In questi giorni si sono susseguite dichiarazioni ed illazioni sulla mozione presentata sulla presunta incompatibilità del consigliere Campochiaro.
La presentazione della mozione è tesa solo a chiarire questa vicenda una volta per tutte e non a far danni o accentuare le contrapposizioni che sono note all’interno del PdL.
E’ pacifico che se venisse votata l’incompatibilità di Campochiaro, eletto nel PD, entrerebbe in consiglio un non eletto di quel partito, ma Campochiaro è del PdL? o si attiene ad una sua linea politica e non quella del partito quando, nonostante le dichiarazioni del coordinatore, continua a tessere le trame per concretizzare un ribaltone non voluto dalla base dal PdL e che non sarebbe capito ed accettato dall’elettorato?
L’uscita di articoli sui giornali e sui blog che trattavano della questione, ha indotto il sottoscritto e gli altri firmatari della mozione a chiedere di chiarire una vicenda che, nonostante fosse chiara ed inequivocabile all’inizio della consiliatura, non incontrò, per recondite ragioni, la naturale conclusione con l’esclusione dal consiglio di Giovanni Campochiaro.
Io non ho alcun rancore personale verso la persona, anche se non sono in linea con il suo modo di fare politica, così come non lo è Campochiaro con il mio.(divergenze di opinione).
Se il Partito non apprezza il mio modo di fare, proponga la mia espulsione o chi lo rappresenta non esprima opinioni, così come ha fatto in passato quando il PdL, per l’ingresso di Campochiaro o per le manovre ribaltonistiche poste in essere, ha subito tanti danni di immagine.
Gaetano Rauso