Santa Maria Capua Vetere. Potrebbero aggravarsi alcune posizione relativa all’inchiesta sulle truffe alla assicurazioni . “ A tale riguardo - spiega il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Giuseppe Meccariello firmatario anche del provvedimento cautelativo sul provincia gate – si deve rilevare che a parere di questo giudice le emergenze hanno pienamente confermato l’esistenza di un vero e proprio sodalizio criminoso coordinato dallo stesso Nicola iodice , che fruiva di due legali sui quali veicolare le richieste risarcitorie ( Casella e Chillemi ), di vari soggetti che gli procuravano sul territorio soggetti da impiegare nei sinistri ( i vari Coppola Gambardella, Galasso, Grandinetti, Rienzo, Ioime)di un medico organicamente deputato a redigere falsi referti e a procurare esami diagnostici contraffatti ( Alberico) di altri ortopedici che facevano certificazioni false ( Tartaglione, Iossa, Di Caprio) dell’avallo , infine , tanto autorevole quanto inquietante di uno dei più accreditati periti delle compagnie assicurative ( Lisi). In tal senso – prosegue il giudice Meccariello - il compendio indiziario, già significativo, valutato nell’ordinanza cautelare si è arricchito di ulteriori elementi e di alcune chiamate in correità acquisite nel corso degli interrogatori”. Diversamente è la motivazione sulle posizioni di Stefano Chillemi e il medico Giuseppe Tartaglione che all’epoca dei fatti erano in servizio presso l’ospedale san Giuseppe e melario di Santa Maria Capua Vetere. “ Si è per converso, sensibilmente aggravata la posizione degli indagati Stefano Chillemi e Giuseppe Tartaglione il cui pieno coinvolgimento nel sodalizio criminoso motivato in entrambi i casi da motivo di illecito profitto è stato avvalorato da molteplici elementi e in particolare, da dichiarazioni di contenuto etero accusatorio rese dai coindagati Antonio Casella e Angelina Ferraro . Appare evidente, – conclude il gip- quindi , che le misure applicate al succitati indagati, quella della custodia cautelare in carcere per Chillemi e tartaglione siano a maggior ragione , indispensabili in questa fase del procedimento” . per quanto riguarda le posixini dei soggetti menzionati adesso la parola passa al tribunale del riesame di Napoli che dovrà decidere se il teorema accusatorio ancora solido della procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere composto dal procuratore capo Corrado Lembo , dal Dottor Luigi Gay e dal titolare delle indagini Maurizio Giordano verrà confermato.