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domenica 17 gennaio 2010

SPARTACUS 1 ECCO CHI SI E' OCCUPATO DEL PROCESSO A SANTA MARIA CAPUA VETERE


SPARTACUS 1 – IN DIECI ANNI 15 MAGISTRATI HANNO PRODOTTO SENTENZE AFFINCHE’ SI STRONCASSE  IL MALE INCUABILE DELLA NOSTRA PROVINCIA .

Oggi il merito della conclusione di un primo capitolo , va senz’altro ai magistrati che nell’ombra hanno deciso il futuro della nostra provincia  .
Oggi da quando è stata messa la parola fine ad un cancro malvagio,  molti non addetti ai lavori hanno osannato la sentenza della corte di cassazione  come una battaglia vinta senza ricordare  chi con sudore della fronte ha portato a termine il processo . Primo su tutti Il pubblico Ministero Federico Cafiero De Raho, rimasto da solo a contrastare il tumore dell’agroaversano, ma che con caparbietà e spirito di abnegazione ed attaccamento allo stato è riuscito a concludere il 15 settembre 2005  .  Partito con Lucio Di Pietro primo pm ad occuparsi di carmine Schiavone   e Luigi Gay oggi procuratore aggiunto di Santa Marai Capua Vetere. cafiero De raho è riuscito a concludere un processo che per certi versi stava sfuggendo di mano ai magistrati di Napoli , proprio per i troppi fatti e circostanze narrati dai pentiti che notiziavano di episodi omicidi ari venuti a conoscenza durante gli interrogatori   
Ma bisogna ricordare  quando il processo Spartacus  fu affidato alla seconda corte di assise di Santa Maria Capua Vetere iniziò presso l’aula  bunker di Viale Cappuccini , oggi in disuso, con il presidente Alberto Pacelli ed il giudice a latere    Elena Giordano . Per una ricusazione il processo stava, nell’anno 1998, prendendo una brutta piega , quando però un colpo di coda per alcuni, ma un atto di coraggio dell’ora presidente Carlo Alemi, che aveva poteri per farlo , nominò dopo continue insistenze il presidente Catello Marano al posto di Alberto Pacelli e Raffaello Maggi al posto di Elena Giordano .   
Un ordine che è custodito nelle motivazioni di primo grado.
Ma  dal processo madre altri quattro sono  nati proprio dalle dichiarazioni di Carmine Schiavone.
 Il primo Spartacus 2 fu affidato dopo essere partito dal gup di Napoli, ad un collegio della prima sezione penale   presieduto da Luigi Bonajuto e giudici a latere  Nidia Genovese e Ciambellini . Procedimento nato sulle dichiarazioni per incastrare i politici tuttora ancora aperto in cassazione per alcuni .
 Si passa poi al pesce regalato da Schiavone ai finanzieri che chiudevano un occhio per il famoso scamazzo, processo Aima, che si è concluso con poche condanne e molte assoluzioni . La coraggiosa presidente Gabriella Casella  divise chi effettivamente poteva essere un affiliato alla camorra  e chi invece  era accusato di una semplice corruzione o concussione . Insieme a lei la lente di ingrandimento fu presa anche dal giudice Francesco Cananzi  e da Carlo Modestino.  
Ancora prima, anche se inserito nell’ordinanza di custodia cautelare di Spartacus 1  per un difetto di notifica il processo per  gli omicidi di Pagliuca Genovese , luigi Petrella  giunsero davanti alla prima corte di assise di Santa Maria Capua Vetere presieduta da Oscar Bobbio che stilò una  delle prime sentenze dove comparvero gli ergastoli prima ancora che  il processo madre si concludesse.
 Sempre la prima corte di assise per il processo dell’omicidio di don Peppe Diana aveva sentenziato ergastoli per Nunzio de falco  Piacenti e Santoro. Particolare fu la deposizione del vescovo di Caserta Raffaele Nogaro.
Chiudono, infine  questo  harem di magistrati quattro,  tre donne e un uomo .   
Egle  Pilla insime a Orazio Rossi si è occupata del processo per associazione nato appunto dal processo Spartacus Ammutinato ed altri , Maria Caturano giudice a latere ed estensore  della corte di assise di appello del processo Spartacus  1, già a Santa Maria Capua Vetere  ed infine Maria Vittoria Foschini per essersi occupata  del processo sulla Tav.