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sabato 26 settembre 2009

CAMORRA . CASO LETTIERI ECCO LE MIE RAGIONI




Io Andrea Lettieri, Sindaco di Gricignano di Aversa, in merito alla vicenda che mi vede sottoposto alle indagini innanzi alla Procura Distrettuale di Napoli (per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa) e alla perquisizione avvenuta il 22 settembre scorso, fermo restando la mia fiducia e il rispetto nel lavoro della Magistratura, sono sereno perché mi ritengo assolutamente estraneo a qualsiasi tipo di responsabilità rispetto ad accuse mosse nei miei confronti da collaboratori di giustizia.
Sono fermamente convinto che dal successivo sviluppo delle indagini la mia posizione sarà chiarita senza lasciare alcuna ombra sulla correttezza del mio operato di uomo, di politico e di imprenditore.
Ho già espresso all’Autorità Giudiziaria la mia disponibilità ad essere interrogato per rendere qualsiasi chiarimento utile sulla vicenda che mi riguarda.
Ritengo di non rassegnare le dimissioni dalla carica di Sindaco perché non ho nulla di cui vergognarmi innanzi ai miei concittadini e rispetto alla fiducia da loro concessami perché nulla di illecito ho commesso.
Rimarrò alla guida del Comune senza alcuna riserva e senza alcun timore, non certo per restare a tutti i costi attaccato alla poltrona, come ben sanno coloro che mi conoscono, ma per il profondo rispetto del mandato elettorale che mi lega ai miei concittadini.
Proprio in virtù del concetto più alto che nutro del mio mandato, ribadisco che non voglio e non posso tradire la fiducia dei miei elettori.
Pur essendo perfettamente consapevole di rivestire adesso un ruolo scomodo e di affrontare un periodo difficile fin quando l’inchiesta giudiziaria non avrà chiarito definitivamente la mia posizione, respingerò con assoluta fermezza qualsiasi tentativo di infangare il fervente operato sin qui compiuto dall’amministrazione comunale e in particolare da tutti gli assessori e i consiglieri che si prodigano con zelo e tenacia per la propria comunità.
Non mi dimetto anche perché devo impedire a chiunque di insinuare che le mie dimissioni possano rappresentare il gesto codardo di chi fugge sentendosi colpevole. Io sono innocente e lo dimostrerò.
Ho rassegnato soltanto le mie dimissioni dal Partito Democratico per non creare alcun imbarazzo agli iscritti e ai dirigenti; nell’attesa che le indagini facciano luce sulla mia condotta ritengo che nessun dubbio debba emergere all’interno di un partito che fa della legalità e della moralità due pietre angolari.
Ringrazio tutti coloro, tanti, che in questi giorni mi hanno manifestato la loro incondizionata fiducia sulla mia persona e sulla correttezza del mio comportamento di uomo e di amministratore.

Andrea Lettieri