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mercoledì 19 novembre 2008

Provincia gate - Ecco i verbali dei politici presentati dal pm


Caserta. Provincia gate – Il pm deposita gli interrogatori che sono state ascoltate nel corso delle indagini . C’è un voluminoso carteggio che è stato depositato stamattina al gip di Santa Maria Capua vetere . Al centro la vicenda del piano regolatore di Casagiove dove sono stati ascoltati nel corso delle indagini anche il presidente della provincia di Caserta Alessandro De Franciscis, Il tecnico provinciale Ing. Spasiano, Maria Carmela Caiola , il sindaco Enzo Melone e il Signor Ciardiello . La difesa di Anthony Acconcia ha chiesto termini a difesa e il processo è stato rinviato al 17 dicembre 2008. Stamattina Domenico Bove ex sindaco di Alvignano assistito dall’avvocato Angela Monaco, Giacomo Caterino dall’avvocato Alessandro Barbieri , il direttore generale Anthony Acconcia dall’avvocato Giuseppe stellato Sergio Romano difeso dall’avvocato Renato Jappelli e Alessandro Barbieri e Antonio Simeone difeso dall’avvocato Vittorio Giaquinto, Nicola Lanni , Francesco Mastroianni, Pasquale di Lillo , Pasquale Palmeri sono comprasi all’udienza preliminare . I reati contestati dai pubblici ministeri della procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere titolare delle indagini Paolo di Sciuva ed Alessandro Cimmino variano dall’associazione a delinquere alla turbativa d’asta alla truffa aggravata, per lo più eseguiti fra il 2005 e il 2006, ma anche fino a tutto il 2007 . Al centro dell'indagine un presunto giro di mazzette, scambi di favori, ditte agevolate e ditte escluse al di fuori dei regolamenti in materia di appalti pubblici. La vicenda nacque da un avviso di garanzia, scattato nel marzo dello scorso anno e riguardò Domenico Bove, per quattro anni primo cittadino di Alvignano, eletto nella lista della Margherita e poi transitato nell’Udeur, consigliere provinciale e presidente della commissione urbanistica dell’Ente di corso Trieste. Un avviso di garanzia che sfociò in una perquisizione presso la sua abitazione, nella segreteria comunale e presso gli uffici della Provincia ubicati nella Saint Gobain, dove lo stesso presidente della provincia Alessandro De Franciscis si arrabbiò tantissimo . Il blitz fu eseguito all’alba del 7 giugno quando furono poste in stato di detenzione sei persone sottoposte a misurare restrittive della libertà personale fra cui spiccano anche due provvedimenti emessi nei confronti di Mario Coppola e Renzo Ambroselli di obbligo di dimora. In provincia e in comune è calato il silenzio più assoluto da parte di funzionari e personaggi politici perché si aspettano come andrà a finire invece la casa della libertà si è data da fare.

Dal verbale del 12 giugno 2007 di Maria Carmela Caiola . «Vengo a sapere che c'era l’esigenza di sottoscrivere nuovamente la proposta di delibera del Prg di Casagiove. Ricordo che della cosa me ne parlò sicuramente il presidente De Franciscis e l’ingegner Spasiano. Rammento altresì che fummo invitati, tutta la giunta, a un pranzo presso il ristorante “Le Colonne” e al termine il presidente mi fece pervenire una busta contenente la nuova proposta di variante con allegata anche una nota, non mi ricordo bene se mi invitava a visionarla o a sottoscriverla. Credo di aver conservato tale atto e di cercare di ricostruire meglio l'episodio in quanto ricordo che al pranzo vi era anche Acconcia (il braccio destro di De Franciscis mandato ai domiciliari con le stesse identiche accuse per le quali i consiglieri Udeur finirono invece in galera, ndr) che forse ha consegnato la busta a De Franciscis. Ulteriori dettagli mi furono riferiti dall’ingegner Spasiano il quale, raggiuntomi nel mio ufficio, mi rese noto che erano pervenute due nuove osservazioni da inserire nella proposta di delibera per cui c’era la necessità di sottoscriverla. Chiesi chiarimenti a venni a sapere che le osservazioni pervenute erano di Natale e Panella, cognomi assolutamente noti nell'ambiente. Il mancato transito delle due osservazioni attraverso il Ctr mi risultava assolutamente irrituale così contestai la circostanza a Spasiano» che la rassicurò. Il risultato fu che «le mie perplessità aumentavano» perché le «osservazioni pervenute» provenivano «dal padre dell'assessore Tiziana Panella e dall'esponente politico dell'Udeur, Natale». Per finire: «Non ho ricevuto pressioni dirette da Acconcia, è invece capitato in una circostanza che lui lo facesse attraverso l'avvocato Chicco Ciceri (...). Un giorno mi chiama il mio segretario regionale Alberto Patrono, mi convoca a Napoli nello studio di Ceceri a Riviera Chiaia. L'avvocato mi chiede il motivo per il quale non avessi sottoscritto la proposta di delibera di variante al Prg di Casagiove. Dissi che non ero convinta. In quel momento arrivò in diretta la telefonata di Acconcia. Ceceri mi riferiva in diretta della sua sollecitazione a firmare ma io sono rimasta ferma nel mio atteggiamento e la cosa è finita lì».