legate alla carenza di personale di cancelleria attraverso protocolli d’intesa tra il Tribunale e i Comuni per trasferire risorse umane presso il Palazzo di Giustizia di Nola e le sedi dei Giudici di Pace, attraverso il distacco di personale comunale o attingendo dal servizio civile.
La questione logistica ha ottenuto un impegno forte da parte del sindaco di Nola, avv. Geremia Biancardi, con l’individuazione di locali da destinare al Tribunale. E, in una prospettiva più ampia, il primo cittadino della città di Giordano Bruno, ha proposto un ruolo centrale del Comune di Nola per il completamento dei lavori dell’ex caserma di Piazza d’Armi, futura sede del tribunale, attraverso lo strumento del project financing.
La conferenza di servizi si aggiornerà nelle prossime settimane e in ogni caso prima del 7 aprile, in occasione della presenza a Nola del sottosegretario Caliendo.
«Se è vero che Nola, per le gravi carenze, può essere considerato un Tribunale di frontiera, visto lo spirito di collaborazione che è emerso nel corso dell’incontro di oggi tra tutte le componenti istituzionali e politiche del territorio, probabilmente non lo sarà per sempre – sostiene il presidente, Avv. Maria Masi – ma questo salto di qualità avverà solo se dalle parole riusciremo a passare ai fatti: dall’analisi dei problemi alla ricerca delle soluzioni. Questa mattina abbiamo fatto un significativo passo in avanti su questa strada».
PIER LUIGI SALZILLO E’ IL NUOVO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE CULTURA
Marcianise. Pier Luigi Salzillo è il nuovo presidente della III commissione consiliare, con competenza in materia di Pubblica Istruzione, Cultura, Sport, Sicurezza e Legalità, Politiche Sociali e del Lavoro.
In proposito il neo presidente, eletto all’unanimità, ha dichiarato: “Come consigliere più govane dell'assise comunale accetto questo impegno con piacere ma carico per questo anche di maggiori responsabilità. Sono dovuti i ringraziamenti al partito per la candidatura, alla commissione tutta per l'approvazione all'unanimità ed al presidente dimissionario Delle Curti per il lavoro profuso nell'anno di presidenza. Ci tengo a puntualizzare che ancora una volta l'UDC mostra di credere nei giovani. Non mi resta che riavviare velocemente i lavori della commissione conscio che il vuoto istituzionale degli ultimi 3 mesi ne ha comunque provocato un rallentamento
venerdì 25 marzo 2011
MAGLIOCCA -GATE. I GIUDICI PARTENOPEI DICO NO ALLA LIBERTA' DEL SINDACO DI PIGNATARO - SI APRE UNA FALDA NELL'EX PARTITO DI FINI . ANCHE ALEMANNO RISCHIA
Il tribunale del riesame dice no al sindaco Giorgio Magliocca. Hanno rigettato la liberta’ i giudici partenopei . La Squadra Mobile della Questura di Caserta su delega della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia ha eseguito l’O.C.C.C. n. 31249/02 R.G.N.R., N. 62795 R.G. GIP e N. 155/11 OCC, emessa dal GIP Distrettuale l’8.03.2011 aveva fermato Giorgio MAGLIOCCA, eletto per la prima volta nel 2002, ritenuto responsabile dei delitti di cui agli artt. 110 e 416 bis c.p.. In particolare, dal contesto di particolareggiate indagini, anche di carattere tecnico, istruite dalla Direzione Distrettuale Antimafia e condotte dalla Squadra Mobile di Caserta, il MAGLIOCCA, pur non essendo organicamente inserito nel clan camorristico LIGATO-LUBRANO, operante nel comprensorio di Pignataro Maggiore (CE), avrebbe contribuito a rafforzare i vertici e le attività del medesimo, dal quale riceveva appoggi elettorali mediante l’illecito condizionamento dei diritti politici dei cittadini e, per tale tramite, il condizionamento della composizione e delle attività degli organismi politici rappresentativi locali, attraverso le seguenti condotte:assicurando l’aggiudicazione degli appalti pubblici del comune di Pignataro Maggiore (CE); omettendo qualsiasi controllo in ordine alla gestione dei beni confiscati al suddetto clan, consentendo che gli stessi camorristi continuassero a gestire e godere dei redditi relativi a detti beni; assicurando la erogazione di finanziamenti pubblici. La Squadra Mobile accertava il livello di responsabilità del MAGLIOCCA, che si prodigava nel dissimulare le sue e le condotte penalmente rilevanti del clan, eseguendo puntualmente gli ordini dei suoi referenti, attraverso la sistematica e consapevole omissione da parte dell’amministrazione locale di ogni attività di controllo e vigilanza sui beni confiscati, consentendo ai membri delle famiglie camorriste LIGATO-LUBRANO di gestire i citati beni, formalmente annessi al patrimonio indisponibile dell’ente territoriale da diversi anni.