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venerdì 27 novembre 2009

Caserta , Santa Maria Capua Vetere , San Tammaro , tre comuni diversi fra loro ma uniti nel destino , quello di prendere in giro i loro cittadini, sono tutte di centrosinistra .

Non è certamente retorica , ma una constatazione di fatto .

Iniziamo da Caserta. Ieri pomeriggio si è raggiunto il culmine ed è stata una prova generale per i prossimi giorni delle feste natalizie. Che la città potesse essere chiusa al traffico , nessuno lo nega , anzi molti cittadini sono consapevoli di ciò, ma che attorno al centro storico, adesso oasi di pace e tranquillità , ci sia una vera e propria congestione del traffico per dei sensi unici che potevano essere sostituiti, se ne avuta conferma ieri. Il secondo tratto di via Tanucci che si interseca con quello di via Battistessa per sfociare poi in una via Turati chiusa a metà che va ad immettersi in piazza mercato , posto in cui si spera di trovare un posto fa da prologo ad un congestionamento anticipato del traffico che scoraggia chi vuole raggiungere il centro storico . Lo dico con quella consapevolezza perché ieri mi sono recato a Caserta per raggiungere il centro storico, sotto l’occhio dei poliziotti municipali che inghiottiscono l’odore nausebondo dei tubi di scarico delle auto.

La cosa si fa ancor più raccapricciante perché se altre strade sono chiuse o parzialmente chiuse, il traffico di auto che serve per raggiungere le aree di parcheggio si congestione in altre strade .Ma allora , non esiste anche lì il pericolo inquinamento. Esiste così tanto che ieri i cittadini ormai esausti della giunta Petteruti pregano , e certamente fa male , che il primo cittadino e la sua maggioranza si dimettano. Lo confermano le cinque persone che assistevano ad un consiglio comunale deserto di ieri pomeriggio .



Santa Maria Capua Vetere, che problemi di traffico non ne ha, perché attorno al centro storico sono stati costruiti ed individuati dalla giunta monocolore della Dc di Nicola Di Muro aree di parcheggio che danno la possibilità di entrare nel centro storico e fare shopping, viceversa ha problemi di statiticità delle scuole d’obbligo e superiori.

Iniziamo col dire che la vicenda relativa alla scuole Principe di Piemonte e certamente senza precedenti. Adesso però il sindaco Giancarlo Giudicianni sembra che ha trovato una risoluzione senza che si eseguano i doppi turni . Si va ai Carissimi, uno istituto privato che si è ridotti ad avere soltanto tre classi, quindi le altre sono completamente libere . Ed allora cosa si fa ? Si entra in contrattazione con i prelati del’istituto dei carissimi di Santa Maria Capua Vetere dove il sindaco Giudicianni lo conosce bene perché dei figli dei suoi amici hanno frequentato quell’istituto. Ma pare andare lì bisogna sborsare un quantum, di affitto. Così oltre ai 2 milioni e ottocento mila euro spesi per un fabbricato dove al massimo ci sono dieci classi, si spendono altri soldi per le scuole d’obbligo. Le uniche scuole nuove sono quelle che sono state costruite con un progetto delle vecchie amministrazioni .



A San Tammaro il sindaco Emiddio Cimmino , gioca a nascondino sulle verità della costruzione di discariche, ma in compreso promette 400 posti di lavoro presso una discarica e la costruzione di una scuola. E’ come si dicesse che il futuro lavorativo di San Tammaro è soltanto fare lo scopatore , l’operatore ecologico o addirittura fare l’inserviente in una discarica , non pensando che nei comuni limitrofi San Prisco e Santa Maria Capua Vetere si eseguono colloqui per posti di lavoro all’interno di centri commerciali che sorgeranno nelle due città. Ma si scopre che San Tammaro anche se ha siti di trasferenza e una discarica che diventerà dopo Maruzzella uno anche due tre e quattro, i rifiuti ingombranti che devono essere raccolti dalla società che ha stilato un protocollo con il comune, sono sempre sotto i garage e sui terrazzi dei cittadini . Forse questo problema non esiste per gli amministratori i quali ieri sera in un incontro con i cittadini non sono stati abbastanza esaustivi, anzi sono venute fuori delle pecche da entrambi i lati. In chiusura l’onnipresente Raffaele Raucci che ha dato una lezione di politica agli intervenuti , unico politico ad aver piazzato una cittadina tammarese nell’assemblea nazionale del partito democratico, lasciando ad occhi aperti ilo sindaco Emiddio Cimmino che aveva tutte le carte in regola per prendere qualche voto in più di Raucci