Santa Maria la fossa . Accusato di truffa dopo quattro mesi ritorna casa , ma agli arresti domiciliari . E’ il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Giuseppe Meccariello a scarcerare Plinio D’ausilio che era stato posto in stato di detenzione nella mattinata del 3 settembre 2008 a Grazzanise a conclusione di una mirata attività investigativa insieme al fratello Pasquale. Il giudice ha accolto le tesi difensive dell’avvocato Camillo Irace e Alessandro Caputo sostituendo la custodia cautelare in carcere con glia resti domiciliari , dopo due mesi. Il provvedimento restrittivo è scaturito dall’accertamento di episodi di truffa aggravata in concorso e tentata estorsione ai danni di un commerciante di bestiame di L’aquila. . La vittima Alfonso Vicentini, dopo aver venduto capi di bestiame ai fratelli D’ausilio per un totale di 55mila euro, riceveva come pagamento soltanto 3000 euro in contanti mentre la rimanente somma veniva retribuita con cinque assegni bancari che all’atto del versamento risultavano già essere scoperti . Il commerciante andato presso l’abitazione dei D’ausilio per la mancata copertura degli assegni, era di fatto aggredito dai personaggi che lo picchivano e lo perquisivano per recuperare assegni intimandoli di non denunciare l’accaduto.