IL PRESIDENTE NAZIONALE CATALDI (COMMERCIALISTI): “AUMENTARE RISORSE PER COSTRUIRE NUOVO FISCO”
“Semplificazione del calendario degli adempimenti e riduzione della pressione fiscale: ci aspettiamo passi avanti da parte dell’esecutivo, soprattutto dal punto di vista delle risorse da destinare al fisco. Il lavoro svolto dal governo è sotto gli occhi di tutti, ma ancora non basta a costruire un Paese diverso e creare in tempi brevi un rapporto migliore tra amministrazione finanziaria e contribuenti”. Lo ha detto Francesco Cataldi, presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili, chiudendo a Caserta il 61° Congresso Nazionale UNGDCEC.
“Un altro
aspetto fondamentale per la crescita e la competitività delle imprese è la
possibilità di pianificare e programmare, cosa che ad oggi non è resa semplice
dalle continue modifiche normative - spiega Cataldi -. Sarebbe ad esempio
auspicabile una revisione complessiva della disciplina degli incentivi,
rendendo alcuni di essi strutturali, in modo da agevolare le imprese nei loro
processi di pianificazione”.
Per Francesco
Savio, presidente Fondazione Centro Studi UNGDCEC, “è lecito attendersi un
Paese più moderno e un fisco più equo e sostenibile. Come professionisti ci
aspettiamo grandi cambiamenti nella quotidianità del nostro lavoro, è
necessario però che questi vadano incontro alle esigenze della categoria”.
Il Congresso è intervenuto da remoto Maurizio Leo, viceministro Economia e Finanze: “La riforma tributaria è molto articolata, stiamo procedendo con decreti legislativi di attuazione che rivoluzioneranno tutto il sistema fiscale - ha detto Leo -. L’obiettivo prevalente è lavorare su quattro direttrici: certezza del diritto, semplificazione, contrasto all’evasione e riduzione della pressione fiscale. Per riuscirci vogliamo una collaborazione intensa con il mondo delle professioni, cinghia di trasmissione tra l’amministrazione finanziaria e le imprese. I commercialisti saranno protagonisti in più ambiti, con benefici importanti. Tutto va nella direzione di un rapporto diverso tra fisco e contribuente”.
Marta
Schifone,
commissione Lavoro Pubblico e Privato Camera dei deputati, si è soffermata su
quanto fatto finora. I lavori sulla modifica dell'articolo 2407 c.c., approvata
in Commissione Giustizia pochi giorni fa, rappresentano un avvenimento molto
importante per i commercialisti e dimostrano i risultati di un confronto
costruttivo e dell'ascolto delle istanze da parte della politica. “Inoltre,
penso all’Equo compenso, nato come una legge che andava a tutelare i
professionisti in funzione del contraente “forte”, con perimetri ben definiti.
Vogliamo continuare a mettere al centro le competenze, e chi è più competente
dei professionisti: farli sedere ai tavoli di lavoro e consultarli per la
scrittura delle norme è una nostra priorità”.
Per Pietro
Raucci, presidente ODCEC Caserta, “il futuro è l’aggregazione, non solo in
studi associati ma in network più strutturati perché i servizi richiesti dalle
piccole e medie imprese necessitano di specializzazioni che neanche uno studio
associato può avere. Il primo grande network istituzionale è quello degli
Ordini professionali in generale”.