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giovedì 21 ottobre 2010

AL CORSO DI FORMAZIONE PER MAGISTRATI TRIBUTARI AL CORSO DI FORMAZIONE PER MAGISTRATI TRIBUTARI

Scoperti all’Interporto di Nola fischietti cinesi al nikel-cromo, pellet di Cernobyl e scarpe con vernici tossiche – Ai porti di Napoli e Salerno truffe milionarie di prodotti importati dalla Cina e dal Camerun. Col controllo a scanner rilevati container con orologi contraffatti, ciabatte e televisori che si fondevano appena messi sotto corrente ed infine armi destinate alla camorra-

Interessante prolusione del direttore delle dogane Dr. Giovanni Santaniello - Lunedì, dopo l’intervento del Prof. Amatucci, che parlerà dei diritti comunitari, ci sarà la consegna degli attestati – Presenti Elio Sticco e i vertici degli altri ordini professionali.



Santa Maria Capua Vetere ( di Ferdinando Terlizzi ) - Si è rivelata molto interessante ( e con risvolti degni di cronaca ) la lezione del Dr. Giovanni Santaniello, Direttore dell’ufficio Doganale di Pozzuoli ( è stato responsabile a Nola e tra poco passerà al Porto di Napoli ) tenuta l’altro giorno presso la Scuola di Formazione Forense – Fondazione Elio Sticco, per lo svolgimento del 15° modulo del Corso di perfezionamento per Magistrati Tributari. In apertura di seduta il Prof. Dr. Pasquale Menditto, coordinatore del corso, ha preannunciato la prossima lezione che terrà il prof. Fabrizio Amatucci, ordinario di diritto tributario, che parlerà sul tema dei diritti comunitari. Menditto ha inoltre precisato che nella prossima riunione, con la partecipazione del Presidente dell’Ordine degli Avvocati Elio Sticco, dell’avvocato Antonio Gravina, componente del Consiglio Superiore della Magistratura Tributaria e dell’Avvocato Generale della Corte di Cassazione Dr. Raffaele Ceniccola avverrà la consegna degli attestati finali per i circa 300 avvocati e commercialisti che hanno frequentato la scuola.

Il Dr. Santaniello, con la proiezione di “slide”, ha illustrato ai presenti gli scopi e le finalità dell’organizzazione doganale che gestisce per conto della Comunità le verifiche esterne per le aziende che hanno rapporti con paesi extra comunitari ( ai fini dei dazi doganali in base al valore della merce ) e anche ai fini dell’applicazione dell’aliquota Iva. I controlli sono anche finalizzati ai certificati di origine e alla qualità delle merci.

“La leva del dazio doganale – ha detto tra l’altro il Dr. Santaniello – “è anche una leva politica specialmente per quanto attiene alla tutela dei Paesi in via di sviluppo relativamente alle agevolazioni fiscali. Il controllo delle merci, ora anche con attrezzature sofisticate, mira oltre che alla determinazione del tasso doganale anche al controllo dei requisiti standard, all’igiene e alla sanità. La dogana ha la funzione di polizia tributaria e giudiziaria e come tale segnala all’Autorità Giudiziaria i casi di rilevanza penale”

Il Dr. Giovanni Santaniello ha poi spiegato che gli ispettori doganali sono tenuti all’osservanza del codice doganale ( che ora è modernizzato ) e che tassano in base al valore della merce senza tralasciare gli obblighi del Codice del Consumatore. Si è soffermato poi sugli aspetti penali e sulle continue truffe che vengono a galla attraverso i meccanismi di controllo ed ha illustrato una indagine monitorata presso i porti di Napoli e Salerno che ha condotto a scoprire un grosso traffico di merci preveniente dalla Cina (orologi, scarpe, jens, t-shert, abiti ) che venivano dichiarate con un prezzo irrisorio. All’Interporto di Nola, per esempio, sono state segnalate 20 notizie di reati per false fatturazioni ed inoltre fischietti cinesi al nichel-cromo, pellet di Cernobyl e scarpe con vernici tossiche – Ai porti di Napoli e Salerno truffe milionarie di prodotti importati dalla Cina e dal Camerun. Col controllo a scanner rilevati container con orologi contraffatti, ciabatte e televisori che si fondevano appena messi sotto corrente ed infine armi ed esplosivi destinate alla camorra-

L’oratore., stimolato dalle domande degli astanti e dal coordinatore Prof. Pasquale Menditto, ha poi parlato del controllo “telematico” del documento doganale ( e delle impugnative per contestarlo, della revisione dell’accertamento e dell’autotutela ), del monitoraggio del prodotto, dalla nazione di partenza fino alla destinazione, della importazione temporanea, delle modalità di trasporto ( CIF, FOB, FAS), delle diverse operazioni di sdoganamento e di piombatura.

Infine, ha detto che la vita di doganiere non è facile. Ed ha raccontato la storia di Gioia Tauro, - non meno difficoltosa di quella Napoli - dove i funzionari doganali, dopo la scoperta dell’esplosivo, vivono con la scorta e dove il direttore era già stato minacciato di morte. La dogana infatti si era insospettita del perché 4 contenitori partiti dall’Iran e destinati alla Siria passassero per l’Italia. Sequestrati nel Porto si è scoperto che invece di “latte in polvere” trasportavano il potente T4.

Per i nostri lettori chiariamo che il ciclotrimetilene trinitramina o Rdx, meglio conosciuto come T4, è un esplosivo militare usato da quasi tutti gli eserciti del mondo. E' il maggior componente del più noto C4. Gli esplosivi plastici, come il T4, hanno la capacità di ossidarsi in tempi brevissimi rilasciando un'alta quantità di energia. Il Semtex, uno degli esplosivi il cui uso è stato spesso accertato nell'esecuzione di molti attentati, è un esplosivo a base di pentrite e T4. A base di T4 sono stati confezionati anche gli ordigni utilizzati nelle stragi di mafia del 1992 e del 1993, da quelle in cui furono uccisi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e per gli attentati di Milano, Roma e Firenze, ma anche per il disastro di Ustica e per le stragi alla stazione di Bologna e quella del Rapido 904.