IL PROURATORE AGGIUNTO FABRIZIO CAFIERO DE RAHO |
LA SQUADRA DI CAFIERO DE RAHO "INGINOCCHIA" GLI AMMINISTRATORI DEL LITORALE DOMIZIO - SIETI CONVIVENTI"
Le misure restrittive rappresentano l’epilogo di una più vasta e complessa indagine, coordinate della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli , sulle intimidazioni ed i e condizionamenti delle attività amministrative nel comune di CastelVolturno, che hanno disvelato le contiguità e le connivenze di amministratori, funzionari, impiegati e pubblici ufficiali con l’organizzazione dei casalesi ed in particolare con il gruppo Bidognetti egemone in quel comprensorio . Infatti la Procura Distrettuale di Napoli ha delegato la Squadra Mobile di Caserta ,che ha proceduto in uno con il Gico della Guardia di Finanza di Napoli ,la esecuzione di decreti di perquisizione locali e domiciliare nei confronti di numerose persona, a vario titolo indagate nell’ambito dello stesso procedimento, in particolare nei confronti di : NUZZO Francesco, Sindaco di Castel Voltumo dall’apri1e 2005 al dicembre 2009 ; SCALZONE Alfonso, , dipendente del comune di Castel Volturno, fratello dell’attuale sindaco; SCALZONE Antonio, , sindaco in carica del Comune di Castel Volturno; MARCELLO Lorenzo, ,che ricopriva la carica di vice sindaco del comune di Castel Volturno durante il mandato di NUZZO Francesco, ed e stato in passato gia pubblico amministratore; GRAVANTE Giuseppe, titolare della societa di sicurezza "S.r.l. Secur Sud"; GRAVANTE Raffaele, dipendente del comune di Castel Volturno; GIAQUINTO Massimo, PARISI Marco, PARISI Giuliano, Nei confronti dei sopracitati NUZZO Francesco, SCALZONE Alfonso, SCALZONE Antonio, l’ufficio Gip escludendo i relativi gravi indizi del reato di cui all’art. 416 bis c.p., ha riconosciuto la contiguità dei citati al clan dei casalesi-gruppo BIDOGNETTI;
LA PIAZZA DOVE HA SEDE IL COMUNE |
In particolare il Gip evidenziava, alla luce delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, la sussistenza di “accordi” che avrebbero garantito la disponibilità delle amministrazioni a trattamemi di favore per la consorteria camorristica, in particolare nella aggiudicazione ad imprenditori organici ai BIDOGNETTI di lucrosi appalti. In particolare il Gip evidenziava che il Nuzzo Francesco ,tra la fine dell’anno 2004 e l’inizio dell’anno 2005 stringeva, unitamente al Marcello Lorenzo, un patto con i soggetti in quel momento collocati al vertice della ramificazione del clan dei Casalesi facente capo alla famiglia Bidognetti patto involgente l’appoggio elettorale e la protezione dei predetti Nuzzo e Marcello ad opera del gruppo camorristico bidognettiamo ,in cambio di un trattamento di favore per il medesimo gruppo e per gli aderenti alla stesso da parte della futura amministrazione comunale, con peculiare riferimenti all’affidamento alle imprese comunque riconducibili alla banda bidonettiana degli imponenti lavori da eseguirsi nel litorale domizio. Invece nei confronti di Lorenzo Marcello il Gip,pur riconoscendo la sussistenza di gravi indizi in relazione al reato di concorso esterno nell’associazione criminale denominata gruppo "Bidognetti",reato commesso in Castelvolturno dal 1993 al 2009, ha escluso la sussistenza di esigenze cautelari. In particolare il Gip riconosceva il contributo del Marcello Lorenzo alla permanenza in vita ed allo sviluppo del gruppo Bidognetti, segnatamente favorendo in maniera indebita e contraria ai propri doveri istituzionali di amministratore del Comune di Castelvolturno gli imprenditori comunque collegati all’indicato sodalizio e consentendo agli stessi di acquisire commesse pubbliche (all’esito di procedimenti viziati) e di condurre abusivamente attività imprenditoriali. Ancora si deve rimarcare che a seguito delle dichizm zioni dei collaboratori di giustizia Guida Luigi, reggente del gruppo Bidognetti , e Diana Francesco suo luogotenente appurava che era state consumato un gravissimo episodio di minaccia finalizzato a costringere i sindaco pro tempore di Casapesenna , San Cipriano d’Aversa ,Casal di Principe a rassegnare le dimissioni dai loro incarichi. Lo stesso Ufficio GIP, invece , si é riservato di provvedere , all’ esito dell’interrogatorio prescritto dalla legge , alla adozione della misura. Interdittiva della sospensione dai pubblici uffici ,come richicsta dalla Procura nei confromti di 16 funzionari, impiegati, vigili urbani in servizio presso il comune di Castel Volturno, responsabili di abuso d’ufficio omissioni di falsi, rcati aggravati dall’avere agito al fine di agevolare l’organizzazione camorristica dei "BIDOGNE'I`TI".