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sabato 21 febbraio 2009

Ecco "Le ragioni di una scelta" dal Popolo Sammaritano


Spesso ci è stato chiesto e purtroppo ancora ci viene chiesto, come mai caparbiamente continuiamo ad avversare quest’amministrazione che abbiamo contribuito fortemente a far eleggere. Ed ancora più insistentemente ci viene domandato come mai abbiamo deciso di appoggiare la candidatura di un anonimo personaggio, rifilatoci da Stellato.
Tali quesiti ci hanno fatto comprendere che è necessario spiegare ancora una volta ciò che ci ha condotto fino alle elezioni del 2007 e poi alle odierne vicende.
La decadenza e la prostrazione in cui è stata scaraventata S. Maria C.V. dalle amministrazioni targate Iodice e, soprattutto, la pressante richiesta dei cittadini, memori che la loro città grazie all’impegno costante dei tanti democratici cristiani , era stata un tempo considerata un modello non solo per l’intera provincia ma finanche a livello nazionale, ci ha spinti a tentare di ricreare quelle stesse condizioni che avevano prodotto sviluppo e benessere.
S. Maria C.V. ,era infatti divenuta in pochi anni il faro della provincia di Caserta perché sempre all’avanguardia nel settore dei servizi pubblici e sociali venne infatti dotata di scuole di ogni ordine e grado, perche’ grazie ad una oculata gestione del territorio furono costruiti migliaia di appartamenti a prezzi agevolati e accessibili che consentirono di sottrarre alla vergogna delle topaie, delle stalle, dei tuguri migliaia di nostri concittadini, perche’ venivano continuamente migliorate o implementate strade, piazze, centri civici ed impianti sportivi quali la piscina e lo stadio del tennis , fu aumentato a dismisura il patrimonio comunale consistente prima nel solo teatro Garibaldi, oltretutto pignorato.
Tra le tantissime opere che quelle amministrazioni, targate SCUDO CROCIATO hanno attuato non si possono sottacere il nuovo Tribunale , le tre facolta’universitarie, e lo svincolo autostradale quasi del tutto terminato e poi abbandonato per anni quando la D.C. e’ stata dissolta. Importantissimo ancora fu soprattutto il sottopasso realizzato con i soli risparmi comunali, senza attingere a nessun finanziamento, che permise finalmente ai residenti del quartiere di Sant’Andrea di sentirsi pienamente sammaritani, non più separati da una sbarra dal centro cittadino.
Tutto ciò potè avvenire grazie al corale lavoro di tanti democristiani che si impegnarono costantemente per attuare le opere programmate e per mantenere le promesse fatte ai propri elettori. La perfetta sintonia di impegno e fiducia creatasi negli anni con i sammaritani permise alla D. C. sammaritana guidata, in qualità di segretari, dal 1948 al 1953 da Antimo Valentino ,dal 1953 al 1969 da Giuseppe Santonastaso ,e dal 1969 al 1993 da Nicola Di Muro di esprimere valenti Sindaci tra i quali ricordiamo il Dott. Simmaco Mainardi( durante l’epoca della industrializzazione Italtel/Tabacchificio),l’ing. Giuseppe Santonastaso, il prof Avv. De Francesco, il dott. Silvio Mirra, il prof. Caiati, il Dott. Giuseppe Cappabianca, il prof Calabritto, il prof Mercorio e il Dott. Prisco Zibella; Consiglieri ed assessori provinciali Troianiello e Palladino, Presidente della Provincia Troianiello; Deputati regionali Giuseppe Santonastaso e Francesco Lamanna che fu anche assessore e vice presidente regionale e ancora euro parlamentare deputati e senatori ,tra i quali il prof De Michele, il sen Giacinto Bosco, Antonio Vitale, Manfredi Bosco,uomini di governo come Giacinto Bosco sottosegretario e poi ministro, Santonastaso e Manfredi Bosco sottosegretari,
Tutti insieme pur non mancando i contrasti e le differenze di idee, contribuirono, ciascuno per la propria parte, al bene della collettività e all’accrescimento del valore della città che misero sempre al di sopra delle mire personalistiche tralasciando invidie o rancori di sorta.
Per questo motivo abbiamo proposto, soprattutto, ai figli di coloro che avevano già una volta contribuito alla crescita della città, di impegnarsi alla pari dei loro genitori in un progetto di rinascita di S.Maria C.V., ma affinchè un simile progetto potesse avere successo c’era bisogno di una guida.
Avendo avuto, fin dal 1975, un costruttivo e rilevante apporto nell’attuazione delle moltissime iniziative intraprese per migliorare la citta’, da Franco Lamanna, nostro parente, credemmo di individuare quella guida proprio nel cugino di questi, Giuseppe Stellato, nel quale credevamo di poter riporre la stessa fiducia.
Essendo convinti che gli impegni presi vanno rispettati ad ogni costo , (questo è, infatti ,il motivo per cui ci veniva rinnovata puntualmente la fiducia dall’elettorato),pensavamo di avere a che fare con persone del nostro stesso stampo .
Purtroppo la guida prescelta (garante degli accordi presi) si è rivelata essere un misero simulacro imbiancato, che ha subito traditi gli impegni e gli accordi pre-elettorali permettendo che venisse continuato lo scempio e lo sfruttamento della città ad opera di quegli stessi soggetti dai quali diceva di volersi distinguere ed allontanare ,e che, durante la precedente consiliatura avevano costretto Iodice a dimettersi per evitare la commissione di accesso. Quando ci siamo resi conto che cio’ che si preparavano a fare era continuare, contrariamente a quanto ripetutamente sbandierato in campagna elettorale, i progetti precedenti di dannosa cementificazione della città, agevolare la costruzione di centri commerciali nei siti dove avrebbero dovuto impegnarsi invece a riportare imprese e lavoro, dissanguare le tasche dei sammaritani con tasse gonfiate a causa di contratti svantaggiosi per il comune e degli sprechi sistematici in favore dei loro accoliti, abbiamo preso la nostra irrevocabile decisione di lasciare la poltrona di vicesindaco e assessore per essere liberi di ostacolare denunciare e condannare in ogni modo cio’ che non condividevamo e non condividiamo . Molto presto, troppo presto anche coloro che avrebbero dovuto, sulle orme dei loro genitori, dare vita a quella nuova e vigorosa squadra di volenterosi per la nuova rinascita della città, hanno rinunciato al ruolo che si erano impegnati con voi e con noi a svolgere , ed invece di ergersi a tutori degli interessi comuni contro le pressanti e insistenti richieste di ambigui speculatori , si sono adeguati ai costumi di coloro che già avevano con questi preso accordi
Essendo presenti al rione Iacp, ed agli incontri con i commercianti , con i disoccupati,e a tutti quelli tenutisi a S. Andrea e ancora a quelli fatti con gli amici del Campo Sorbo e con i bisognosi di ogni quartiere di S. Maria C.V. , e avendo purtroppo con la nostra presenza indotto i sammaritani a riporre la loro fiducia in questi soggetti che si sono dimostrati tutt’altro che affidabili non abbiamo potuto né voluto sopportare di essere annoverati tra gli accattoni politici che oggi abbondano e inondano la scena politica sammaritana, non siamo a nostro agio tra le tante banderuole e i camaleonti a pagamento, tra coloro che cambiano ogni giorno banda e musica a seconda delle proprie convenienze. Non saremo ’mai tra coloro che barattano il proprio passato solo per sedersi al tavolo di questi lupi famelici che divorano le spoglie di una citta’ gia’ selvaggiamente devastata
Abbiamo, doverosamente chiesto scusa a coloro che ci hanno votati credendo in noi e nel nostro programma, per non aver compreso se non quando era ormai troppo tardi, l’ inaffidabilita’ e la malafede di costoro che oggi, grazie soprattutto al nostro e al vostro appoggio , possono continuare a cancellare l’identita’ della nostra millenaria citta’ e a mortificare la dignità dei suoi cittadini
La vostra e la nostra fiducia è stata gravemente tradita da questi signori ma ciò non ci impedirà di continuare a lottare per cambiare l’attuale situazione.
Cio’ che e’ avvenuto negli ultimi 15 anni ,ha mortificato e offeso il lavoro ed il sacrificio di tantissimi che con lungimiranza avevano sperato di aver lasciato ai propri discendenti una città dalla quale non ci sarebbe stato bisogno di fuggire per vivere in modo dignitoso.
Il rispetto e la profonda gratitudine per il lavoro che quegli uomini hanno svolto nell’interesse di S. Maria C.V.,.ci impedisce,oggi, di volgere lo sguardo altrove mentre vengono distrutti i loro sogni e le loro speranze . Ed è ,quindi ,particolarmente indegno e vergognoso che chi grazie a quella D.C. ha potuto godere di privilegi insperati , oggi invece di ribellarsi alla puntuale distruzione della Città sia diventato l’emblema del voltagabbanismo dilagante e imperante e contemporaneamente la vergogna dei suoi vecchi amici di viaggio , che mai avrebbero tradito gli impegni e gli elettori.
Sentiamo per tali motivi sempre più forte il dovere di impegnarci affinché S. Maria C.V. torni ad essere quella culla di fermento culturale e commerciale, che merita di essere
Questa lezione che tanto ci sta costando non dovrà essere vana, il nostro obiettivo futuro dovrà essere quello di riuscire ad individuare quelle rare persone dotate di dignità e amore per la propria città che rifiutino di piegarsi ai compromessi, affinchè quel progetto di rinascita di S. Maria C.V. possa essere finalmente attuato seppure in ritardo.