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mercoledì 7 ottobre 2009

Santa Maria CV Anem’ schiett’ non tem’ tuon’ vecchio detto napolateno

Anem’ schiett’ non tem’ tuon’



Che diamo fastidio lo sapevamo, che hanno paura l’avevamo capito, ma mai e poi mai avremmo immaginato di continuare ad essere argomento di discussione del Consiglio Comunale.
Ed invece così è stato!
Lunedì scorso ad inizio di seduta il Consigliere avv. Enrico Monaco, forse in ciò spronato dal suo amico, collega e cliente Giovanni Campochiaro, ha fatto sfoggio della sua arte oratoria inveendo contro il Popolo sammaritano, giornalaccio che, a suo dire, costituirebbe atto intimidatorio nei confronti dell’Amministrazione.
Se il nostro intento fosse stato quello di intimidire gli amministratori comunali dovremmo prendere atto di aver miseramente fallito poiché essi continuano, imperterriti, a portare termine i loro business, convinti, come sono, di godere di una sorta d’immunità.
Il nostro obiettivo principale , invece, ( ed in ciò siamo bravi !.!.!.) è quello far conoscere ai cittadini ciò che il Sindaco ed i suoi sodali vorrebbero rimanesse chiuso nelle stanze del palazzo Comunale.
Settimanalmente oltre la metà delle famiglie sammaritane viene raggiunta dal nostro giornale mentre sono innumerevoli le richieste che giungono in redazione di coloro che, per un motivo od un altro, non riescono ad averne copia.
Questo ci convince della necessità di andare avanti potendoci solo dispiacere che qualcuno si senta intimidito.
Ci è stato riferito che il consigliere Campochiaro , al termine della discussione, avrebbe avuto una reazione scomposta evidentemente non ritenendosi soddisfatto dell’epilogo , reazione che avrebbe avuto un seguito al di fuori dell’aula consiliare.
Perché questo nervosismo?
Non emuli il Sindaco che all’indomani della richiesta dell’on. Milo della nomina di una commissione di accesso ebbe a comportarsi nel modo che tutti sappiamo.
Se foste così sicuri di agire nel giusto e, soprattutto, nell’interesse della Città le nostre critiche vi lascerebbero del tutto indifferenti.
Non siamo noi ad intimidirvi, siete voi ad avere paura. E’ cosa ben diversa !
Possiamo solo rammentarvi che “ anima schiett’ non tem’ tuon’ “ .

La redazione de “ Il popolo Sammaritano “