Stefania Martinelli come l’antigone di Sofocle . E’ possibile che una donna animata dal sentimento di amore verso il marito possa essere inquadrata come un affiliata all’organizzazione del clan dei casalesi trasgredendo , secondo i pm della DDA le leggi dello stato ? La domanda se le posta l’avvocato Giuseppe Garofalo, durante l’arringa eseguita ieri pomeriggio davanti al giudice delle indagini preliminari del tribunale di Napoli Luisa Toscano , che assiste la moglie del boss Giuseppe Setola , Stefania Martinelli nel processo operazione domizia .
Un intrigante discussione che ha tenuti incollati avvocatI e gup sulla esposizione dei fatti come nella tragedia greca di Sofocle L’Antigone . La giovane donna infatti aveva due fratelli Eteocle e Polinice . I due morirono in battaglia dopo che Polinice aveva osato attaccare tebe. Policine però, secondo quanto dichiarato dal nuovo re di Tebe, non doieveva avere gli stessi onori coem il fratello Eteocle che doveva essere sepolto come un eroe , mentre Policine lasciato in pasto ai cani . Antigone però trasgredì all’ordine impratito dal re eseguendo la sepoltura con i riti religiosie si lascia arrestare docilmente da una guardia di creonte e portata al suo cospetto, ma attesta la sua condotta. Non alle leggi scritte lei ha inteso obbedire, ma alle leggi degli dèi, alle norme non scritte e indistruttibili dettate dalla natura e dalla propria coscienza.
E’ questo il senso della sua arringa che ieri in aula ha esposto l’avvocato Giuseppe Garofalo, che ha cercato di convincere il gup che Stefania Martinelli non era parte integrante dell’associazione camorristica del clan dei casalesi .
Alla donna infatti fermata ed arrestata è contestato il reato di associazione camorristica perché è la moglie di Giuseppe Setola boss, secondo i magistrati della DDA di Napoli, indiscusso capo del sodalizio criminale a cui fanno parte altri personaggi.