La Polizia Stradale di Caserta ha eseguito alcune misure cautelari , emesse dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di una cinquantina di dipendenti dell’azienda di trasporto pubblico ACMS di Caserta, ritenuti responsabili avario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla truffa mediante la falsificazione di cartellini marcatempo, al peculato, alla illecita concorrenza per aver favorito - è spiegato in una nota della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (il sostituto Donato Cegolie che ha ha coordinato l’indagine) - altre ditte del trasporto privato operanti sul territorio, del sabotaggio di automezzi di servizio, di furto continuato di carburante e di turbativa d'asta. La Polstrada sta eseguendo, altresì, il sequestro preventivo di beni estrutture di 9 aziende di trasporto private del casertano, risultate beneficiarie della truffa. I mezzi pubblici sabotati la sera dai dipendenti - hanno spiegato gli investigatori -venivano sostituiti, la mattina seguente da quelli delle ditteprivate coinvolte nelle indagini. Agli indagati la magistratura sammaritana contesta tra l'altro, la timbratura del cartellino marcatempo di colleghi arrivati in ritardo oaddirittura assenti dal servizio; la sistematica copertura di assenze ingiustificate dal servizio mediante le certificazioni mediche presentate a posteriori e redatte da medici condotti compiacenti; la corresponsione di permessi sindacali concessi senza alcun limite dai rappresentati delle varie sigle sindacali, con un uso deviante e clientelare, a fronte di assenze per motivi personali; l’assegnazione di turni di lavoro agevolati o comunque a secondo del desiderio espresso dagli interessati, a fronte delle prioritarie esigenze gestionalidell’azienda; il rifiuto da parte del personale viaggiante diprendere servizio con argomentazioni speciose di non idoneitàdel mezzo, avallate dal personale di controllo; l’ alterazione o la falsificazione sulla registrazione delle presenze o dellecedole di servizio con la compiacenza dei capi deposito deputati al controllo; il furto quotidiano e sistematico di gasolio; peculato mediante l’utilizzo di mezzi e Telepass nonchè di personale aziendale; l’impiego illegale di personale per fini extra aziendali e privati