VEDERE PER CREDERE CLICCA QUI

Pagine

lunedì 22 novembre 2010

TRIPLICE OMICIDIO PAPA - BUONANNO MINUTOLO . LA DDA COMMIA DUE ERGASTOLI A VARGAS E A DE MARTINO

Triplice omicidio  Papa-Buonanno-Minutolo- per il pm della Dda di Napoli Antonello Ardituro, sono tutti colpevoli, ma il mandante, secondo gli inquerenti  fu Nicola Schiavone che verrà processato in un altro procedimento. Ieri pomeriggio presso la prima corte di assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere presidente Elvira Capecelatro  si è svolta l’attesa requisitoria del pubblico ministero nei confronti dei quattro personaggi che nel 2009 furono fermati con una ordinanza di custodia  cautelare . Dopo quasi due ore di esposizione dei fatti eseguita per lo più con l’ausilio anche delle intercettazioni ambientali , Il dottor Ardituro ha chiesto per  Roberto Vargas la massima pena commita in ergastolo . Stessa pena anche Eduardo De Martino che è stato l’unico che non ha mai reso una dichiarazione esaustiva in merito alle accuse che i collaboratori di giustizia hanno fatto nei suoi confronti . Per   Raffaele Piccolo benché ora collaboratore di giustizia ha chiesto  la pena di  14 anni di reclusione mentre per Francesco Della Corte, benché anche lui ora collaboratore di giustizia  e reo confesso del triplice omicidio ha chiesto 18 anni di reclusione . Furono i militari della compagnia carabinieri di Santa Maria Capua Vetere ad aver  tratto in arresto i  quattro uomini dando esecuzione a diversi provvedimenti dell’autorità’ giudiziaria, L’ ufficio g.i.p. tribunale di Napoli il 30 luglio 2009  ha emesso a carico del citato Piccolo un provvedimento di carcerazione anche per i reati di concorso in omicidio volontario aggravato e detenzione e porto illegale di armi. Gli ulteriori elementi di indagine infatti, scaturiti dal lavoro investigativo dei militari della stazione carabinieri di Grazzanise, avevano  permesso di acclarare che nei giorni precedenti l’omicidio di Papa Giovanni Battista, Minutolo Modestino e Buonanno Francesco, fu lo stesso Piccolo ad invitare in una zona isolata di campagna compresa tra i comuni di Villa di Briano e Frignano le tre vittime per una “riunione” al fine di dividersi dei soldi. Cosa quest’ultima non vera perché , seppur in modalità e tempi differenti, i tre uomini furono poi assassinati brutalmente ad opera di Roberto Vargas e Francesco della Corte.