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sabato 29 gennaio 2011

CASERTANI CHE SI FANNO ONORE - IL DR. GIULIO MACCAURO CAPO DI UNA ÈQUIPE AL GEMELLI DI ROMA CHE HA IMPIANTATO CON SUCCESSO UNA PROTESI ELETTRONICA PER UN TUMORE AL FEMORE

Caserta - Il Dr. Giulio Maccauro, casertano doc, figlio di medico e fratello dell’on. Pino e dell’Avv. Gianluca ( entrambi azionisti di maggioranza della Clinica Villa del Sole di Casagiove ) ortopedico oncologo dell’ Unità Operativa di Ortopedia al Policlinico Gemelli di Roma, è stato il primo in Italia ad applicare una protesi elettronica che, miracolo della scienza e della tecnica, cresce assieme al bambino che era affetto da un tumore al femore.

Dell’eccezionale intervento si è occupata la stampa nazionale ed in particolare quella specializzata. Fino a qualche anno fa sembrava fantascienza ma oggi è finalmente divenuta realtà. Una protesi in titanio dotata di dispositivo elettronico miniaturizzato è stata, infatti, impianta con successo dall’Unità di Oncologia pediatrica del Policlinico universitario “Agostino Gemelli”.

L’intervento, della durata di cinque ore, è stato eseguito su di un bambino di 11 anni affetto da tumore al femore (osteosarcoma). L’equipe che ha dato vita a questo “miracolo” è stata guidata dal dr. Giulio Maccauro e dal dr. Franco Codisposti. Il bambino potrà tornare a casa solo dieci giorni dopo l’intervento. Attualmente è già cominciata la riabilitazione post-operatoria «con l’ausilio di apparecchiature per la mobilizzazione passiva del ginocchio».

La protesi, in parte meccanica e in parte elettronica, è persino in grado di “crescere”, allungarsi nel tempo insieme alla crescita del bambino. «Il trattamento chirurgico dei bambini in questa fascia di età o anche più piccoli è gravato tra le varie complicanze anche dalla differente lunghezza degli arti, poiché quello operato, durante l’accrescimento, rimane anche molto più corto dell’altro», ha spiegato il dr. Maccauro. La protesi, sviluppata in Germania presso la Scuola di Oncologia Ortopedica Muenster, si chiama “Mutars Xpand” ed è totalmente rivestita da nitruro di titanio.

«Il sistema Xpand consente l’allungamento meccanico non invasivo dell’arto protesizzato, attraverso una procedura eseguibile anche dallo stesso paziente o dai genitori istruiti dai medici», sottolinea ancora Maccauro. Il modulo di allungamento è costituito da un dispositivo elettronico miniaturizzato che si trova all’interno alla protesi. Questo viene attivato attraverso una trasmissione ad alta frequenza gestita dal medico o dal paziente. «L’innovazione di questo sistema risiede nella possibilità di recuperare la naturale dismetria (lunghezza differente degli arti) tra arto protesizzato e non, durante la crescita del paziente, senza ulteriori interventi chirurgici, eliminando il rischio di infezioni”, conclude Maccauro.

Tra l’altro, il Dr. Giulio Maccauro, è da tempo impegnato in prima persona per la ricerca di alternative alle cure dei tumori dell’apparato “muscolo-scheletrici” ed in tale veste ha organizzato e diretto il 1° corso multidisciplinare promosso dall’Istituto di Ortopedia dell’Università Cattolica in collaborazione con il Gruppo Laziale di Oncologia del Sistema Muscolo-Scheletrico Interdisciplinare in qualità di coordinatore scientifico. Il Corso aveva lo scopo di una formazione specialistica in questo ambito per un team multidisciplinare, che coinvolga il chirurgo ortopedico, l'oncologo medico, il radiologo e il radiologo interventista.