Caserta – Sulla vicenda relativa al decreto del Presidente della Provincia di Caserta, Dott. Domenico Zinzi, di approvazione della tariffa provvisoria sperimentale dei costi relativi al trattamento, srnaltirnento e recupero dei rifiuti indifferenziati della provincia di Caserta e della decisione del TAR di non accogliere le doglianze dei sindaci in sospensiva, riportiamo, qui di seguito una duro commento del sindaco di Francolise Geom. Nicola Lanna.
“Contrariamente a quanto propagandisticamente affermato dal Presidente delta Provincia, Dott. Zinzi, I'amministrazione comunale di Francolise non ha nessuna esigenza di strumentalizzare dal punto di vista politico vicende di questo genere; piuttosto la funzione di ogni Amministratore è quella di tutelare gli interessi della collettività anche contro eccessive ed infondate vessazioni tributarie, determinate, nello specifico, dal provvedimento del Presidente dell'Amministrazione Provinciale. Anzi, mi sarei aspettato ed auspicavo che il Presidente della Provincia, Dott. Zinzi, quale portatore di interessi di una collettività ben più ampia, rappresentata da circa 700.000 abitanti dell'intera Provincia di Caserta, avesse affiancato il mio ed anche gli altri Comuni della provincia, gravati da questa inspiegabile maggiorazione della tariffa rifiuti, nel portare avanti una battaglia politica a favore di tutti i cittadini della Provincia di Caserta. Mi sembra che Zinzi si diverta ad assumere le vesti dello "Sceriffo di Nottingham", con la triste fama di tassare i propri "sudditi" oltre ogni misura; ciò mi costringe, quindi, mio malgrado, ad assumerne le vesti di "Robin Hood" a tutela dei più deboli, nel caso specifico dei cittadini del Comune di Francolise. Ed è per tale ragione che porterò avanti la mia battaglia, sociale, politica e giudiziaria, dinanzi a tutte le competenti Autorità e le opportune sedi, fino ad ottenere la giusta tutela dei cittadini con il ripristino della tariffa ordinaria”.
E’ apparso strano ai cronisti presenti ( e questo atteggiamento è stato anche rimarcato dagli avvocati Ciro Centore e Nicola Di Benedetto che difendono il comune di Francolise) l’atteggiamento remissivo dei difensori di altri comuni che hanno rinunciato alle loro pretese, frutto, evidentemente di accordi politici e di promesse sottobanco.
Dal canto loro, Centore e Di Benedetto ci hanno tenuto a precisare che
“a fronte del “bailamme” di dichiarazioni e di notizie per quanto è “accaduto” innanzi al TAR Campania, Sez.I, Sezione presieduta dal dr. Donadono, Presidente facente funzioni e in sostituzione del Presidente titolare, dr. Guida, ci teniamo ad evidenziare che, dopo ampia discussione, con la partecipazione, naturalmente, anche del costituito “Collega” dell’Amministrazione Provinciale di Caserta, incaricato dal Presidente della Provincia, della difesa di questo Ente, sia per la nostra causa e sia per le cause che nella stessa mattinata dovevano essere discusse, sulla stessa tematica, da altri avvocati, incaricati da ben 14 Sindaci della Provincia di Caserta, si uscì, dalla Camera di Consiglio, dopo che il Presidente della stessa, ripetiamo, il Presidente facente funzione, dr. Donadono, aveva avuto a dichiarare che ci si riservava “una sentenza a breve”. E di “sentenza a breve”, ossia del fatto secondo cui il TAR si andava a pronunziare su tutti gli aspetti, anche di merito, con una sentenza a breve, se ne parlò anche nel corso della discussione, tanto è vero che: si chiese, a noi avvocati, come da rito, se c’era disponibilità in tal senso e i sottoscritti ebbero a dichiarare tanto; si chiese, al Collega dell’Amministrazione Provinciale, eguale dichiarazione, come da rito e il Collega ebbe a darla. Inaspettatamente è venuta fuori, invece, una ordinanza, quale è quella che verosimilmente è stata conosciuta e pubblicizzata dai vari quotidiani locali, con il riporto della ordinanza e non della sentenza e con dichiarazioni a commento, del Presidente Zinzi, dichiarazioni che imputano a strumentalizzazioni fatti e circostanze che il Presidente Zinzi respinge, caricandole sul predecessore, pur sottolineando che ha dovuto assumere questo provvedimento “dolorosamente”.
Sul se sussista una strumentalizzazione che Zinzi definisce di carattere “politico” - precisano Centore e Di Benedetto la risposta la deve dare il sindaco di Francolise , giustamente, e la potranno dare i soli Sindaci del casertano che hanno assunto la stessa iniziativa giudiziaria e che sono costituiti dai Sindaci di Sessa Aurunca, Mondragone, Pietravairano, Piedimonte Matese, Gricignano, Pastorano, Cellole, Curti, Orta di Atella, Macerata Campania, Pratella, Teverola, S.Maria La Fossa”.
“E’ pur vero – continuano Centore e Di Benedetto - che i ricorsi di questi Sindaci sono stati “cancellati” dal ruolo, presenti gli avvocati degli stessi, per ragioni che non interessano i sottoscritti e di cui i sottoscritti non ne rispondono, ma questa circostanza ci impone di evidenziare che, a fronte di tanto (e ci veniva ricordato dal Presidente del TAR), non ci ha fatto demordere da mettere in luce le assurdità e l’illegittimità che, giuridicamente e non politicamente, sono alla base dell’azione amministrativa del Presidente della Provincia e che, come ribadiamo e come ampiamente sottolineammo negli atti proposti al TAR, fanno riferimento, ancora oggi: al fatto secondo cui la GISEC spa, per chi ha occhi attenti, è nata, lo scorso anno, con riferimento ad una normativa che, alla fine dello stesso scorso anno, è stata dichiarata incostituzionale, travolgendo così, in questa dichiarazione, il battesimo, giuridico ed esistenziale, di questa Società Provinciale, sicchè questa Società Provinciale, partecipata al 100% dalla Provincia di Caserta viene a beneficiare, a tutto danno dei Sindaci, particolarmente dei Sindaci virtuosi, di somme non dovute e di apparati che, tra l’altro, allo stato, e non è smentito da alcuno, non sono operativi; al fatto secondo cui il decreto Zinzi, contestato giudiziariamente , è un decreto che non ha alcuna validità giuridica in rapporto allo stesso statuto della Provincia di Caserta. E ne abbiamo indicate le ragioni, dettagliatamente, in sede di TAR”.
Ciò detto, questa Magistratura, - aggiungiamo noi - con la ordinanza che tanto allarme, tanti commenti e tante illazioni ha generato, non ha assolutamente esaminato queste serissime problematiche. E’ evidente, infine, che i dìfensori del Comune di Francolise si riservano ogni tutela di dignità professionale, anche nei confronti dei Magistrati che hanno composto il Collegio, ieri l’altro ( Donadono, Presidente ff., Bonauro Relatore, Corciulo, componente), non fosse altro perché, pur con i possibili e giustificati ripensamenti doverosi per ogni Magistrato e per ogni Magistratura, non si può, però, consentire che gli avvocati, come al solito, vengano portati allo sbando da dichiarazioni fatte nel corso di udienza ( quale è quella di una pronuncia nel merito e con sentenza a breve, ritualmente acquisita, per poi determinarsi con una ordinanza che non affronta il merito) e di cui non sono testimoni gli avvocati ricorrenti ma lo stesso “avvocato” incaricato dall’Amministrazione Provinciale di Caserta, Prof. Spasiano, avvocato leale e corretto e degnissimo di fede, che, come Centore e Di Benedetto, ha reso dichiarazione di accettazione in detti termini. E’ stata intanto preannunciata una segnalazione al Presidente dell’Ordine degli Avvocati di S.Maria C.V., nonché al Presidente titolare del TAR Campania.