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venerdì 17 aprile 2009

Santa Maria Capua Vetere. Terziario in crisi adesso si pensa soltanto ad edificare nell'ex tabacchificio



Se c’è una attività che nella città del foro sta attraversando un periodo di declino totale questa è il terziario . L’inchiesta che si è eseguita , rappresenta, per la verità, la conferma di una produttività di reddito sempre più calante , ben diversa da quella che la città esprimeva nei anni addietro, considerando che nella sola città esistevano ben 5000 attività . Nelle feste natalizie periodo di maggiore benessere ben 150 attività commerciali hanno chiuso i battenti antecedentemente le feste e sembra che per i primi quattro mesi sono addirittura aumentate vertiginosamente del cento per cento senza avere un ricambio generazionale. Sono stessi alcuni operatori del settore dottore commercialisti e ragionieri di una sponda, i quali, hanno già denunciato questo stato e che alla fine del mese si sono lamentati . Non a caso le attività professionali sono sempre più incentrate
“sul ti pago il prossimo mese”, lasciando spazio quindi ad attività illecite di ltri soggetti come droga, disoccupazione che generano quella miseria a cui non si dovrebbe mai giungere . Dall’altra sponda però la stessa categoria professionale fra cui faccendieri e dottori commercialisti che sono legati ad interessi amministrativi comunali ha già un piano ben preciso, spostare quel baricentro commerciale ed imprenditoriale in una zona che era stata individuata come zona industriale, facendo morire le attività commerciali nel centro storico . Tutto ciò è collegata in n negativo ad una nuova politica economica nella città di Santa Maria Capua Vetere che non trova sbocchi occupazionali che sono sempre più sotto gli occhi di incolpevoli cittadini che aspettano da una amministrazione comunale che vige tuttora risposte concrete. Alla base, però c’è un fiorente strumento di intervento che è quello del Siadc (Strumento intervento apparato distributivo comunale) che rimane uno dei più importanti metodi per contribuire ad una riuscita di una politica amministrativa cittadina . Ma le associazioni di categoria dei commercianti e del terziario della città di Santa Maria Capua vetere purtroppo non sono stati lungimiranti poiché sono stati zittiti dall’attuale amministrazione credendo che lo strumento di intervento , ed in particolare quello del nuovo piano traffico potesse essere approvato anche nel centro storico. Ma fra qualche mese si dovrà constatare che le scelte fatte in collaborazione con l’attuale maggioranza che governa la città sono state eseguite senza scrupolo, lasciando soli coloro che da anni hanno un attività in centro. Le promesse politiche, non hanno trovano conferma in ciò che è stato prefissato da una campagna elettorale che doveva trovare una snatura dell’ex tabacchificio per il cui acquisto le amministrazioni dell’epoca si indebitarono pur di cercare di porre rimedio alla mancanza di lavoro che attanagliava numerose famiglie sammaritane. Santa Maria Capua Vetere in questo momento sta soffrendo dove neanche gli operatori professionali del settore quali appunto commercialisti, consulenti del lavoro e ragionieri commercialisti si sono accorti di questo declino lasciando spazio ad un attività affaristica e principesca basata su reciclaggio di danaro sporco , dove gli addetti ai lavori che dovrebbero intervenire in maniera energica potrebbero essere legati da cordoni ombelicale con personaggi che non hanno niente a che vedere con un centro come quello di Santa Maria Capua Vetere . La città però soffre .