Si infittisce e per lo più piena di appuntamenti, di quelli che contano, la giornata di Nicola Di Muro. Attestati di stima giungono oramai da diverse ore presso la sua abitazione e alla sua famiglia da persone che hanno ricevuto soltanto dignità, da uno dei più interessanti uomini politici della provincia, dopo le dichiarazioni velenose del sindaco . Lui oramai in pensione cerca di far riacquistare soltanto dignità ai cittadini sammaritani, i quali assistono increduli alla più grande pugnalata ricevuta alle spalle da parte del sindaco che è stato un suo uomo . Ma una domanda sorge spontanea, per dirla alla Lubrano . Se il sindaco sapeva di aver a che fare con un personaggio del genere perchè è salito sui palchi sponsorizzato da Don Nicola per avere quella credibilità politica che aveva con solo 14 voti ? Il problema è quello che se il primo cittadino si agita più del dovuto apre la strada ai giudici sammaritani affinchè possano capire il vero significato della sua candidatura, quella di operare dei grandi buniness nella città con denaro riciclato e non pensare al popolo. Caro sindaco , la camorra è uno spaccato storico della nostra regione e tutti nascondiamo all'interno del nostro inconscio un pizzico di intimidazione nei confronti degli altri cosi come ci hanno trasmesso gli spagnoli . Era il 1975 ed avevo 16 anni quando la Rai in prima serata l'attore napoletano Mariano Rigillo spiegava come la camorra nasceva a Napoli.