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martedì 2 dicembre 2008

Casello autostradale, i commercianti si lamentano " Quanto spreco".

L'apertura del casello autostradale di Santa Maria Capua Vetere ha acceso in ogni caso il dibattito politico, ma anche imprenditoriale  nella città. I  vecchi commercianti di Santa Maria Capua Vetere che si ritengono ancora di serie A e cioè quelli che hanno visto nascere una città negli anni settanta e ottanta  la fiorente attività per la quale  santa Maria Capua Vetere  si è fatta conoscere anche a livello regionale e nazionale, hanno  lamentato lo spreco di denaro pubblico che è servito a ristrutturare la città come la villa comunale , palazzo Lucarelli e tanti edifici come anche il Cappabianca, senza che tale fondo possa essere servito in primis per eseguire quel lavoro tanto atteso come il casello autostradale,  che era stato individuato come il vero motore di una città. Il casello, e non lo stancheremo mai di dire, è stato un  disegno politico di una vecchia democrazia cristiana , che è stata martoriata e messa al bando da una tangetopoli che per anni è stato il cavallo di battaglia di molti politici di opposizione . Ebbene, evidentemente nessuno  dei nuovi politici che andranno a tagliare il nastro sa, che quel progetto è stato voluto fortemente da una giunta monocolore dc la quale cercava in ogni caso di dare una dignità al popolo sammaritano che negli anni seguenti  è stata schiacciata da un potere lobbistico imprenditoriale   che non ha radici nella più antica città romana. Non a caso, adesso con la riapertura del casello alcuni amministratori  vogliono spolverare tutto ciò che riaguarda i vecchi progetti che hanno calpestato la storia,  la politica  e la dignità di un tempo nella città di Santa Maria Capua Vetere, invece di progettare un futuro di lavoro per la città.